Sardegna, Conte: quella di Todde è la vittoria del campo giusto
Sardegna, Conte: quella di Todde è la vittoria del campo giustoRoma, 28 feb. (askanews) – “Sono molto felice. La vittoria straordinaria di Alessandra Todde è il segno di un nuovo vento che inizia a soffiare dalla Sardegna e che si potrà diffondere in tutta Italia. È anche la vittoria di tutti gli italiani che non hanno mai creduto alle facili promesse di Giorgia Meloni e di quelli che in buona fede ci avevano creduto, ma sono rimasti fortemente delusi. I cittadini cominciano a stufarsi”. Così il leder di M5s, Giuseppe Conte, sul Corriere della Sera, commenta i risultati delle elezioni regionali in Sardegna. “È la vittoria del campo giusto. Ed è la prima regione che il M5s conquista. Una grande soddisfazione per il nuovo corso del M5s e perché Todde è la prima donna presidente della Sardegna”, sottolinea.
“L’emozione più grande è aver partecipato alla costruzione di un progetto politico competitivo, di cui il M5s è stato protagonista. Abbiamo fornito una candidata credibile, che ha dimostrato serietà e accettato il rischio, rinunciando al ruolo di parlamentare e alla vicepresidenza del M5s. Abbiamo fatto un lavoro serio con le altre forze progressiste, costruendo un progetto autentico sulle esigenze dei territori, mettendo da parte ambizioni di singoli partiti e scacciando via la tentazione di affidarsi a un mero cartello elettorale acchiappavoti”, spiega. L’affermazione di Todde è “un primo mattone che va a scalfire il castello di giravolte e false promesse costruito da Giorgia Meloni. È una grande sconfitta per lei, che ha voluto guidare in prima persona la coalizione con arroganza, imponendo il suo candidato più fedele. Parla tanto di meritocrazia, ma ha scelto uno dei meno amati tra i sindaci e lo ha spinto con una campagna personalizzata, in cui giganteggiavano manifesti con la sua foto e la scritta ‘Forte e fiera’”, aggiunge.
E sull’ipotesi di allargare la coalizione di centrosinistra anche a Renzi e Calenda dice “un campo giusto non può essere minato da personalismi, tatticismi e poteri di interdizione e condizionamento. Nel nuovo corso del M5s noi lavoriamo con grande impegno sui territori per offrire al Paese una classe dirigente adeguata, motivata, estranea a pratiche clientelari e che si vuole distinguere per competenze, serietà e capacità”.