Sudcorea: Pyongyang ha lanciato oggi due missili a corto raggio
Sudcorea: Pyongyang ha lanciato oggi due missili a corto raggioRoma, 14 mar. (askanews) – Sono due i missili balistici a corto raggio (SRBM) lanciati oggi dalla Corea del Nord all’indomani dell’inizio delle esercitazioni congiunte Usa-Sudcorea e a due giorni del lancio da parte di Pyongyang di due missili da sottomarino. Lo ha comunicato oggi lo Stato maggiore congiunto sudcoreano.
Il lancio è avvenuto dall’area di Jangyon, nella provincia di Sud Hwanghae, tra le 7.41 e le 7.51 del mattino locali. I due missili hanno volato per circa 620 km inabissandosi nel mar del Giappone.
“Condanniamo con forza la serie di lanci di missili balistici da parte del Nord come un atto di significativa provocazione che danneggia la pace e la stabilità non solo sulla Penisola coreana, ma nella comunità internazionale, oltre a essere una chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu” ha affermato lo Stato maggiore sudcoreano.
“Conducendo le normali esercitazioni combinate, sotto una ferma postura di difesa, le nostre forze tracceranno e monitoreranno i movimenti nordcoreani per vedere se c’è il rischio di ulteriori provocazioni”, ha continuato.
Il Comando delle Forze Usa nell’Indo-Pacifico ha denunciato i lanci missilistici nordcoreano come “destabilizzanti” e “illegali”.
Corea del Sud e Stati uniti hanno avviato ieri le loro esercitazioni militari primaverili congiunte, che dureranno fino al 23 marzo. L’esercitazione Freedom Shield (FS) registra l’edizione più lunga di sempre. Si tratta di una simulazione al computer delle attività di comando. In concomitanza si tiene la nuova esercitazione di addestramento sul campo su larga scala denominata “Warrior Shield”.
Un comunicato emesso ieri del ministero degli Esteri nordcoreano ha puntato il dito contro le manovre congiunte Seoul-Washington: “La Repubblica democratica popolare di Corea dichiara ancora una volta ancora che prenderà le più dure misure di reazione contro le trame maligne degli Usa e dei loro seguaci per difendere la sovranità nazionale e i suoi diritti e interessi”.