Processo Open Arms, Salvini: “Ho difeso i confini”. Il pm: ‘La persona in mare è da salvare’
Processo Open Arms, Salvini: “Ho difeso i confini”. Il pm: ‘La persona in mare è da salvare’Palermo, 14 set. (askanews) – “Mi auguro prevalga il buonsenso, perché la difesa dei confini non è un reato. E’ imbarazzante dover pensare a questo processo, visto che stiamo affrontando sfide importanti e i dati macroeconomici sono positivi: tasso di occupazione al 62,2%, disoccupazione ai minimi storici al 6,8%”: lo ha detto Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e leader della Lega, in un’intervista a Libero a proposito del processo Open Arms che lo vede imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, per aver chiuso i porti all’immigrazione clandestina quando era ministro dell’Interno.
A Palermo, oggi nell’aula bunker del carcere Pagliarelli il pm Geri Ferrara durante la requisitoria al processo Open Arms dove è imputato Matteo Salvini, ha sottolineato: “Il principio chiave è quello del soccorso in mare, che viene dall’Odissea, da tempi ancestrali. La persona in mare è da salvare, ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio, passeggero. Per il diritto internazionale della convenzione Sar anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato poi se è il caso la giustizia fa il suo corso. L’Onu ha stabilito che la rotta del mediterraneo centrale sia la più pericolosa del mondo, chiede collaborazione nelle operazioni di ricerca e salvataggio e mette come prioritario la tutela della vita dei naufraghi”. “Oggi e’ un giorno importante per la giustizia italiana, la vicenda Open Arms è un caso unico. Dopo cinque anni siamo alla fase iniziale”, ha dichiarato il fondatore della ong spagnola Open Arms, Oscar Camps, prima di entrare nell’aula bunker del carcere Pagliarelli a Palermo.