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Sociale, Diversity Brand Index 2025: i brand inclusivi crescono

| Redazione StudioNews |

Sociale, Diversity Brand Index 2025: i brand inclusivi cresconoRoma, 21 feb. (askanews) – Mentre l’inclusione resta determinante come driver di scelta per consumatrici e consumatori nei confronti dei brand – sette persone su 10 scelgono con convinzione marche che parlano di inclusione e altrettante non consiglierebbero quelle percepite come non inclusive -, sul mercato si assiste a un effetto di polarizzazione, riflesso anche dell’attuale contesto socio-politico: da una parte il differenziale di crescita dei ricavi continua a salire a favore delle marche più virtuose e impegnate (+24% per i brand che lavorano con continuità sulla Diversity, Equity, Inclusion and Accessibility – DEIA -), dall’altra si registra un lieve aumento delle persone più ostili alle diversità (+3,8).



A fronte di un percepito comune che in Italia molti brand siano impegnati sul tema (+65% quelli citati rispetto al 2023), si rileva una leggera decrescita delle forme di contatto e di coinvolgimento delle consumatrici e dei consumatori verso la DEIA, accanto a una sostanziale stabilità se non un lieve incremento nei livelli di familiarità, probabilmente per un senso di saturazione da una parte e di disillusione dall’altra, poiché si ritiene che se ne parli molto ma alla fine di concreto si faccia ancora poco (o si faccia male). Questi alcuni dei principali risultati emersi dal Diversity Brand Index 2025, ideato e curato dalla Fondazione Diversity e Focus Mgmt, unica ricerca italiana volta a misurare la capacità delle marche di sviluppare con efficacia a livello B2C una cultura orientata alla DEIA. La ricerca, realizzata nel 2024, è stata presentata all’ottava edizione del Diversity Brand Summit – Iniziative che cambiano il mondo, unico evento in Italia che premia le iniziative aziendali più inclusive. Durante l’evento, sono stati illustrati i 10 progetti più meritevoli realizzati dai brand nel 2024, valutati dal Comitato Scientifico e dal Security Check Committee e selezionati per la loro capacità di lavorare concretamente sulla DEIA, impattando anche sulla percezione di consumatrici e consumatori: ACE, Alexa, Fastweb, Ferrovie dello Stato Italiane, Idealista, Ikea Italia, Nuvenia, Procter & Gamble, Sephora Italia e TIM sono le marche che hanno presentato i progetti che compongono la Top 10 del Diversity Brand Index.


Nel corso dell’evento, condotto dalla presidente di Fondazione Diversity Francesca Vecchioni e dal Chief Operating Officer di Focus Mgmt Emanuele Acconciamessa, patrocinato dal Comune di Milano e dall’Unione Europea e con la partnership di ExtraLab, sono stati assegnati i Diversity Brand Awards a Nuvenia per la campagna “Non sono mai solo mestruazioni”, a un vincitore digitale, Sephora Italia per la campagna “We Belong Here”, mentre il premio “Accessibilità – Design 4 All” è andato a Ikea Italia per l’iniziativa “Quiet Hours”. “Se in America colossi come Meta, Harley-Davidson, McDonald’s, Ford, Walmart hanno deciso di abbandonare le iniziative per la diversità e l’inclusione, in Europa il contesto è profondamente diverso, grazie anche a un quadro normativo che incentiva e tutela la DEIA come un asset fondamentale per la crescita economica, il benessere sociale e l’innovazione, come testimonia la promozione di policy come l’European Accessibility Act. D’altronde sono le nostre radici culturali: a differenza degli States, l’Unione europea si fonda proprio sul valore della diversità, tant’è che il suo motto recita ‘Unita nella diversità’” ha dichiara Francesca Vecchioni.