Padova, ai funerali di Giulia Cecchettin migliaia di persone. Applausi per l’arrivo della salma
Padova, ai funerali di Giulia Cecchettin migliaia di persone. Applausi per l’arrivo della salmaPadova, 5 dic. (askanews) – È arrivata nel silenzio la salma di Giulia Cecchettin, in una bara bianca salutata da un applauso delle molte persone, migliaia, arrivate nella Basilica di Santa Giustina a Padova, per dare l’ultimo saluto alla giovane uccisa dall’ex fidanzato, reo confesso. Ad attendere la bara bianca c’erano il papà Gino, la sorella Elena e il fratello Davide. Nella compostezza di una famiglia che solo un anno ha salutato la mamma di Giulia, scomparsa per una malattia. La funzione è officiata dal vescovo di Padova Claudio Cipolla.
Gino Cecchettin, il papà di Giulia, ha voluto una chiesa grande per un messaggio grande, quello contro la violenza sulle donne e la scelta è caduta sulla Basilica di Santa Giustina a Padova, la seconda chiesa più grande d’Italia, che fu nell’anno mille un monastero benedettino e che conserva le spoglie di Giustina, martire cristiana, e anche di un’altra importante donna Elena Cornerò Piscopia, prima Laureata nel mondo. Anche Giulia è stata uccisa a pochi giorni dalla laurea in ingegneria biomedica nell’ateneo di Padova, dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Sulla facciata della basilica è stata posta una gigantografia di Giulia si legge ” Giulia ti vogliamo bene!”.
Gino Cecchettin non ha scelto a caso Prato della Valle, la seconda piazza più grande d’Europa dopo la piazza rossa di Mosca, 88.620 metri quadrati, per contenere tutti coloro che volevano dare un ultimo saluto. All’interno della Basilica, 40 familiari stretti, 360 tra amici e conoscenti, i membri dei consigli pastorali di Vigonovo e Saonara (30), i compagni di scuola di Davide, il fratello di Giulia, della 4C dell’Istituto Fermi (20 studenti, 8 professori, il preside, 2 vicepresidi). Le persone che non sono potute entrare, seguono la cerimonia dal maxi schermo posto all’esterno della Basilica. La piazza è stata transennata.
L’omicidio di Giulia Cecchettin è diventato “un caso simbolo” del femminicidio non solo in Veneto ma in tutt’Italia e anche all’estero come ha ricordato lo stesso presidente del Veneto, Luca Zaia, che per oggi ha decretato il lutto regionale. Sono oltre 10mila le persone in piazza e almeno un migliaio quelle all’interno della Basilica di Santa Giustina.