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Sanità Lazio, convegno su rete oncologica e ruolo professioni

Sanità Lazio, convegno su rete oncologica e ruolo professioniRoma, 19 dic. (askanews) – Descrivere e valorizzare l’importanza delle diverse professionalità e della multidisciplinarietà all’interno della rete oncologica, evidenziando come la collaborazione tra professionisti di settori differenti sia fondamentale per offrire una cura completa e personalizzata ai pazienti affetti da patologie oncologiche. È questa la mission del convegno “La rete oncologica del Lazio e il ruolo delle professioni”, in programma giovedì 21 dicembre, dalle ore 15, presso il Palazzo della Regione Lazio (Sala Tirreno – via Rosa Raimondi Garibaldi, 7), promosso da IISMAS, con il patrocinio della Regione Lazio (segreteria organizzativa DreamCom) e con il contributo non condizionante di Daiichi-Sankyo e Roche.

La premessa. L’oncologia è un campo in continua evoluzione, richiedendo un approccio integrato per affrontare le sfide complesse che ogni caso clinico presenta. Diverse figure professionali, come medici, infermieri, radioterapisti, farmacisti, biologi, psicologi e professionisti del supporto palliativo, devono unire le proprie competenze per garantire un trattamento olistico e mirato. La cura oncologica va oltre il trattamento della malattia stessa; è cruciale considerare il paziente nella sua interezza, tenendo conto degli aspetti fisici, psicologici, sociali ed emotivi. La collaborazione tra professionisti di diversi settori consente di creare un piano di cura personalizzato che risponde alle specifiche esigenze di ogni individuo. La ricerca oncologica avanza grazie alla sinergia di professionisti provenienti da discipline diverse. La condivisione di conoscenze, esperienze e risultati contribuisce a sviluppare nuove terapie, protocolli di trattamento e approcci innovativi che migliorano l’efficacia delle cure e la qualità della vita dei pazienti. La creazione di una rete oncologica efficiente è fondamentale per assicurare che le informazioni e le competenze circolino in modo fluido tra i vari professionisti e le strutture sanitarie. Un coordinamento efficace garantisce una minore mobilità dei pazienti e tempestività nelle decisioni terapeutiche, riducendo il tempo di attesa e ottimizzando le risorse disponibili e l’efficacia terapeutica. La rete oncologica agisce come un sistema integrato in cui professionisti di diverse specialità, strutture sanitarie e organizzazioni lavorano insieme per garantire un coordinamento senza soluzione di continuità nelle fasi di diagnosi, trattamento e follow-up. Una rete ben sviluppata crea un accesso universale alle risorse diagnostiche, terapeutiche e di supporto. I pazienti beneficiano così di una vasta gamma di competenze, attrezzature e trattamenti disponibili in diverse strutture, garantendo loro la migliore possibilità di successo nella lotta contro la malattia. Solo attraverso una connettività solida e una collaborazione efficace tra professionisti e strutture sarà possibile affrontare le sfide complesse della malattia oncologica, garantendo ai pazienti il più alto standard di cura possibile.

Il convegno. Dopo i saluti delle autorità (prevista la presenza del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca), ecco gli interventi previsti al convegno, moderato da Aldo Morrone (Direttore Scientifico IISMAS – Istituto Internazionale Scienze Mediche, Antropologiche e Sociali, Professore Università UniCamillus) e Antonio Cristaudo (Già Direttore Dipartimento Dermatologia Clinica IRCCS IFO Istituto San Gallicano): Carlo Garufi (Direttore UOC di Oncologia, Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini), Claudio Pisanelli (Referente Nazionale SIFO), Claudio O. Buonomo (Responsabile UOS di Chirurgia Senologica, Pol. “Tor Vergata”), Emilia Migliano (Responsabile UOSD Chirurgia Plastica ad indirizzo Dermatologico e Rigenerativo, IRCCS IFO San Gallicano), Emilio Bria (Coordinatore AIOM Lazio – Associazione Italiana di Oncologia Medica), Enrico Vizza (Direttore Dipartimento Clinica e Ricerca Oncologica, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena), Ermete Gallo (Direttore Sanitario Aziendale IRCCS “Istituti Fisioterapici Ospitalieri”), Fabio Calabrò (Direttore Oncologia Medica, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena), Federico Cappuzzo (Direttore Oncologia Medica 2, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena), Francesco Facciolo (Direttore Divisione di Chirurgia Toracica, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena), Francesco S. Mennini (Docente di Economia Politica ed Economia Sanitaria, Università degli studi di Roma Tor Vergata), Giovanni Blandino (Direttore UOSD Oncogenomica ed Epigenetica, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena), Massimo Zeuli (Clinical Trials Center – Istituti Fisioterapici Ospitalieri), Paolo Marchetti (Presidente FMP – Fondazione per la Medicina Personalizzata), Roberta Di Turi (Farmacista Dirigente Asl Roma 3), Roberto Biagini (Direttore UOC Ortopedia Oncologica, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena), Vittorio Donato (Direttore Scientifico Gruppo INI, già Direttore Radioterapia Ospedale San Camillo Forlanini), Maria Luisa Appetecchia (Direttrice di Struttura UO Endocrinologia Oncologica IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena), Andrea Mengarelli (Responsabile UOSD Ematologia, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena), Mauro Caterino (Responsabile UO Radiologia, IRCCS IFO San Gallicano), Giuseppe Navanteri (Responsabile Ingegneria clinica e tecnologie e sistemi informatici IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena). Infine, Tavola rotonda con Claudio Pisanelli, Emilio Bria, Monica Forchetta, Valentina Liberatore e rappresentanti delle associazioni dei pazienti.