
Progetto “Ti ricordi”, ogni storia familiare può diventare un libro
Progetto “Ti ricordi”, ogni storia familiare può diventare un libroRoma, 8 mar. (askanews) – “Un giorno scriverò le mie memorie!”: a chi non è mai capitato, almeno una volta nella vita, di accarezzare l’idea di fissare la propria vicenda umana e riordinare il proprio vissuto nelle pagine di un libro? O magari di farlo per un proprio caro, dai genitori ai nonni agli amici, coloro che nel corso della nostra esistenza ci hanno affidato ricordi, magari di altre epoche e generazioni, affinché li custodissimo nella nostra memoria? È da questa constatazione che Margherita Bianchini, reggiana di nascita e romana di adozione, editor e autrice con un’esperienza di oltre 15 anni nel mondo dell’editoria, è partita per concepire il suo progetto editoriale: “Ti Ricordi. La vita in un libro” nasce nel 2024 – anche grazie a un bando per l’imprenditoria femminile della Regione Lazio – come servizio editoriale a 360 gradi per permettere alle persone, alle famiglie, ma anche alle imprese e alle comunità, di ricostruire la propria storia e preservarla, trasformandola in qualcosa di concreto e duraturo come un libro.
“Nello scorrere della vita e delle attività di ogni giorno è difficile fermarsi e concedersi il tempo per raccogliere il materiale della propria storia, per riordinare carte, memorie, documenti, fotografie: ancora più difficile è trasmettere questo lavoro di raccolta e riordino, trasformandolo in una storia. Le memorie sono affidate ad aneddoti, racconti sparsi, ritrovamenti casuali di oggetti; per le aziende è lo stesso, poiché a volte accade che gli archivi di azienda si disperdano durante i traslochi, che gli eventi si confondano”, spiega Margherita Bianchini. Per questo Bianchini ha messo insieme un team di professionisti che si occupano di tutto, a partire dall’individuazione delle idee alla base della narrazione, passando per interviste, selezione delle fotografie e dei documenti, ricerche e naturalmente la scrittura o l’editing e revisione di storie già scritte. L’ultimo passaggio è quello della composizione grafica, con la digitalizzazione delle immagini e la creazione della copertina, e la stampa nel numero di copie desiderate dal committente.
“In un presente sempre più dematerializzato, dove le nostre memorie, immagini, scritti sono affidati al digitale – continua Bianchini – l’oggetto libro conserva ancora un fascino che a prima vista potrebbe apparire anacronistico. Così non è: i lettori continuano ad apprezzare la ritualità ad esso legata, l’esperienza multisensoriale che esso attiva, e la condivisione. Il libro è l’unico mezzo che rende un contenuto sempre accessibile: non teme obsolescenza e non dipende da password e abbonamenti. Per questo credo che regalarsi, o regalare, il libro di un’esistenza, rivendicare l’irriducibile unicità di ogni vita, e allo stesso tempo la sua esemplarità, sia un dono di grande bellezza e un gesto di grande amore, per sé e per gli altri”.