Spazio, Juice verso Venere con primo sorvolo Luna-Terra al mondo
Spazio, Juice verso Venere con primo sorvolo Luna-Terra al mondoRoma, 21 ago. (askanews) – La sonda Juice-Jupiter Icy Moons Explorer dell’Esa ha completato con successo il primo sorvolo della Luna e della Terra, sfruttando la gravità della Terra per dirigersi verso Venere, prendendo una scorciatoia verso Giove attraverso il sistema solare interno. Il punto di massimo avvicinamento alla Luna è avvenuto alle 23.15 del 19 agosto, guidando Juice verso il punto di massimo avvicinamento alla Terra poco più di 24 ore dopo, alle 23.56 del 20 agosto.
Mentre volava a soli 6.840 km sopra il Sud-est asiatico e l’Oceano Pacifico, Juice – missione a cui partecipa anche il nostro Paese con l’Agenzia spaziale italiana affiancata dalla comunità scientifica nazionale e dall’industria – ha scattato una serie di immagini con le sue telecamere di monitoraggio di bordo e ha raccolto dati scientifici con otto dei suoi dieci strumenti. “Il sorvolo della fionda gravitazionale è stato impeccabile, tutto è andato liscio e siamo stati emozionati nel vedere Juice tornare così vicino alla Terra”, afferma Ignacio Tanco, responsabile delle operazioni della navicella spaziale per la missione. Lo scopo del sorvolo – spiega l’Agenzia spaziale europea – era di deviare il percorso di Juice nello spazio, sfruttando prima la gravità della Luna e poi della Terra per modificare la velocità e la direzione della sonda.
Il sorvolo della Luna ha aumentato la velocità di Juice di 0,9 km/s rispetto al Sole, guidando Juice verso la Terra. Il sorvolo della Terra ha ridotto la velocità di Juice di 4,8 km/s rispetto al Sole, guidando Juice su una nuova traiettoria verso Venere. Nel complesso, la manovra ha deviato Juice di un angolo di 100° rispetto al suo percorso precedente al sorvolo. Il flyby intrinsecamente rischioso – evidenzia l’Esa – ha richiesto una navigazione ultra-precisa e in tempo reale, ma ha permesso di far risparmiare alla missione circa 100-150 kg di carburante. Nel mese precedente al flyby, gli operatori della sonda hanno dato a Juice delle piccole spinte per metterla esattamente sulla traiettoria di avvicinamento giusta, poi dal 17 agosto hanno monitorato costantemente la sonda.
Grazie a un lancio impeccabile di Ariane 5 nell’aprile 2023, Juice ha un po’ di propellente in più nei suoi serbatoi rispetto a quanto inizialmente pianificato per avvicinarsi alla luna di Giove Ganimede. Il successo del sorvolo tra la Luna e la Terra ha salvaguardato questo bonus. “Grazie alla navigazione molto precisa del team Flight Dynamics dell’Esa, siamo riusciti a utilizzare solo una piccola frazione del propellente riservato per questo sorvolo. Ciò si aggiungerà ai margini che conserviamo per un giorno di pioggia o per estendere la missione scientifica una volta arrivati su Giove”, aggiunge Tanco.
Sebbene l’obiettivo principale fosse quello di modificare la traiettoria di Juice, il sorvolo della Luna e della Terra ha anche offerto l’opportunità di testare gli strumenti scientifici di Juice nello spazio: tutti e dieci sono stati accesi durante il sorvolo della Luna e otto durante quello della Terra. L’Esa conta di pubblicare le immagini e gli spettri raccolti da alcuni degli strumenti di Juice nelle prossime settimane, man mano che vengono trasmessi dalla sonda e valutati dagli scienziati. Ciò include immagini ad alta risoluzione sulla Luna e sulla Terra dalla fotocamera scientifica di Juice, JANUS. “La tempistica e la posizione di questo doppio sorvolo ci consentono di studiare a fondo il comportamento degli strumenti di Juice”, spiega Claire Vallat, Juice Operations Scientist. “Esso avviene abbastanza presto nel corso del viaggio di Juice da permetterci di usare i dati per preparare gli strumenti prima dell’arrivo su Giove”. Il sorvolo Luna-Terra ha effettivamente ridotto l’energia di Juice, reindirizzandola verso un incontro con Venere tra un anno, nell’agosto 2025. Il sorvolo di Venere spingerà Juice di nuovo verso la Terra, che la sonda sorvolerà di nuovo nel settembre 2026 e poi nel gennaio 2029, ottenendo altre due spinte prima dell’arrivo su Giove nel luglio 2031. (Credit: ESA/Juice/JMC – Simeon Schmauß & Mark McCaughrean)