Spagna: patto rurale europeo per rispondere bisogni agricoltori
Spagna: patto rurale europeo per rispondere bisogni agricoltoriRoma, 26 feb. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, ha proposto oggi in Agrifish “un grande patto rurale europeo per rispondere ai bisogni e alle preoccupazioni di agricoltori e allevatori”, sottolineando che “di fronte a un problema e a una sfida europea è necessario trovare una soluzione europea”.
“Questo grande patto per mettere l’agricoltura in prima linea nel dibattito comunitario deve aggiornare i cinque principi fondamentali contenuti nel trattato istitutivo della Politica Agricola Comune 60 anni fa”, ha detto Planas, ricordando che attualmente agricoltori e allevatori vedono la nuova PAC “come un’ulteriore difficoltà e non come una soluzione”. Secondo Planas, le misure di semplificazione della Commissione europea “sono in grado di risolvere questioni preoccupanti, come le eccessive richieste di condizionalità rafforzata, la complessità di aspetti come le foto georeferenziate o la necessità di un corretto funzionamento della catena alimentare”.
Particolare soddisfazione, nelle misure che hanno a che fare con la semplificazione della presentazione delle domande della Pac, per l’eliminazione dei controlli di condizionalità, per l’elevato onere burocratico che comporta per le aziende agricole con una superficie inferiore a 10 ettari. Questa misura avrebbe un grande impatto nel caso della Spagna, poiché ne beneficierebbeo 345.000 agricoltori, il 55% del totale dei beneficiari degli aiuti della PAC. La Spagna ha proposto al Consiglio che, inoltre, per alleviare i problemi posti dalla condizionalità rafforzata, le norme sulla rotazione delle colture e sul maggese siano abrogate per la campagna 2024, oltre a semplificare le relazioni di valutazione e di performance. Ancora, in linea con la semplificazione burocratica della Pac, la Spagna e altri Paesi comunitari hanno chiesto di semplificare l’obbligo delle foto georeferenziate, poiché rappresentano un onere non indifferente per i produttori.
Nonostante le valutazioni complessivamente positive, per Planas sarebbe “necessaria una maggiore celerità nell’applicazione delle misure, soprattutto di quelle che richiedono una modifica della normativa di base”, visto che la legislatura europea sta per concludersi. Tra le preoccupazioni portate in sede di Agrifish dalla Spagna, anche il buon funzionamento della catena alimentare affinché tutti gli anelli ricevano una remunerazione adeguata, e l’autorizzazione di formule affinché le importazioni alimentari siano soggette agli stessi requisiti imposti ai produttori europei obbligato a conformarsi. Per quanto riguarda le importazioni da paesi terzi, infatti, Planas ha sottolineato che la Spagna difenderà le clausole speculari affinché i prodotti non autorizzati nell’UE non possano essere utilizzati per prodotti che raggiungono il mercato comunitario. La Spagna è stata uno dei pionieri nel richiederne l’attuazione alcuni anni fa e ha sottolineato che quando “la richiesta è giusta e abbiamo argomenti, come avviene, dobbiamo essere costanti davanti alle istituzioni comunitarie”.