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Sudcorea, presidente Yoon trasferito in una cella individuale

Sudcorea, presidente Yoon trasferito in una cella individualeRoma, 20 gen. (askanews) – Il presidente sospeso della Corea del Sud Yoon Suk-yeol è stato trasferito in una cella singola presso l’ala generale della prigione di Seoul, dopo essere stato formalmente arrestato durante il fine settimana. Lo segnala oggi l’agenzia di stampa Yonhap.



Yoon è stato trasferito domenica nella cella di 12 metri quadrati presso il centro di detenzione a Uiwang, a sud di Seoul, dopo che il Tribunale del distretto occidentale di Seoul ha emesso un mandato per il suo arresto formale, secondo quanto riferito da Shin Yong-hae, commissario generale del Servizio correzionale coreano. “E’ stato spostato da una stanza di attesa per sospettati all’ala generale di detenzione e ho ricevuto un rapporto che ha passato la notte senza problemi” ha dichiarato Shin durante una sessione del comitato legislativo e giudiziario dell’Assemblea nazionale. La cella di Yoon, che solitamente ospita cinque o sei persone, è simile per dimensioni a quelle in cui sono stati detenuti precedenti presidenti, ha spiegato Shin.


Il funzionario ha inoltre riferito ai legislatori che Yoon ha collaborato con le procedure ufficiali per la sua detenzione, come la foto segnaletica e l’esame fisico, sottolineando che un agente correzionale personale è stato assegnato per garantirne la sicurezza. Gli avvocati di Yoon, dal canto loro, hanno chiesto all’agenzia statale anticorruzione di ritirare immediatamente la decisione presa il giorno precedente di limitare le visite al presidente detenuto. “Limitare le visite familiari non serve a scopi investigativi, ma è semplicemente un atto di ritorsione contro il presidente” ha dichiarato in un comunicato Yun Gap-geun, uno degli avvocati.


Yoon è stato arrestato nell’ambito di un’indagine per insurrezione, in seguito alla fallita proclamazione della legge marziale del 3 dicembre scorso. I suoi poteri sono stati sospesi, dopo che l’Assemblea nazionale ha votato l’impeachment del presidente. La destituzione, per essere completata, attende un pronunciamento definitivo della Corte costituzione, che ha fino a sei mesi per decidere.