Sanità, Schillaci: dispositivi medici settore centrale per Ssn
Sanità, Schillaci: dispositivi medici settore centrale per SsnRoma, 23 mag. (askanews) – “Quello dei dispostivi medici è settore centrale per il SSN, il cui efficientamento passa anche attraverso l’innovazione tecnologica e il potenziamento del patrimonio digitale delle strutture sanitarie. La diagnostica e la terapia non possono prescindere dall’impiego dei DM di sicurezza ed efficacia comprovate; basti pensare all’impiego della telemedicina e delle terapie digitali, che sono suscettibili di enormi sviluppi. Si tratta di una prova di maturità che richiede decisione, competenza e fiducia”. E’ quanto ha dichiarato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla Conferenza nazionale dei Dispositivi medici in corso di svolgimento a Roma. L’incontro è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Center for Economic and International Studies di Tor Vergata, l’Università di Tor Vergata, L’Università di Roma 3, e l’Altems dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Francesco Saverio Mennini, Research Director EEHTA del CEIS, Università di Roma Tor Vergata e Presidente, SIHTA, ha sottolineato, in apertura dei lavori, alcuni tra i punti salienti affrontati dalla Conferenza: “Per garantire un approccio proattivo – ha detto – in termini di valore dei dispositivi medici, risulta cruciale il tema delle regole. Occorrono regole chiare e condivise che definiscano e tutelino l’innovazione accompagnate anche da nuovi modelli organizzativi e finanziari, ma soprattutto supportate da una governance lungimirante e propositiva. Questo è il punto di partenza sul quale è richiesta la convergenza di tutti. Bisogna quindi valutare con anticipo le condizioni ottimali perché un’innovazione trovi spazio nei sistemi pubblici, misurando la sua capacità di assicurare quel Valore che la collettività si aspetta. Si tratta allora di una rivoluzione radicale, da concretizzare avvalendoci dei migliori strumenti a nostra disposizione, primo fra tutti, proprio l’Hta. Tutto questo, se realizzato, darebbe vita ad un nuovo rinascimento tanto del Ssn quanto del Sistema di welfare nel suo insieme” Americo Cicchetti, Direttore di Altems, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, ha messo, invece, in evidenza nel suo intervento la centralità del salto tecnologico in atto. “La dinamica dell’innovazione tecnologica nel mondo dei dispositivi medici – sottolinea Cicchetti – impone una governance in grado di catturare le esigenze che emergono in tutte le fasi del ciclo di vita della tecnologia. E’ necessario infatti promuovere l’innovazione promuovendo la collaborazione pubblico-privato nella ricerca, valutare tempestivamente – in ogni fase – la sicurezza, l’efficacia, gli impatti economici, sociali ed organizzativi sul sistema sanitario attraverso un modello maturo di HTA, rendere efficiente la gestione dei dispositivi nell’ambito dei percorsi assistenziali garantendo un robusto legame tra HTA e procurement. Tutti questi elementi insieme permetteranno di superare il modello attuale e le storture indotte dall’uso del pay-back”.
Marco Trabucco Aurilio, Presidente della Mesit, ha indicato gli obiettivi che la CNDM si propone di raggiungere: “L’innovazione tecnologica è un generatore di benessere che ha rivoluzionato la vita dei cittadini. Tuttavia, le criticità che il nostro Sistema Sanitario Nazionale si trascina da decenni – ha evidenziato -, unite a un’attività regolatoria che, nel settore dei dispositivi medici, ha focalizzato la sua attenzione al mero contenimento dei costi, sono stati un freno all’innovazione tecnologica nel nostro Paese. La Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici vuole, quindi, rappresentare l’occasione per riunire tutti gli attori del sistema: Ministero della Salute, Ministero dell’Economia, rappresentanti regionali, centri di ricerca e rappresentanze del comparto dell’industria, allo scopo di individuare le possibili soluzioni e avanzare proposte concrete che coniughino lo sviluppo del settore dei dispositivi medici, la qualità e la sicurezza delle cure con i programmati vincoli di bilancio”.