Raid Usa-Gb contro gli Houti in Yemen, i ribelli filoiraniani minacciano ritorsioni
Raid Usa-Gb contro gli Houti in Yemen, i ribelli filoiraniani minacciano ritorsioniRoma, 12 gen. (askanews) – I raid aerei condotti contro obiettivi Houthi in Yemen da Stati uniti e Regno unito sono stati “limitati, necessari e proporzionati nell’autodifesa”. E’ questa la posizione di Washington e Londra, espressa nelle parole del premier britannico Rishi Sunak e del presidente americano Joe Biden, dopo gli attacchi effettuati contro 16 siti collegati ai ribelli yemeniti e che hanno causato almeno cinque morti. Azioni condannatiìe da Iran, Hamas, Hezbollah e naturalmente Houthi, che hanno minacciato ritorsioni e hanno annunciato che non interromperanno gli attacchi contro le navi nel Mar Rosso.
Missili da crociera Tomahawk sono stati lanciati da navi da guerra statunitensi e jet americani su obiettivi in diverse aree dello Yemen, anche nella capitale, Sanaa e a Hudaydah, la roccaforte Hoithi del porto del Mar Rosso e quattro jet Eurofighter Typhoon della RAF hanno bombardato due obiettivi Houthi, volando dalla base di Akrotiri a Cipro. Il portavoce dei ribelli yemeniti Houthi ha condannato i raid anglo-americani sottolineando che non non c’è alcuna giustificazione per l’attacco e che il gruppo sostenuto dall’Iran continuerà a prendere di mira le navi dirette verso Israele. Lo ha scritto su X Mohammed Abdulsalam.
L’Iran “condanna fermamente” gli attacchi aerei statunitensi e britannici che sono “una chiara violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dello Yemen, nonché una violazione delle leggi, dei regolamenti e dei diritti internazionali”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani secondo Nournews. Altre parole di condanna dal capo del comitato rivoluzionario supremo del gruppo ribelle yemenita Mohammed Ali al-Houthi secondo cui gli attacchi condotti da Stati Uniti e Regno Unito nello Yemen sono stati “barbari, terroristici e rappresentano un’aggressione deliberata e ingiustificata che riflette una psicologia brutale”. Anche Hamas si è unita al coro di condanne dichiarando che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono responsabili dell’impatto del loro attacco sulla sicurezza regionale.
Gli attacchi anglo-americani arrivano dopo che mercoledì il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che invita gli Houthi a “cessare i loro sfacciati” attacchi sulle rotte commercialmente vitali. Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha affermato che gli attacchi congiunti hanno avuto l’obiettivo di “interrompere e degradare le capacità degli Houthi di mettere in pericolo i marinai e minacciare il commercio globale”. Gli attacchi hanno preso di mira i droni Houthi, le navi di superficie senza equipaggio, i missili da crociera per attacchi terrestri e le capacità radar, ha affermato Austin in una nota. In un comunicato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha spiegato che gli attacchi sono stati effettuati dagli Stati Uniti e dal Regno Unito con il sostegno di Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi. Ferma condanna è arrivata dalla Russia che ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza Onu. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova “gli attacchi aerei statunitensi sullo Yemen sono un altro esempio della distorsione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu da parte degli anglosassoni e del completo disprezzo del diritto internazionale in nome dell’escalation della situazione nella regione per i propri scopi distruttivi”.