Riso Gallo canta tutto il giorno: muffin e chips per un target più giovane
Riso Gallo canta tutto il giorno: muffin e chips per un target più giovaneMilano, 20 giu. (askanews) – “Vogliamo che il gallo canti tutto il giorno”. Questa frase riassume la strategia che Riso Gallo qualche anno fa ha deciso di intraprendere per riunire sotto il gallo, simbolo di un’azienda con quasi 170 anni di storia, prodotti destinati a diverse occasioni di consumo, dalla colazione all’aperitivo, partendo dal riso italiano. “Qualche anno fa abbiamo cominciato a pensare allo slogan ‘Il gallo canta tutto il giorno’ e, quindi, pensando a questo, un po’ di mesi fa abbiamo lanciato le chips e le palline di riso estruso, ricoperte ai frutti di bosco, cioccolato al latte e cioccolato fondente”, spiega ad askanews Carlo Preve, consigliere delegato di Riso Gallo. “Le chips sono uno snack salato da metà mattina o metà pomeriggio, si possono mangiare come aperitivo, le palline invece sono più da colazione, nascono come snack dolce, adatto anche a merenda. E adesso – annuncia – abbiamo pensato di lanciare due tipi di cookies e due muffin, col riso integrale e col riso nero e cioccolato”.
Queste ultime due novità nella grande distribuzione verosimilmente “potremo vederle in autunno, ci servono ancora un paio di mesi – dice – Cominceranno a breve a essere presenti soprattutto nei punti vendita del sud Italia, in piccole catene indipendenti che sono più veloci nel recepire le novità, mentre ci vorrà un attimino più di tempo per le grandi. Per ora l’obiettivo è di inserire i nuovi prodotti in Italia. All’estero è un po’ più complicato, stiamo facendo dei ragionamenti ma siamo ancora lontani”. Gli ultimi arrivi in casa Riso Gallo si aggiungono a una gamma di prodotti che, oltre al riso tradizionale e alle sue varietà, negli ultimi tempi ha visto crescere la linea delle Bontà pronte, piatti pronti a base di riso e cereali ad alto contenuto di servizio. “Accanto alla linea pronta in due minuti in microonde, abbiamo lanciato le Bontà pronte zero minuti, due ricette con mix di cereali, uno con riso integrale e soia l’altro con riso rosso e pollo, da aprire e gustare. E’ la prima volta che lo facciamo, e continueremo su questo segmento dove abbiamo circa il 49-50% di quota di mercato”. A questo punto, constata Preve, “considerato che con cookies e muffin abbiamo la prima colazione, con gli snack dolci e salati abbiamo lo snack di metà mattina e metà pomeriggio, direi che abbiamo coperto tutta la giornata”.
La produzione delle ultime novità è stata esternalizzata ad aziende terze italiane ma in futuro potrebbe essere ricondotta all’interno dell’azienda. “Non lo escludo – conferma – però la cosa fondamentale secondo noi è la ricerca e sviluppo. Ci sono tante possibilità per far cantare il gallo tutto il giorno, non necessariamente devi farti un impianto tuo”. Nel mirino di questa strategia ci sono le nuove generazioni. I nuovi prodotti, “essendo senza glutine, chiaramente, si rivolgono a chi ha problemi di intolleranza. Più in generale l’obiettivo è di rivolgerci a un target più giovane, di ringiovanire il marchio e farlo anche rientrare all’interno di una strategia di consumatori più alto di gamma, una fascia socio-economica medio-alta”. Al lancio di questi nuovi prodotti, in realtà, “è da due-tre anni che ci lavoriamo. Abbiamo cominciato con il Covid che ha rallentato tutto, soprattutto per quanto riguarda chips e palline di riso estruso, ricoperte del cioccolato che sono due cose uniche perché le chips sono molto sottili, nel riso estruso abbiamo ricercato l’effetto mora, in modo che sembrassero un po’ più naturali. E’ stata una cosa che ha richiesto un paio di anni di ricerca. Mentre per i cookies e i muffin l’innovazione lì è semplicemente un’innovazione di ricetta”.
Queste novità dovrebbero contribuire a un 2024 che mostra “una crescita leggera, certo non un’esplosione. Ma ad oggi dico che dovremmo chiudere il 2024 meglio del 2023”. Un 2023 chiusosi con 138 milioni di ricavi consolidati (+8% sul 2022), e “un Ebitda in miglioramento rispetto a quello del 2022. Il 2024 sta per ora continuando su questa strada di progressiva e graduale crescita. Dove c’è più sofferenza è nella gdo italiana perchè stiamo tutti trasferendo al consumatore, tramite una pressione promozionale molto alta, questa riduzione dei costi delle materie prime, quindi siamo in crescita sui volumi però in termini di marginalità si soffre un po’ nella gdo”. Questo, spiega Preve, è legato anche al fatto che “il raccolto quest’anno è andato bene, siamo tornati ai livelli del 2022, ma i prezzi della materia prima sono più alti rispetto al livello pre-siccità”, quella che l’anno scorso ha falcidiato le rese. “Quello che posso dire è che dal punto di vista dei volumi venduti, da gennaio siamo in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso” e anche l’export, che pesa più della metà del fatturato, “quest’anno continua ad andare molto bene, con il grosso che arriva dall’Unione Europea perché è più vicina ed è più facile che da questi Paesi vengano in Italia, mangino un risotto al ristorante e lo vogliano rifare a casa, sperando lo facciano con riso da risotto italiano”, conclude.