Pnrr, Gentiloni: priorità è modifica a piano Italia, non 3° rata
Pnrr, Gentiloni: priorità è modifica a piano Italia, non 3° rataBruxelles, 15 mag. (askanews) – Il pagamento della terza rata del Pnrr italiano sta subendo dei “ritardi tecnici” su cui la Commissione sta “lavorando bene” con il governo, per una rapida soluzione. Ma quel che è davvero importante sono le modifiche e aggiornamenti del Piano nazionale che il governo “giustamente” vuole introdurre, e che la Commissione aspetta “prontissima e flessibile”. Lo ha detto oggi a Bruxelles il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, parlando con i giornalisti italiani al termine della sua conferenza stampa sulle Previsioni econommiche di primavera dell’Esecutivo comunitario.
L’erogazione della terza rata dei fondi Ue, prevista inizalmente a fine febbraio, è stata rimandata di un mese per due volte di seguito, e non è ancora avvenuta a metà maggio, nonostante a fine aprile sembrasse una questione di ore. Che cosa sta succedendo? “Non so se dovesse essere una questione di ore”, ha risposto Gentiloni a questa domanda. “Io ho sempre detto e ripeto che si sta lavorando e si sta lavorando bene. C’è una buona collaborazione” con le autorità italiane, “si stanno finalizzando alcuni aspetti”.
“Non mi concentrerei troppo – ha osservato il commissario – sul fatto che possano esserci dei ritardi tecnici nella erogazione della terza rata”, ritardi “che comunque stiamo lavorando per risolvere rapidamente”. “Per un piano delle dimensioni di quello italiano, che giustamente il governo vuole rivedere, ritoccare e aggiornare, la sfida è quella di questo emendamento, chiamiamolo così”, ha sottolineato Gentiloni. La sfida, ha continuato, è quella “di poterlo discutere insieme il più presto possibile, perché sarà certamente un appuntamento importante”.
La Commissione ha inviato tutto gli Stati membri a presentare un novo capitolo “REPowerEU” nei loro Pnrr, con delle modifiche per tenere conto delle nuove condizioni e priorità determinate dalla guerra russa contro l’Ucraina, dalle sue conseguenze sui prezzi dell’energia e sugli approvvigionamenti, e dall’accelerazione della transizione energetica. “Quindi, più che la terza rata, io penso che una cosa prioritaria sia il lavoro sulle modifiche, sugli aggiustamenti” del Piano, “un lavoro su cui la Commissione è prontissima è flessibile, e non aspetta altro – ha concluso Gentiloni – che di potersi mettere a lavorare con le autorità italiane in questa prospettiva”.