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Solidarietà e ambiente, parte da Maratea il progetto Ricas

Solidarietà e ambiente, parte da Maratea il progetto RicasMilano, 4 nov. (askanews) – Maratea, città della Basilicata, entro la fine dell’anno vedrà la nascita del Progetto “Ricas Italia”, la cui finalità è creare una rete di Comuni della Basilicata, che dovrà poi estendersi a tutti i Comuni d’Italia, con l’obiettivo di promuovere la cultura della sostenibilità, della solidarietà e della cooperazione.

Daniele Stoppelli, sindaco di Maratea, ha dichiarato che Maratea, candidata a “Capitale Italiana della Cultura 2026”, si propone di essere Comune capofila per l’attuazione del progetto eco-sociale “Ricas Italia,” che rientra tra le iniziative da proporre all’Unione Europea per dare impulso ad un nuovo modo di fare cultura e sostenibilità, contro il degrado e la povertà. Maratea, definita la “Cittadella Verde”, con le sue 44 Chiese, promuoverà il progetto per realizzare “la cultura della bellezza, tale in quanto si prefigge di porre al centro la tutela ambientale e il progresso sociale, intesi come binomio indissolubile per migliorare la vita dei territori”, si legge in un comunicato dei promotori.

Il progetto sarà presentato all’Unione Europea. L’intento è la costituzione della Rete dei Comuni e delle Regioni per la tutela ambientale, la cultura, la cooperazione e la solidarietà tra i cittadini, contro la povertà e l’inquinamento del pianeta. Fautori del progetto sono il Gal, “La Cittadella del Sapere” e il giornalista Biagio Maimone, originario di Maratea, fondatore del sito “Progetto di Vita per il Sud”. Nelle intenzioni degli promotori, la Rete dovrà aggregare, partendo dalla Basilicata, il maggior numero di Comuni e di Regioni, affinché “si impegnino attivamente per la tutela ambientale e contro l’inquinamento, nonché per la salvaguardia dell’intero ecosistema, attraverso azioni concrete che coinvolgano, nel contempo, i cittadini e le Istituzioni. Ai Comuni, alle Regioni e ai cittadini spetterà il compito di monitorare i singoli territori”.

“La povertà culturale e morale è la conseguenza del degrado ambientale”, ha dichiarato Nicola Timpone, Direttore Generale del Gal -La Cittadella del Sapere, il quale ha aggiunto: “L’acuirsi della crisi dei valori della nostra società ha prodotto, oltre ad un impoverimento economico complessivo, anche la decadenza del valore della cultura umana”. L’ideatore del progetto Biagio Maimone ha affermato: “Per noi porre al centro l’uomo e la sua dimensione sociale ed ambientale significa creare una nuova forma di relazione umana e di comunicazione, che si avvalga della creatività quale forza propulsiva per incamminarsi in un nuovo processo socio-economico che possa realmente favorire il progresso umano. Riteniamo che ‘fare rete’ sia, in tale contesto, fondamentale per far vivere un tessuto sociale che includa tutti, nessuno escluso.