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Prima della Scala: chef stellato Andrea Aprea firma il menù per 500 ospiti

Prima della Scala: chef stellato Andrea Aprea firma il menù per 500 ospitiMilano, 7 dic. (askanews) – Il 7 dicembre l’inaugurazione della Stagione d’opera 2024/2025 del Teatro alla Scala, che vedrà in scena l’opera di Giuseppe Verdi La forza del destino, sarà seguita come da tradizione da una cena di gala che si terrà anche quest’anno alla Società del Giardino. Gli oltre 500 ospiti saranno accolti dall’organizzazione di Caffè Scala guidata da Salvatore Quartulli: sette maître, sessanta camerieri, trenta sommeliers e dieci addetti alla movimentazione per servire il menu firmato dallo chef a due stelle Michelin, Andrea Aprea.



L’allestimento delle decorazioni della cena è stato affidato agli studenti del Triennio in Scenografia di Naba, Nuova accademia di belle arti coordinati da Desiree Demolli. Margherita Palli, Set Design Advisor dell’Accademia, ha seguito gli studenti nell’elaborazione dell’allestimento per la cena di gala ma anche per il disegno della decorazione floreale del palco centrale. “Il progetto degli studenti di Naba – spiega Palli – si ispira a Il Parnaso di Andrea Appiani, protagonista indiscusso della scuola neoclassica italiana, per la scelta cromatica dei fiori, e al cambio di stagione, con candelabri e decorazioni argento”. Per l’organizzazione della cena Caffè Scala si ispira a principi di sostenibilità e inclusione con il coinvolgimento anche quest’anno di giovani all’inizio del loro percorso professionale ma anche dei ragazzi della Locanda alla Mano di Milano, un progetto sociale di integrazione per giovani con sindrome di Down e di risorse diversamente abili attraverso l’inserimento lavorativo e lo sviluppo professionale. Il progetto è promosso e realizzato da Contè Società cooperativa sociale onlus, con il contributo di Repower, la collaborazione di Agdp (associazione genitori ragazzi con sindrome di Down) e il patrocinio del Comune di Milano. La sostenibilità infine si concretizza nell’utilizzo di prodotti a chilometro zero, alimenti non geneticamente modificati e in pratiche di riuso e collaborazione con enti istituzionali che possono donare il cibo a chi ne ha bisogno.


Il menù della cena di gala prevede quattro proposte di finger food al passaggio – Baccalà mantecato con morbido di patata, pomodoro giallo, lardo e pane croccante, zuppa di pane con spalla di San Secondo, e Focaccia ai semi di finocchio e pancetta piacentina – accompagneranno gli ospiti nel vivo del menù, che si apre con un risotto mantecato al Grana Padano Riserva, funghi e sottobosco, evocando i profumi della terra di Verdi. A seguire lesso di vitello glassato al pepe nero accompagnato da mostarda di Cremona e cavoletti, un tocco contemporaneo a un classico amato dal compositore. Per concludere, il dessert rende omaggio alla tradizione natalizia meneghina: il Panettone 2.0, dolce icona di Milano. La cena di gala vede anche il contributo di alcuni partner storici del Teatro come Bellavista, Caffè Borbone, Elisenda, il marchio della pasticceria di Esselunga e Valextra. In parallelo alla cena alla Società del Giardino, verrà servita la cena per la festa di tutte le maestranze del Teatro nel retro-palcoscenico, un buffet per 500 persone allestito in brevissimo tempo durante gli applausi, cucinato su misura dall’ executive chef di Caffè Scala Palmer Bischetti e dal suo staff.