Stellantis, Urso vede Tavares: entro fine luglio accordo di transizione
Stellantis, Urso vede Tavares: entro fine luglio accordo di transizioneMilano, 10 lug. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso ha incontrato lunedì a Palazzo Piacentini a Roma, l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, per un colloquio di 90 minuti che il ministero ha definito “cordiale e costruttivo”. Al termine dell’incontro, spiega una nota del Mimit, le parti hanno costituto un gruppo di lavoro tecnico per giungere entro la fine del mese ad un “accordo di transizione”.
Le parti, si legge nella nota, hanno condiviso la necessità di invertire da subito il trend produttivo negativo degli ultimi venti anni, nella convinzione che l’Italia possa consolidare, nel nuovo contesto globale, la sua produzione industriale orgoglio del made in Italy. Il ministro Urso ha illustrato il documento di politica industriale sull’automotive elaborato sulla base anche del confronto con le le parti sociali e produttive e con le Regioni sede di stabilimenti di Stellantis, nel quale si indicano obiettivi e modalità per aumentare i livelli produttivi, ampliare la gamma dei modelli, investire su ricerca e innovazione, a tutela della occupazione e della intera filiera del settore. Le parti, condividendo gli obiettivi del documento, hanno costituto un gruppo di lavoro tecnico per giungere entro la fine del mese ad un “accordo di transizione” nel quadro di una rinnovata politica industriale europea che dovrà tutelare la produzione e l’occupazione interna.
In occasione dell’incontro avvenuto a Palazzo Piacentini, a quanto si apprende, il ministro ha regalato una copia della Costituzione italiana all’ammininistratore delegato di Stellantis con evidenziati gli articoli 1 e 41, il primo a ricordare che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, il secondo a sottolineare che in Italia l’iniziativa economica privata è libera ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.