Roma, ok Assemblea capitolina a Piano Casa, tetto a 3mila famiglie
Roma, ok Assemblea capitolina a Piano Casa, tetto a 3mila famiglieRoma, 27 lug. (askanews) – L’Assemblea Capitolina ha approvato con 24 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astensioni il nuovo Piano casa della Giunta Gualtieri, che rinnova la modalità con cui Roma Capitale affronterà l’emergenza abitativa nella Capitale. “I numeri del disagio abitativo nella città sono tali che non possiamo rimanere a guardare, dobbiamo muoverci – ha spiegato l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi intervenendo in Aula al termine delle dichiarazioni di voto -. E’ vero che c’è nella storia di quest’aula una serie di piani casa che sono stati disapplicati, ma penso che questa volta questo piano molto concreto, grazie al sindaco Gualtieri, ha le gambe per camminare, anche se siamo consapevoli che dovremo confrontaci con molte burocrazie, non solo nostre, per concretizzarlo. So che il sindaco voleva essere qui – ha aggiunto Zevi – impegni istituzionali gliel’hanno impedito, ma tutti i livelli amministrativi sono impegnati per realizzare questo piano”.
La capogruppo del Pd Valeria Baglio ha definito l’atto “importantissimo, molto atteso dalla città perché potrà consentire a tutti, in particolare a chi ha diritto, di disporre di una casa. L’acquisizione di nuovi alloggi, il recupero o autorecupero edilizio, la revisione delle misure di welfare abitativo con un assegno universale che sia in grado di sostenere chi rischia di perdere la casa – ha aggiunto -. E ancora, l’istituzione di un Osservatorio sulla consizione abitativa e dell’Agenzia sociale per l’abitare, sono le aziioni principali previste dal Piano casa, e grazie agli atti votati in aula abbiamo migliorato la delibera inserendo alcune azioni come il recupero di Bastogi (ex residence della Capitale), il nuovo bando per il cambio alloggi, la tutela per le famiglie che hanno difficoltà ad acquistare dagli enti previdenziali, e le misure a favore dei giovani attraverso la formula del ‘rent to buy’ – ha sottolineato Baglio -. E’ un testo che rispecchia le condizioni attuali della città, ottenuto grazie a un lungo confronto con sindacati, associazioni. Come annunciato dal sindaco Gualtieri – ha ricordato Baglio – è di soddisfare entro il 2026 i bisogni abitativi di circa 3mila famiglie, ma di rafforzare i controlli per recuperare le case occupate da chi non ha i requisiti”. Critici gli interventi dell’opposizione: “Rimango colpito dal fatto che moltissime proposte che andavano nella direzione giusta per assicurare la legalità nella capitale, come l’acquisto solo di immobili liberi, sono state bocciate e non aiuteranno lo scorrimento delle graduatori – ha detto il consigliere M5S Paolo Ferrara, annunciando il voto negativo del suo gruppo -. Avete bocciato anche la possibilità di espropriare gli immobili vuoti, sacrosanto da parte dell’amministrazione. Così non si affronta la realtà quotidiana dell’emergenza abitativa, con una delibera incompleta, di destra, che serve per tutelare chi non ne ha bisogno, sulla quale gli emendamenti di sinistra li ha presentati la destra”. Giovanni Quarzo, capogruppo di Fdi, ha annunciato il voto contrario del suo gruppo “perché ci sono troppe ombre in questa delibera, che va arricchita da molti regolamenti e che, per questo, al momento ha dei contorni molto vaghi”. Anche Valerio Casini di Italia Viva ha ricordato che “a Roma 15mila famiglie sono in graduatoria per una casa comunale, questa era l’occasione per dar loro un futuro più sereno, ma crediamo che sia stata sprecata perché il Piano non prevede soluzioni efficaci contro le occupazioni abusive”, motivando, così, il voto contrario di Iv. Contrario anche Marco Di Stefano di Udc-Fi su “una delibera di buoni propositi, che non si è voluto migliorare con le nostre osservazioni, molte delle quali servivano per mettere uno steccato tra chi agisce in modo legale e chi agisce in modo illegale. In questo settore c’è del marcio da tanti anni – ha accusato Di Stefano -, un centrosinistra moderato e lungimirante doveva mettere all’angolo chi li tutela, aiutando chi non sceglie l’illegalità dando loro risposte con le graduatorie Erp”. Astenuta la Lista Calenda: “Sull’illegalità dovremo molto vigilare nell’applicazione pratica di questo Piano – ha sottolineato la consigliera Flavia De Gregorio -. Ci sono esponenti anche di clan all’interno delle case comunali, tema rispetro al quale dobbiamo prestare particolare attenzione”.