Santanchè, opposizioni chiamano Meloni in Aula su caso Report
Santanchè, opposizioni chiamano Meloni in Aula su caso ReportRoma, 22 giu. (askanews) – Il caso sollevato da un’inchiesta del programma Report che vede protagonista la ministra del Turismo Daniela Santanchè irrompe nell’Aula della Camera dove le opposizioni chiedono che sia la premier Giorgia Meloni a venire a spiegare e a chiarire.
Fornitori non pagati, dipendenti che attendono ancora il tfr dopo essere stati licenziati e compensi d’oro per gli amministratori, aziende floride ridotte sul lastrico e strane operazioni finanziarie con fondi stranieri che hanno contribuito a creare un danno ai piccoli azionisti delle stesse società. Sono queste le vicende che vedrebbero protagonista Santanchè secondo l’inchiesta della trasmissione televisiva Report. : “Il presidente consglio venga in Aula a riferire su quanto sta emergendo sulle vicende o sugli affari e la gestione affari poco chiari ministra Santanchè – ha detto Toni Ricciardi vice cspogruppo del Pd -, le notizie giornalistiche lasciano noi e tutto il paese abbastanza interdetti crediamo che gravità sia tale e l’urgenza sia tale che la premier debba dire se ritiene che la ministra debba o possa proseguire la sua funzione di governo. Come Pd riteniamo che la ministra debba dimettersi immediatamente semplicemente per poter chiarire quanto sta emergendo”. Per Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra “le notizie che riguardano la ministra Santanchè sono molto gravi e credo sia necessario vengano chiarite in quest’aula e che la premier Meloni prenda dei provvedimenti perchè non possono esserci ombre sui ministri del governo e in questo momento ci sono ombre molto pesanti”.
Infine è intervenuta per il M5s Alessandra Todde: “la ministra venga a spiegare in Parlamento quello che abbiamo appreso dalla stampa, notizie che se verificate mostrano un comportamento gravissimo sia perchè la cassa integrazione è uno strumento che serve ai più fragili e poveri, sia per rispetto verso gli imprenditori onesti. Questi comportamenti da personaggi che ricoprono ruoli istituzionali sono inaccettabili”.