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Pasta e olio evo la nuova tappa del viaggio di Eataly nell’agroalimentare

Pasta e olio evo la nuova tappa del viaggio di Eataly nell’agroalimentareMilano, 26 apr. (askanews) – Da Eataly il viaggio tra i capisaldi del made in Italy agroalimentare fa tappa per sei settimane nel mondo della pasta e dell’olio extra vergine d’oliva: dal 27 aprile all’11 giugno tutti gli Eataly racconteranno pasta e olio attraverso mercato, ristorazione e didattica.

Simbolo dell’italianità a tavola, la pasta è tanto amata quanto oggetto di un consumo che non sempre tiene conto di origine e lavorazione delle materie prime, dei processi produttivi e delle tradizioni. L’olio evo, di cui l’Italia è primo produttore in termini di biodiversità con oltre 500 cultivar, è una risorsa da imparare a conoscere meglio. “Per celebrare pasta e olio, Eataly ha implementato l’assortimento del mercato inserendo tante altre eccellenze selezionate da tutta Italia e ha coinvolto produttori artigianali che ogni giorno mostreranno come nascono paste fresche e condimenti – commenta Andrea Cipolloni, group Ceo Eataly – I nostri ristoranti ospiteranno grandissimi chef diventando un luogo in cui vivere esperienze uniche attraverso il mix di mercato, ristorazione e didattica”. Per l’occasione, l’assortimento si arricchisce con 50 nuove referenze che portano a circa 300 le tipologie di paste fresche e secche da tutta Italia e a oltre 50 i frantoi da cui proviene olio extravergine d’oliva 100% italiano.

A raccontare questi due capisaldi della nostra cultura alimentare alcuni degli chef della cucina italiana che porteranno in degustazione i loro cavalli di battaglia a base di pasta, come le padellate di cacio e pepe, amatriciana, carbonara, o piatti più tradizionali come i plin e i pizzoccheri valtellinesi. Solo per citare alcuni nomi, nelle sei settimane si alterneranno ai fornelli Gianluca Casini de L’Arte in cucina di Düsseldorf, Antonio Franzè de Luna Convento di Copanello, Christian Milone de Trattoria Zappatori, una stella Michelin a Pinerolo, e Gianni Tarabini de La Preséf de La Fiorida, una stella Michelin e una stella Verde a Mantello per citare alcuni. Sempre all’insegna della pasta e del rito della condivisione, i ristoranti di Eataly inseriscono in menu la “gran padellata” da spartirsi tra commensali per vivere quel mix di esperienza tra convivialità casalinga e alta qualità delle materie prime. La didattica e le possibilità di imparare si trasformano in occasioni da non perdere. Per raccontare come alcune tipiche lavorazioni artigianali di pasta arrivino, intatte, fino ad oggi, un’attenzione speciale è dedicata all’antica arte dei fusilli lunghi lavorati a mano e al rito delle orecchiette di semola. Le maestre fusillaie di Gragnano (NA), Afeltra, faranno tappa negli Eataly per mostrare come nascono i fusilli attraverso un metodo che vede la sua origine oltre 400 anni fa. Mentre le pastaie del Molino Martimucci di Altamura, nel Barese, mostreranno come nascono, a mano, le orecchiette di semola come, ancora oggi, si fa per le strade di Bari Vecchia.

Sul fronte dell’olio si promuovono le cultivar autoctone, gli extravergini del Presidio Slow Food e i diversi passaggi della produzione olearia come raccolta, frangitura, estrazione e filtrazione, fino ad arrivare ai consigli sugli abbinamenti e alla presentazione della “Guida agli Extravergini 2023” di Slow Food Editore, il 10 maggio sul palco di Eataly Milano Smeraldo. E per finire, durante le sei settimane di celebrazioni il momento della cena diventa anche un’occasione per coinvolgere nel racconto di pasta e olio tutti i clienti dei ristoranti di Eataly. Gli chef usciranno dalle cucine per offrire un assaggio di spaghetti aglio, olio e peperoncino: l’esempio perfetto del miracolo gastronomico tutto italiano in cui si possono trasformare ingredienti di alta qualità sapientemente trattati.