”Rapito” è terzo incasso del weekend, continua il tour nei cinema
”Rapito” è terzo incasso del weekend, continua il tour nei cinemaRoma, 29 mag. (askanews) – “Rapito” di Marco Bellocchio è il terzo incasso al primo weekend di programmazione al cinema, terzo al box office e primo incasso italiano con 458.835 euro dopo i blockbuster “La Sirenetta” e “Fast X”. Accolto a Roma e Bologna con sale sold out ed ovazione del pubblico, continua il tour di Marco Bellocchio e il cast. Oggi saranno a Milano al Cinema Anteo con l’Incontro di cinema moderato da Paolo Mereghetti, Palestrina e Colosseo; domani a Torino al Cinema Ambrosio e Massimo, il 31 a Parma al Cinema Astra e a Modena al Cinema Raffaello per proseguire il 2 a Napoli al Filangieri e il 3 a Bari al Galleria.
Il film, che arriva nelle sale dopo 13 minuti di applausi a Cannes dove è stato presentato in Concorso, è incentrato sulla storia di Edgardo Mortara il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale. È interpretato da Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo) e con Filippo Timi e Fabrizio Gifuni. Completano il cast Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, Aurora Camatti, Paolo Calabresi, Bruno Cariello, Renato Sarti, Fabrizio Contri, Federica Fracassi. Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato segretamente battezzato. La legge papale è inappellabile: deve ricevere un’educazione cattolica. I genitori di Edgardo, sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall’opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Papa non accetta di restituire il bambino. Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al tramonto e le truppe sabaude conquistano Roma.
Il film si ispira liberamente a “Il caso Mortara” di Daniele Scalise, edizioni Mondadori.