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Sinner squalificato, la vicenda Clostebol

| Redazione StudioNews |

Sinner squalificato, la vicenda ClostebolRoma, 15 feb. (askanews) – Jannik Sinner è risultato positivo a un controllo antidoping il 10 marzo 2024, durante il Masters 1000 di Indian Wells. Il secondo controllo positivo è del 18 marzo, dopo la semifinale persa nello tostesso torneo contro Carlitos Alcaraz. In entrambi i casi sono stati trovati livelli simili di Clostebol, con una concentrazione nelle urine nel primo caso di 86 picogrammi per millilitro, e nel secondo di 76 picogrammi per millilitro: cioè una concentrazione inferiore a 1 miliardesimo di grammo per litro. Secondo la versione fornita dalla difesa di Sinner, la rilevazione del Clostebol è stata dovuta a una contaminazione avvenuta attraverso il suo fisioterapista, Giacomo Naldi: quest’ultimo avrebbe massaggiato Sinner nei giorni del torneo dopo aver usato il Trofodermin, un medicinale spray contenente Clostebol, per curare un taglio che si era procurato al mignolo della mano sinistra. La contaminazione durante i massaggi si spiegherebbe, perché Jannik ha una forma di dermatite sui piedi e sulla schiena che gli causa spesso piccoli tagli e ferite sulla pelle.



Il 4-5 aprile e il 17-20 aprile sono poi arrivate le due sospensioni provvisorie di Sinner, a cui Jannik ha fatto appello urgente immediato, rivolgendosi a un tribunale indipendente. In entrambi i casi Sinner ha ottenuto la revoca immediata delle due sospensioni e ha potuto continuare a giocare (in attesa di chiarire la sua posizione) per tutti i mesi primaverili ed estivi. Naldi aveva acquistato il Trofodermin a Bologna il 12 febbraio da Umberto Ferrara, l’allora preparatore atletico di Sinner. Naldi, inoltre, aveva dichiarato di aver usato il farmaco per la sua ferita ogni giorno, dal 5 al 13 marzo.