Presentazione “È bello lasciarsi andare tra le braccia del figlio di Dio”
Presentazione “È bello lasciarsi andare tra le braccia del figlio di Dio”Roma, 10 dic. (askanews) – Si terrà a Roma domani, mercoledì 11 dicembre, alle ore 19.30, la presentazione del libro “É bello lasciarsi andare tra le braccia del Figlio di Dio”. Omelie a San Lorenzo fuori le Mura 2007-2012 di don Giacomo Tantardini.
L’evento è previsto nella sede della Pontificia Università Urbaniana (via Urbano VIII, 16) con la partecipazione del cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Intervengono don Donato Perron, già parroco di Sant’Alberto Magno a Roma, e l’avvocato Roberto Gerosa; modera mons. Remigio Bellizio, responsabile di Comunione e Liberazione di Roma e del Lazio. Sarà presente anche il curatore del volume Massimo Borghesi, docente emerito di filosofia morale all’Università di Perugia. L’incontro è promosso dal Centro Culturale Roma Incontra, da Comunione e Liberazione di Roma e da Libreria Editrice Vaticana. Il libro raccoglie le omelie di don Giacomo Tantardini a San Lorenzo fuori le Mura, a Roma, nell’ultimo periodo della sua vita e, nella seconda parte, presenta una biografia del sacerdote di origini lombarde, protagonista del cattolicesimo italiano degli ultimi decenni. Per le migliaia di giovani, e non solo, che lo hanno ascoltato per anni nella sua predicazione a Roma, don Giacomo Tantardini è stato una guida sicura e affascinante nel presentare il cristianesimo. Le sue omelie rappresentano un patrimonio raro, nutrito dai continui riferimenti a Sant’Agostino, autore di studio costante, e a don Luigi Giussani, al quale don Giacomo era profondamente legato.
Il risultato è una sintesi originale per cui il messaggio cristiano incontra l’uomo di oggi a partire dalla dilectio della grazia e dall’”attrattiva Gesu?” che sempre ci precede. Un messaggio che don Giacomo Tantardini propone in un linguaggio semplice, poetico, ritmato da continue ripetizioni che ricordano la prosa poetica di Charles Péguy, lo scrittore francese da lui molto amato. Nella sua prefazione, Papa Francesco, che conobbe e fu amico di don Giacomo, sottolinea che “la decisione di pubblicare i testi delle sue omelie (dal 2007 al 2012) non è solo un omaggio alla memoria di questo sacerdote, che fu un vivace figlio spirituale di don Luigi Giussani. Leggere e meditare le sue prediche fara? bene alla nostra anima anche oggi, perché esse ci comunicano l’essenza originale della vita cristiana. C’è sempre bisogno nella Chiesa di recuperare l’essenziale”.
“Ogni parola restava di don Giacomo nel cuore e illuminava la vita”, afferma il Papa ricordando il sacerdote lombardo e la sua capacità omiletica.