
Pressing di Assobibe: rinvio un anno o cancellazione Sugar Tax
Pressing di Assobibe: rinvio un anno o cancellazione Sugar TaxRoma, 9 apr. (askanews) – Rinviare di un altro anno la Sugar Tax, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo primo luglio, o cancellarla tout court. E’ l’ennesima richiesta, che stavolta arriva dall’evento di Agronetwork “Le bevande in Italia: tematiche e tendenze” svoltosi oggi a Vinitaly, da parte di Assobibe. Cristina Camilli, vicepresidente, ha lanciato un appello accorato da parte delle imprese del comparto che “sono un’eccellenza del Made in Italy e rappresentano una filiera profondamente radicata nel Paese, con aziende e stabilimenti localizzati su tutto il territorio, che crea impatto economico positivo per l’Italia”. Nonostante il parere positivo di Mimit e Masaf, infatti, l’approvazione dell’ordine del giorno nel dicembre scorso e gli emendamenti presentati da Lega e FI nell’ambito del provvedimento MilleProroghe, a oggi nulla è cambiato.
Nell’attuale scenario economico caratterizzato da forti tensioni geopolitiche, il settore vive infatti una fase di grande incertezza dovuta all’incremento dell’inflazione e dei costi di materie prime ed energia a cui ora si aggiungono i dazi USA. Per le bevande analcoliche italiane l’export è un canale fondamentale, in continua crescita (+117% negli ultimi 10 anni e +20% nell’ultimo biennio) e gli Stati Uniti restano il mercato principale per le imprese del settore. Nel corso dell’evento, Nomisma ha restituito una fotografia puntuale dell’intero comparto delle bevande che gioca un ruolo chiave per l’industria alimentare italiana, assorbendo il 15% del fatturato e il 21% dell’export food & beverage. Le sfide da affrontare sono molteplici: da una parte il calo dei consumi e l’incremento dei costi sul mercato interno e dall’altra i nuovi dazi che impattano fortemente.
“Sul futuro delle imprese delle bevande analcoliche pesa anche l’imminente entrata in vigore della Sugar tax – ha aggiunto Cristina Camilli – Le aziende, senza indicazioni sull’imminente futuro, vivono una fase di forte precarietà e incertezza che frena tutti gli investimenti e impedisce loro di pianificare le attività”. La tassa, la cui entrata in vigore è prevista per il prossimo 1° luglio 2025, avrà effetti particolarmente negativi sui produttori di bevande, a fronte delle esigue entrate auspicate per lo Stato, ricorda Assobibe. Inoltre, la Sugar tax comporterà un forte freno degli investimenti, un calo degli acquisti di materia prima di oltre 400 milioni di euro e un taglio del 10% del fatturato, riducendo di conseguenza attività e investimenti in Italia (-12%) e mettendo a rischio oltre 5.000 posti di lavoro “Di fronte a uno scenario preoccupante e delicatissimo, ora aggravato dalle politiche USA, le imprese confidano che il Governo sospenda il prima possibile i ‘dazi interni’ come la Sugar tax, in vigore tra poche settimane. Questa, infatti, causerà un aumento del 28% di fiscalità su un litro che rischia di penalizzare seriamente consumatori e mercato nazionale. Ci aspettiamo quindi un ulteriore rinvio di questa imposta a 12 mesi o una cancellazione definitiva: è arrivato il momento di scelte di senso per neutralizzare le numerose minacce che incombono sul comparto delle bevande”, ha concluso Cristina Camilli.