Ripensare i Corpi Intermedi, innovazione per Associazioni di categoria
Ripensare i Corpi Intermedi, innovazione per Associazioni di categoriaRoma, 24 set. (askanews) – Negli ultimi decenni, il mondo ha visto cambiamenti tecnologici e sociali senza precedenti, ma i corpi intermedi, da sempre pilastro fondamentale del tessuto economico e sociale, sembrano essere rimasti bloccati in un passato che non risponde più alle esigenze attuali.
Oggi la piccola imprenditoria richiede supporti concreti e tempestivi. Tuttavia, molte associazioni di categoria faticano a fornire strumenti efficaci, rimanendo legate a un mero modello di rappresentanza e dinamiche obsolete. Questo distacco rischia, non solo di indebolire le associazioni stesse per la crescente disaffezione da parte delle imprese, che non trovano più il supporto e la guida di cui hanno bisogno, ma anche di lasciare un vuoto nel sistema economico, privo di quelle istituzioni intermedie che tradizionalmente hanno fatto da raccordo tra le imprese e il sistema normativo e politico. Uno dei più recenti studi rispetto al loro ruolo e alla loro efficacia (Confartigianato – 2021) ne evidenzia le difficoltà. Circa il 60% delle PMI iscritte a un’associazione di categoria non si sente adeguatamente supportato e solo il 20% delle PMI ritiene che l’associazione di appartenenza fornisca un contributo significativo nell’innovazione. Un’altra difficoltà riguarda l’accesso a risorse, finanziamenti o agevolazioni fiscali, che spesso le imprese faticano a ottenere tramite il supporto delle associazioni. Anche la formazione offerta da questi enti si rivela come un aspetto critico, fruita solamente dal 30% delle PMI intervistate.
È proprio in quest’ottica che è nata l’iniziativa di Mama Industry: un nuovo strumento pensato per ridare centralità alle associazioni di categoria e rilanciarne l’interazione con il mondo imprenditoriale. Mama Industry, realtà innovativa nel sostegno alle micro, piccole e medie imprese, ha annunciato infatti l’espansione delle proprie attività con la creazione del nuovo Ufficio Sviluppo Partnership, pensato per promuovere una nuova cultura d’impresa e sensibilizzare le istituzioni sulle esigenze delle mPMI. In questo contesto, il team qualificato preposto si sta concentrando sul coinvolgimento di amministratori locali, direttori e presidenti di organizzazioni, proponendo una nuova visione di affiancamento alle imprese finalizzata alla crescita e al miglioramento della produttività. “L’espansione di Mama Industry attraverso l’Ufficio Sviluppo Partnership è un passo cruciale per portare avanti la nostra missione di sostenere la piccola imprenditoria italiana”, afferma Marco Travaglini, CEO di Mama Industry. “Crediamo fermamente che, per far crescere il tessuto imprenditoriale del nostro Paese, sia necessario sensibilizzare gli attori chiave del territorio verso nuovi approcci innovativi e collaborativi”.
L’Ufficio ha già avviato una serie di incontri e comunicazioni mirate con diversi stakeholder. Un primo test operativo ha portato risultati incoraggianti, mettendo Mama Industry in contatto con i presidenti di CNA, Confindustria e Legacoop in numerose città italiane. L’Ufficio Sviluppo Partnership intensificherà il suo lavoro nei prossimi mesi, puntando a creare una rete capillare di supporto che abbracci tutto il territorio nazionale anche attraverso eventi locali, il cui tema centrale sarà sempre la produttività e il potenziale di crescita delle mPMI. Grazie a questa nuova iniziativa, Mama Industry intende dare voce ai “piccoli” imprenditori accompagnandoli verso una maggiore competitività e autonomia che permetta loro di superare la semplice funzione di “manovalanza” all’interno delle filiere produttive da cui spesso sono schiacciati.