Startup, Rent2Cash chiude round pre-seed da 3 milioni di euro
Startup, Rent2Cash chiude round pre-seed da 3 milioni di euro
Milano, 3 lug. (askanews) – Round pre-seed da 3 milioni di euro per Rent2Cash, la startup italiana che porta in Italia il servizio di “rental advance” e anticipa fino a 3 anni di affitto ai proprietari di immobili. La società contestualmente ha avviato l’operatività in Italia con l’acquisto dei primi contratti di locazione che saranno finanziati attraverso l’innovativa cartolarizzazione dei contratti stessi realizzata con il supporto di Banca Finint.
Il round pre-seed da 3 milioni di euro di raccolta mista equity e debito vede tra i finanziatori gruppi bancari italiani, nonché investitori istituzionali e business angel. Il round è destinato a supportare l’acquisto dei primi contratti, il potenziamento del prodotto residenziale, lo sviluppo e il lancio di nuovi prodotti, in particolare nel segmento degli immobili commerciali, e il rafforzamento della piattaforma tecnologica proprietaria. Rent2Cash potrà anche puntare sull’assunzione di 30 nuovi talenti, mirata al rafforzamento di alcuni comparti strategici come quello digital & innovation, del sales e del commerciale.
“I risultati ottenuti finora e la chiusura di questo importante round pre-seed rappresentano un fondamentale riconoscimento della nostra strategia”, spiegano i founder di Rent2Cash Gianluca Fioranelli, Yilang Chen e Marco Grassi. “Il nostro impegno è continuare a innovare per offrire soluzioni sempre più efficienti e sostenibili ai nostri clienti. Siamo già al lavoro su diversi prodotti commerciali, che lanceremo a breve, per rivoluzionare ulteriormente il mercato”.
Paolo Gabriele, Head Of Investment Banking Financial Institution di Banca Finint, ha spiegato che “la piattaforma di Rent2Cash rappresenta un unicum sul mercato italiano, in un segmento ancora inesplorato ma con grosse potenzialità di crescita. La cartolarizzazione, ambito nel quale come Banca Finint vantiamo una lunga expertise e una posizione di leadership sul mercato italiano, dimostra ancora di essere, in Italia come all’estero, lo strumento principale che gli investitori preferiscono utilizzare per sostenere il fabbisogno finanziario di realtà votate al fintech e all’innovazione”.