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Oltre 9 italiani su 10 utilizzano prodotti surgelati

Oltre 9 italiani su 10 utilizzano prodotti surgelatiRoma, 28 mag. (askanews) – Oltre 9 italiani su 10 utilizzano prodotti surgelati e, tra questi, il 53% ne fa un uso abituale. Positivo il trend di consumo nell’ultimo quinquennio: 4 italiani su 10 dichiarano di aver incrementato gli acquisti di surgelati; in particolare, i più giovani e le famiglie con bambini (48%). Comodità, praticità, anti-spreco sono tra i driver d’acquisto di questi prodotti, consumati soprattutto a casa nella quotidianità familiare (68,7%) e oggi percepiti positivamente anche per gusto e per convenienza economica. I frozen food dimostrano quindi di essere apprezzati su tutto il territorio nazionale, con percentuali leggermente più elevate al Nord-ovest (55%) e tra la Generazione X (57%).



E, a sorpresa, al palato, per oltre la metà degli italiani, i prodotti surgelati sono preferiti ai freschi per bontà, consistenza e percezione di freschezza. E’ quanto emerso dal Blind Taste Test condotto da AstraRicerche, secondo cui il 61% degli intervistati preferisce il gusto del minestrone surgelato a quello fresco; il 64% quello del merluzzo e il 66% ritiene i fagiolini in versione frozen più buoni dei freschi. Anche in termini di convenienza economica, i surgelati abbattono un vecchio tabù, rivelandosi meno costosi dei freschi: se si considera il loro valore totale composto da costi, tempi di preparazione e spreco alimentare, i fagiolini freschi, ad esempio, “costano” il 53% in più dei surgelati; i filetti di merluzzo il 60% in più; e per preparazioni più complesse come la paella, si arriva addirittura a una differenza del 246% a favore del frozen.


Sono i prodotti ittici la tipologia di surgelati che gli italiani dichiarano di acquistare più spesso (30,2%), scelti soprattutto al Sud e seguiti dai vegetali (27,4%), apprezzati dalle donne Baby Boomers; poi pizze e snack (15,4%) con un picco tra i giovani Gen Z, e patate (13,6%). Ma nonostante sia cresciuta la consapevolezza dell’elevato valore qualitativo dei frozen food, permangono alcune credenze erronee: 2 consumatori su 10 considerano ancora “surgelato” e “congelato” come sinonimi; circa 1 su 3 non è ben informato sui corretti metodi di scongelamento; solo 4 su 10 sanno che gli alimenti surgelati non contengono conservanti.


I pasti a casa, nella quotidianità familiare di pranzi e cene, restano la principale occasione di consumo di surgelati per la maggioranza degli italiani (68,7%), ma c’è chi li sceglie anche nel weekend o per il ‘pranzo della domenica’, per portare in tavola qualcosa di buono e diverso in poco tempo (14,7%). “Gli ottimi risultati emersi dal blind test a favore dei frozen food – sottolinea Giorgio Donegani, pesidente IIAS – stridono in modo eclatante anche con l’immotivata persistenza, nella legislazione italiana, dell’obbligo di apporre un asterisco accanto agli alimenti surgelati nei menù dei ristoranti. L’asterisco è di fatto un’informazione retaggio di un mondo passato che non esiste più, che poggiava sull’implicita convinzione che un alimento surgelato fosse un prodotto di qualità inferiore rispetto al fresco. Una concezione – conclude – palesemente superata e anacronistica che finisce solo per penalizzare questi prodotti, che invece i consumatori prediligono”.