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Rifugiati, suore UISG: un dramma che governi non possono ignorare

Rifugiati, suore UISG: un dramma che governi non possono ignorareRoma, 28 giu. (askanews) – Analizzare i motivi più profondi dei fenomeni migratori così da comprendere dove e come allocare le risorse per favorire soluzioni inclusive e sostenibili. Questo l’obiettivo del “Sister-led dialogue on migration”, l’incontro promosso dall’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), l’organizzazione che riunisce più di 1.900 Superiore Generali in 97 Paesi, in rappresentanza di oltre 600.000 suore nel mondo.

Questo nuovo appuntamento, dopo quello sulle tematiche ambientali, si terrà il 3 luglio prossimo a Roma nella sede della UISG (Lungotevere Tor di Nona 7) e vedranno la patecipazione di rappresentanti governativi, organizzazioni internazionali, istituzioni vaticane, società civile, esperti del mondo accademico. “Il fenomeno migratorio è certamente uno dei più grandi temi del nostro tempo: migranti e rifugiati sono, spesso per tragiche situazioni di attualità, al centro dell’attenzione mondiale e delle discussioni politiche. – dichiara suor Carmen Elisa Bandeo, coordinatrice della Rete Internazionale Migranti e Rifugiati della UISG – Come UISG, crediamo che la comunità internazionale abbia la responsabilità di fornire assistenza a tutti i migranti e rifugiati, garantire il pieno rispetto dei loro diritti e facilitarne l’integrazione nei Paesi ospitanti. Attraverso il Sister-led dialogue vogliamo mettere a sistema le esperienze e le competenze di partner provenienti da una varietà di contesti differenti, per capire dove e in che maniera investire le risorse per promuovere soluzioni inclusive a una delle questioni più urgenti del nostro tempo”.

Si ricorda come nell’ultimo decennio vi è stato un incremento delle migrazioni in tutte le aree del mondo con numeri che parlano ormai del 3,6% della popolazione globale che ha vissuto al di fuori del proprio Paese di nascita. In questo momento sono circa 35 milioni i rifugiati. “Come ci ha ricordato Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno scorso, l’accoglienza è una questione a cui bisogna far fronte, senza scuse o indugi. Ed è una tematica che va affrontata insieme, perché le sue conseguenze si ripercuotono su tutti – aggiunge suor Patricia Murray, segretaria esecutiva della UISG – Conosciamo bene lo sfruttamento, la discriminazione e i pericoli che molte rotte migratorie possono comportare, nonché le enormi sfide per garantire il rispetto dei diritti umani a livello globale. Anche in quest’ottica, noi suore ci impegniamo in prima linea per favorire conversazioni globali attorno ai bisogni delle comunità, mantenendo sempre uno sguardo attento per la salvaguardia di chi vive ai margini e nelle periferie sociali. Riunirci in occasione dei Sister-led dialogues significa anche questo: in un mondo in cui si innalzano muri e costruiscono barriere, è nostro compito costruire ponti tra popoli e comunità per favorire il dialogo e percorrere il cammino della fraternità”.

red