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Roma, Gualtieri: verso contratto di servizio tra Capitale e Stato

Roma, Gualtieri: verso contratto di servizio tra Capitale e StatoRoma, 18 gen. (askanews) – Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri torna in pressing su Governo e Parlamento per ottenere più risorse e più poteri per la Capitale. Aprendo un Consiglio straordinario dell’Assemblea capitolina dedicato alla riforma dell’ordinamento di Roma Capitale, cui partecipano, tra gli altri, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli e i parlamentari dem Roberto Morassut e verde Angelo Bonelli, Gualtieri ha chiarito di non voler “riproporre una semplice richiesta di risorse aggiuntive, ma vogliamo legare questo tema a quello dell’ordinamento sulla base di un vero e proprio ‘contratto di servizio tra Roma e lo Stato’, legato all’impegno di Roma di far meglio nell’assolvere le sue funzioni di Capitale, tenuto conto naturalmente delle sue specificità territoriali, di estensione, di abitanti, visitatori, di city users, di istituzioni e ambasciate ospitate, che rendono Roma fuori scala rispetto a tutte le altre città metropolitane italiane”.

Il testo di riforma approvato all’unanimità dalle commissioni parlamentari nella scorsa legislatura, ha ricordato Gualtieri, “da una parte precisa e rafforza le disposizioni già presenti nell’articolo 114 rispetto alla specialità di Roma, quindi all’esigenza di disporre di un ordinamento specifico; dall’altro assegna a Roma poteri legislativi nelle materie non esclusive, con eccezione della sanità, da individuare con la maggioranza dei due terzi dell’Assemblea capitolina. Un testo molto equilibrato, elaborato in un dialogo positivo con Roma Capitale, che penso vada ripreso, senza ricominciare da capo”. La riforma costituzionale dell’ordinamento di Roma, secondo Gualtieri, “costituisce la via maestra, ma ciò non toglie che, nelle more del suo percorso, occorre agire subito con gli strumenti previsti dal quadro normativo attuale, per anticipare più possibile quelli elementi di riforma che la legge costituzionale andrebbe a coronare e a sistematizzare”. Il sindaco ha parlato di “una delega legislativa esercitata dal Governo, in un orizzonte temporale di medio termine con una previsione di correttivi e risorse. Abbiamo anche individuato alcuni elementi specifici intorno ai quali costruire uno strumento normativo di rango primario – ha aggiunto – da definire in accordo con la Regione Lazio, in più Dpcm, che preveda su alcuni punti forme di autonomia amministrativa e finanziaria, quale sede di istituzioni nazionali e internazionali, per la valorizzazione e conservazione del patrimonio storico, culturale e ambientale, lo sviluppo economico, i trasporti, l’industria, il commercio, l’artigianato, il turismo, fiere mercato e grandi eventi, formazione e servizi pubblici”.

Gualtieri ha citato, inoltre, “più decreti legislativi per l’esercizio di funzioni rispetto allo sviluppo urbano e la pianificazione territoriale, l’organizzazione dei servizi pubblici, la protezione civile le edilizia pubblica e privata, la collaborazione con gli altri livelli istituzionali, l’applicazione dei principi di sussidiarietà, anche alla luce del ruolo dei municipi, e la valorizzazione di forme di partecipazione diretta dei cittadini”.