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Sudcorea, polizia indaga su presidente Yoon per tradimento

Sudcorea, polizia indaga su presidente Yoon per tradimentoRoma, 5 dic. (askanews) – La polizia sudcoreana ha avviato oggi un’inchiesta per tradimento nei confronti del presidente Yoon Suk-yeol, dopo che nella notte tra martedì e mercoledì il capo di stato ha dapprima proclamato la legge marziale, per essere poi costretto a ritirarla in seguito al voto contrario dell’Assemblea nazionale. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.



L’indagine è stata assegnata al team di indagine sulla sicurezza dell’Ufficio nazionale d’investigazione dell’Agenzia di polizia nazionale dopo la presentazione di due denunce. Una denuncia è stata presentata dal partito di opposizione minore Partito della ricostruzione della Corea, mentre l’altra è stata presentata da un gruppo di 59 attivisti. Le denunce non puntano il dito solo su Yoon, ma anche sull’ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun, il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Park An-su, e il ministro dell’Interno Lee Sang-min.


Anche la procura e l’Ufficio per le indagini sulla corruzione dei funzionari di alto livello hanno ricevuto denunce Yoon di tradimento e stanno valutando se avviare proprie indagini o affidarle alla polizia. La procura di Seoul, inoltre, ha imposto oggi un divieto di espatrio all’ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun.


Secondo i media sudcoreani, sarebbe stato proprio Kim a consigliare a Yoon di dichiarare la legge marziale di fronte allo stallo politico nell’Assemblea nazionale, controllata dall’opposizione. Kim ha presentato ieri del dimissioni e il presidente le ha accettate.