Sono 33 i vini lombardi che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri 2024″
Sono 33 i vini lombardi che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri 2024″Milano, 25 set. (askanews) – Sono 33 i vini della Lombardia che hanno ottenuto quest’anno i “Tre Bicchieri”, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida “Vini d’Italia” del Gambero Rosso, che verrà presentata ufficialmente il 15 ottobre.
“La Lombardia si riconferma la regina del Metodo Classico italiano con i suoi Franciacorta e Oltrepò Pavese in piena forma, sfoggiando consapevolezza e maturità, mettendo in fila una lunga serie di cuvée sempre più definite nell’impronta territoriale: poco dosaggio e tanto carattere” spiegano i recensori, sottolineando che “sono ben 16 i massimi riconoscimenti: dodici Franciacorta e quattro Oltrepò Pavese, territorio che va a segno con altrettanti vini fermi, mentre sul piano delle annate, spicca l’ottima performance del millesimo 2018, tanto nel Bresciano quanto nel Pavese”. Alle conferme, si aggiungono poi le novità: sulle sponde del Lago d’Iseo c’è il benvenuto tra i “Tre Bicchieri” a due Cantine: “la 1701, che ha proposto un Franciacorta Dosaggio Riserva 2016 di impressionante fragranza e progressione, la seconda è I Barisei, con la raffinata e profonda Riserva Francesco Battista 2013”. Infine, torna sul podio, “e in maniera folgorante, anche Gatti, con un Nature ’16 di straordinaria eleganza”. Fra le colline dell’Oltrepò Pavese, scocca l’ora del primo Tre Bicchieri per Travaglino, storica tenuta in Calvignano, che va a segno con il Riesling Campo della Fojada Riserva 2019, “aggraziato e profondo”. Forti segnali positivi arrivano anche dal Garda, che sta riordinano le sue Denominazioni.
Apprezzata dai degustatori del Gambero anche la solida crescita della Valtènesi e del suo vitigno principe: il Groppello, anche in rosa, “un modello sempre più ispirato per chi è alla ricerca di vini delicati, cesellati, ricchi di dettaglio e finezza”. Rimanendo sulle sponde bresciane del lago, in risalto anche diverse versioni di Lugana “sempre più definite per stile e aderenza territoriale”. La Lombardia del vino si fa apprezzare “per la sua variegata offerta che ci porta in territori incredibili: pensiamo alle vigne del Botticino, tra cave di marmo e boschi, alle vigne del Lago di Como, ad autentiche chicche come il Moscato di Scanzorosciate, la più piccola Docg d’Italia”. E senza trascurare “i rossi bordolesi” della Valcalepio e Capriano del Colle con le sue argille rosse. Chiude il palmares un territorio nel cuore dei grandi appassionati di vino, la Valtellina: “pochi numeri, tanta fatica, grande qualità, rossi leggiadri e finissimi, capaci di abbinare naturalezza espressiva e sicuro potenziale d’invecchiamento”.