
Qu Dongyu (Fao): Ig elemento chiave per agroalimentare sostenibile
Qu Dongyu (Fao): Ig elemento chiave per agroalimentare sostenibileRoma, 18 feb. (askanews) – Le Indicazioni Geografiche “sono un elemento chiave” per raggiungere l’obiettivo di rendere i sistemi agroalimentari più efficienti, inclusivi e sostenibili, “perché promuovono un approccio territoriale che mette al centro i produttori, valorizza le risorse locali e crea opportunità economiche sostenibili”. Lo ha detto il direttore generale della FAO, QU Dongyu, nel corso del convegno inaugurale della seconda conferenza internazionale “Prospettive globali sulle Indicazioni Geografiche: Innovazioni e Tradizioni per la Sostenibilità” in corso presso la sede della Fao a Roma.
L’evento, organizzato dalla Fao in collaborazione con il Masaf, proseguirà fino al 21 febbraio e riunirà oltre 350 esperti, rappresentanti delle istituzioni, produttori e stakeholder provenienti da 52 paesi. L’obiettivo della conferenza è quello di approfondire ed esplorare il ruolo delle Indicazioni Geografiche (IG) nella valorizzazione dei prodotti locali, con un focus su sostenibilità, innovazione e cooperazione internazionale. Qu ha inoltre evidenziato il potenziale delle IG nel creare prospettive per le nuove generazioni: “Lo sviluppo delle Indicazioni Geografiche rappresenta un’opportunità concreta per i giovani che desiderano rimanere nei propri territori e contribuire alla loro crescita”. Intervenendo alla cerimonia, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha detto che “l’Italia ha un modello: le Indicazioni Geografiche, riferimento fondamentale per valorizzare un territorio, una cultura e una storia che si riflettono nella realizzazione di prodotti unici e competitivi sui mercati. Rappresentano – ha ribadito Lollobrigida – la sintesi tra tradizione, sicurezza alimentare, sviluppo tecnologico e ricerca, elementi che nel tempo si sono intrecciati, permettendoci di vantare un numero straordinario di prodotti a Indicazione geografica, inimitabili e non replicabili”.
Dopo il successo della prima edizione, svoltasi nel 2022 a Montpellier, in Francia, la conferenza di Roma si inserisce nel solco delle discussioni avviate durante la Riunione dei Ministri dell’Agricoltura del G7 dello scorso settembre. Da oltre quindici anni, la FAO collabora con partner internazionali per valorizzare le IG come strumento di sviluppo sostenibile lungo l’intera filiera agroalimentare. Durante la sessione inaugurale, sono stati presentati casi di studio di successo, tra cui il Parmigiano Reggiano in Italia e il Madd de Casamance in Senegal, prima IG ufficialmente riconosciuta nel paese. Le discussioni hanno inoltre affrontato le IG nei settori artigianale e industriale, l’evoluzione delle normative e il loro impatto positivo sulla sostenibilità.