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Papa: spostare investimenti su compagnie che non sfruttano i minori

| Redazione StudioNews |

Papa: spostare investimenti su compagnie che non sfruttano i minoriCittà del Vaticano, 15 gen. (askanews) – Papa Francesco loda quei paesi che “hanno avuto la saggezza di scrivere i diritti dei bambini”, ed invita tutti, singoli cittadini e istituzioni civili e religiose a investire in queslle società che producono senza lo sfruttamento del lavoro minorile. Lo ha fatto durante l’udienza generale di oggi in Aula Nervi in Vaticano tutta dedicata ai mabini e alla loro difesa.



Davanti alle terribili forme di schiavitù che ancora permangono nel mondo il Papa ha chiesto: “io cosa posso fare? Prima di tutto – è stata la sua risposta – dovremmo riconoscere che, se vogliamo sradicare il lavoro minorile, non possiamo esserne complici. E quando lo siamo? Ad esempio quando acquistiamo prodotti che impiegano il lavoro dei bambini. Come posso mangiare e vestirmi sapendo che dietro quel cibo o quegli abiti ci sono bambini sfruttati, che lavorano invece di andare a scuola?”. “La consapevolezza su quello che acquistiamo è un primo atto per non essere complici. Qualcuno dirà che, come singoli, non possiamo fare molto. È vero, ma ciascuno può essere una goccia che, insieme a tante altre gocce, può diventare un mare. Occorre però richiamare anche le istituzioni, comprese quelle ecclesiali, e le imprese alla loro responsabilità: possono fare la differenza spostando i loro investimenti verso compagnie che non usano e non permettono il lavoro minorile”, ha chiesto esplicitamente Papa Francesco.


“Molti Stati e Organizzazioni Internazionali hanno già emanato leggi e direttive contro il lavoro minorile, ma si può fare di più. Esorto anche i giornalisti a fare la loro parte: possono contribuire a far conoscere il problema e aiutare a trovare soluzioni. Non abbiate paura e denunziate queste cose. E ringrazio tutti coloro che non si voltano dall’altra parte quando vedono bambini costretti a diventare adulti troppo presto”, ha concluso Papa Bergoglio.