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Sorella di Kim Jong Un: aerei-spia Usa se la vedranno brutta

Sorella di Kim Jong Un: aerei-spia Usa se la vedranno bruttaRoma, 11 lug. (askanews) – La potente sorella minore del leader nordcoreano Kim Jong Un, Kim Yo Jong, ha di nuovo avvertito oggi che Pyongyang è pronta a buttar giù i jet spia statunitensi che si troveranno ad affrontare “situazioni molto critiche” una volta in cui dovessero fare intrusioni nei cieli nordcoreani.

“Ho già notificato in anticipo che le nostre forze aeree sono autorizzate al contrasto. In caso di ripetute intrusioni illegali, le forze statunitensi si troveranno ad affrontare situazioni di volo molto critiche”, ha detto Kim, secondo0 quanto riferito dall’agenzia di stampa ufficiale KCNA. Kim Yo Jong è ufficialmente vicedirettrice del Comitato centrale del Partito dei lavoratori coreani, il partito unico incentrato sulla figura del leader supremo. Ieri è stata la stessa sorella del numero uno ad aver informato che un aereo spia americano era entrato all’interno della zona di identificazione di difesa aerea nordcoreana.

Minacciando che la Corea del Nord intraprenderà “azioni chiare e risolute” contro i voli di sorveglianza statunitensi che entrano oltre la linea di demarcazione militare nelle acque marittime, Kim ha affermato ieri che potrebbe verificarsi un incidente “scioccante”. Nell’ultima dichiarazione, Kim ha affermato che gli aerei da ricognizione statunitensi si sono introdotti nella “zona economica marittima” per commettere quello che ha definito un “atto di spionaggio aereo”.

“L’aereo da ricognizione strategica dell’aeronautica americana si è introdotto illegalmente nella zona economica marittima dal lato della Repubblica democratica popolare di Corea nel Mare orientale otto volte”, ha detto la sorella di Kim Jong Un. La sorella del leader ha anche criticato la Corea del Sud per essere intervenuta, sostenendo che si tratta di una questione “tra l’esercito popolare coreano e le forze statunitensi”, e ha invitato il Sud a “smettere di agire in modo sfacciato e stare zitto immediatamente”.

In una conferenza stampa il colonnello Lee Sung-jun, portavoce dello Stato maggiore congiunto di Seoul, ha definito le ultime osservazioni di Kim “non degne di considerazione” e ha sottolineato che la Corea del Sud e gli Stati Uniti stanno mantenendo una posizione di preparazione militare necessaria. “Come sapete, la zona economica esclusiva è dove c’è libertà di navigazione e sorvolo, e anche se ci fosse un volo sopra di essa, non usiamo un’espressione del genere come intrusione”, ha detto. “E’ evidente che con questo pretesto sta facendo una sorta di rivendicazione, si può vedere che hanno un obiettivo interno o costruiscono la logica per una provocazione”.