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Roma, Gualtieri: riapre entro 2024 prima area Mausoleo Augusto

Roma, Gualtieri: riapre entro 2024 prima area Mausoleo AugustoRoma, 2 lug. (askanews) – Entro la fine del 2024 piazza Augusto Imperatore vedrà completata la prima tranche dei nuovi lavori al Mausoleo di Augusto. Nell’area della piazza ipogea, delimitata da “due cordonate che ricollegano la quota contemporanea con quella antica”, apriranno “un bellissimo infopoint ma anche una caffetteria e uno spazio di fruizione della città, forse una sala lettura, il tutto chiuso da una bellissima vetrata”. Lo ha annunciato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha condotto questa mattina un sopralluogo nell’area insieme all’assessore alla Cultura Miguel Gotor e al sovrintendente Claudio Parisi Presicce.



Il Campidoglio “ha voluto fortemente rilanciare questa opera – ha assicurato Gualtieri – integrando i fondi sia con risorse pubbliche sia con donazioni da parte di privati. Parliamo di un intervento complessivo di 28 milioni, per la maggior parte in fondi pubblici”. Il secondo lotto dell’intervento, che sarà completato entro l’anno del Giubileo e che riguarda la sistemazione dell’area che circonda il Mausoleo, è stato rallentato da alcuni ritrovamenti, ha sottolineato il sindaco “come un recinto in peperino che potrebbe essere il luogo dove Augusto è stato cremato, oppure la dependance del mausoleo destinata ai corpi dei familiari caduti in disgrazia come Nerone”.


Il Mausoleo di Augusto e piazza Augusto Imperatore sono al centro di un progetto di restauro, riqualificazione e valorizzazione – condotto con la cura tecnico-scientifica della Sovrintendenza Capitolina – che darà un volto totalmente nuovo a un importante settore della città storica, collegando in un’unità organica il monumento allo spazio urbano circostante. La piazza, originariamente progettata da Vittorio Morpurgo negli anni Trenta del Novecento, aveva difatti destinato il Mausoleo a una condizione di isolamento decontestualizzato, accentuato dalla disparità di quota tra la parte antica e moderna. L’intervento di riqualificazione, realizzato sulla base del progetto del Concorso internazionale del 2006 vinto dal gruppo coordinato dall’architetto Francesco Cellini, intende riconnettere tutta l’area alla dimensione urbana rendendo pienamente fruibili gli spazi circostanti, anche grazie alla realizzazione di due ampie cordonate, l’una verso ovest e via di Ripetta, l’altra verso est e l’abside della chiesa di S. Carlo al Corso, con cui si collegano l’attuale quota stradale della piazza e la quota di accesso al Mausoleo, quest’ultima impreziosita da parte della pavimentazione originale in travertino del I secolo.


Nell’area sud il cantiere relativo al I lotto funzionale è nella fase conclusiva: alla fine del 2024 saranno aperte al pubblico le gradonate in travertino che consentiranno di attraversare la piazza e raggiungere la quota del Mausoleo. Nella nuova sistemazione sono previsti anche il restauro e la valorizzazione di alcuni ritrovamenti archeologici individuati nel corso dei lavori. Un ampio centro di servizi con caffetteria, info point, libreria sarà aperto all’estremità meridionale del complesso monumentale. Da qui si potrà godere di una prospettiva privilegiata del Mausoleo e del Museo dell’Ara Pacis. “Restituiamo alla città e al mondo intero una meraviglia nascosta, uno dei luoghi più belli dell’antica Roma. Non avere a Roma il Mausoleo di Augusto accessibile e integrato con la città rappresentava una specie di buco nero perché parliamo di uno dei monumenti più importanti della città e del mondo intero. Siamo già a buon punto con la risistemazione della piazza” ha aggiunto il sindaco Gualtieri.


La conclusione del secondo lotto funzionale è invece prevista per la fine del 2025 e comprende la riqualificazione dell’anello esterno circostante il Mausoleo, con la realizzazione di “piazze d’affaccio” sistemate a verde alla quota urbana contemporanea e di ambienti e percorsi di visita alla quota archeologica, nonché la realizzazione di una nuova passerella pedonale di accesso al Mausoleo dalla strada (fronte nord) al primo livello del monumento. Il recupero di piazza Augusto Imperatore è proseguito parallelamente al progetto di restauro e musealizzazione del Mausoleo. Nel 2019 si è conclusa una prima fase di restauro conservativo, consistita nella sistemazione di numerose concamerazioni interne e nell’avvio dell’allestimento del percorso museale. La seconda fase di interventi, il cui inizio è previsto entro la fine dell’anno, avrà una durata di circa 18 mesi, e completerà la sistemazione del verde sul Mausoleo, gli impianti illuminotecnici e di accessibilità, il restauro della cella sepolcrale e la realizzazione dell’allestimento museale degli ambienti interni, che sarà affidata ad uno degli architetti più stimati nel panorama mondiale, l’olandese Rem Koolhaas. Il Mausoleo sarà inoltre dedicato ad accogliere testimonianze di grande valore archeologico e storico-artistico legate alla sua lunga storia, a partire dai reperti rinvenuti durante i lavori. I lavori della piazza, sia per il primo che per il secondo lotto, hanno comportato importanti rinvenimenti archeologici verificatisi durante le fasi di scavo, che documentano l’evoluzione e la metamorfosi di questo vasto settore del Campo Marzio settentrionale. Tra questi si segnalano pregevoli lacerti di mosaico, una preziosa testa di divinità femminile in marmo (oggi eccezionalmente visibile in cantiere), le fondamenta dei due obelischi successivamente trasportati a Piazza del Quirinale e a Piazza dell’Esquilino; un raro cippo pomeriale di travertino dell’epoca di Claudio nella sua posizione originaria (attualmente conservato nel Museo dell’Ara Pacis). Nell’area del II lotto, tra l’altro, sono emersi imponenti resti di un muro di blocchi di peperino modanato a lesene, lungo più di 30 metri, riconducibile a un recinto funerario monumentale. “E’ il più grande cantiere archeologico che sia mai stato aperto a Roma”, ha concluso il Sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce. “L’estensione dell’area di intervento intorno al Mausoleo equivale a sei volte quella di largo Argentina con una enorme complessità, dovuta ai numerosi ritrovamenti archeologici, testimonianza dei diversi interventi urbanistici che hanno interessato l’area nel corso dei secoli”.