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Palermo, riapre BarConi gelateria sociale gestita da giovani migranti

Palermo, riapre BarConi gelateria sociale gestita da giovani migranti


Palermo, riapre BarConi gelateria sociale gestita da giovani migranti – askanews.it




Palermo, riapre BarConi gelateria sociale gestita da giovani migranti – askanews.it


















Roma, 26 mar. (askanews) – Sono giunti in Sicilia da Gambia, Ghana e Costa d’Avorio, le loro storie non sono semplici da raccontare ma a Palermo hanno trovato un posto sicuro nel mondo, iniziando un percorso lavorativo quasi un anno fa da Barconi, la gelateria sociale e pasticceria di Moltivolti, impresa sociale nel cuore di Ballarò. Sabato 1 aprile, dopo una breve chiusura stagionale, Barconi riaprirà i battenti.

Malick, Leslie e Christine sono poco più che ventenni e dall’apertura di Barconi hanno intrapreso un percorso di empowerment, formazione e apprendistato che ha come obiettivo la formazione professionale e l’acquisizione delle competenze per imparare a gestire una gelateria e pasticceria, dalla produzione alla vendita. Un progetto sociale che punta ad integrare all’interno della comunità economica del mercato giovani palermitani insieme a donne e uomini migranti provenienti dall’africa centrale e dal Maghreb. “Per me la parola ‘Barconi’ è associata a ricordi molto brutti, al mio viaggio nel Mediterraneo eppure questa parola oggi significa speranza. Avevo 16 anni quando mi sono messo in viaggio e ci sono voluti cinque mesi per raggiungere Pozzallo, è stata molto dura. Ma oggi sono responsabile di una gelateria in Piazza Mediterraneo e anche questa è una cosa che mi fa sperare”, racconta Alagie Malick, che si occupa della gelateria assieme a Leslie e Christine.

Un anno di studio, dedizione e passione che nonostante qualche difficoltà si è rivelato estremamente positivo per tutto il team: “un anno davvero importante per tutti noi in cui ho imparato molte cose nuove e in cui mi è stato affidato un ruolo importante: quello di responsabile. Ho imparato a servire il gelato, a gestire la cassa, e tanto altro ma la cosa che mi ha sempre colpito è la fiducia che ci è stata data fin dall’inizio. I migranti spesso sono visti soltanto come persone da aiutare, non come persone che possono fare qualcosa e che hanno un valore. Credo che durante questo anno siano cambiate delle cose dentro di me, ho conosciuto delle cose nuove di me e penso che questo lavoro mi valorizzi molto. Essere un responsabile significa prestare attenzione alle esigenze di tutti, cercare di soddisfare sia i doveri dall’alto che i bisogni dal basso, è necessario imparare a mettersi nei panni degli altri, ed è una cosa molto bella. Spero che un giorno Barconi possa aprire in tutto il mondo. Chissà, magari un giorno apriremo la nostra gelateria a Palermo o nei nostri paesi, in Ghana, in Mali, o in Costa d’Avorio o ovunque vorremmo. È bellissimo essere liberi di fare quello che si vuole della propria vita”, continua Malick. (segue)