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Sul mercato le prime bottiglie del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”

Sul mercato le prime bottiglie del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”Montepulciano (Siena), 15 feb. (askanews) – E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 5 febbraio scorso il decreto con annesso Disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”, e la nuova tipologia sarà in commercio a partire dai prossimi giorni con l’annata 2021. I produttori che sono pronti con le bottiglie già quest’anno dovrebbero essere tra i 15 e i 20 ma, secondo i calcoli del Consorzio, nel giro di due anni la percentuale dovrebbe superare il 50%. La presentazione ufficiale del progetto è stata fatta oggi, 15 febbraio, nell’ambito dell’”Anteprima” nella fortezza di Montepulciano (Siena) e poi in quello straordinario capolavoro del Cinquecento toscano che è il Tempio di San Biagio che il Consorzio del Nobile ha allestito a festa. Presenti le autorità ecclesiastiche, gli amministratori locali, i produttori e molti rappresentanti della stampa di settore internazionale.



“Questa terza tipologia di Vino Nobile sarà il prodotto di punta, l’apice della piramide qualitativa della Denominazione e nonostante sarà una piccola quantità rispetto alla totalità sarà un prodotto che farà parlare nuovamente di questo territorio” ha commentato il presidente dell’ente consortile, Andrea Rossi, spiegando che, da una prima stima, la produzione potrebbe aggirarsi tra il 3 e il 5% del totale del Vino Nobile di Montepulciano. “L’idea nasce da un percorso metodologico che ha visto il consenso e la partecipazione di tutte le aziende produttrici” ha ricordato Rossi, indicando “un percorso che ha portato alla nascita di una ‘visione’ univoca del Nobile”. Un tema questo che il Consorzio sviluppa dagli anni Novanta (è stato tra i primi in Italia a lavorare sulla zonazione del territorio di produzione) attraverso uno studio storico della geologia e della geografia del territorio che ha portato all’individuazione di 12 zone (Unità geografiche aggiuntive, Uga), che ora vengono anteposte con la menzione “Pieve” in etichetta. La scelta di utilizzare i toponimi territoriali riferibili a quelli delle antiche Pievi nasce dalla volontà del Consorzio di ribadire e codificare una realtà fisica con antica radice storica, che ha caratterizzato il territorio poliziano fino all’epoca moderna. L’uvaggio è legato al Sangiovese e ai soli vitigni autoctoni complementari ammessi dal Disciplinare con uve esclusivamente prodotte dall’azienda imbottigliatrice.


Territorio, tradizione, raffinatezza, eleganza e storia: sono le parole chiave evocate negli addetti ai lavori dal Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”. È uno dei dati che il campione di professionisti del settore Horeca intervistato da Nomisma ha messo in evidenza sul nuovo Disciplinare che da quest’anno determina la nuova Docg di Montepulciano. Un prodotto che desta interesse soprattutto alle enoteche (l’82%) e che per quanto riguarda la fascia di prezzo attesa dalle rivendite dovrà rispondere a un prodotto dai 40 ai 70 euro (per il 60%) e da 70 a oltre 100 euro (per il 17% degli intervistati). Tra i punti di forza messi in evidenza da Nomisma la “forte identità e tradizione di Montepulciano incarnata da questo nuovo progetto” (31%), “la qualità superiore attesa” (20%) poi “il prestigio del marchio” (12%). Tra i punti di forza del Disciplinare “Pieve”, secondo il campione preso in analisi, l’identità delle singole Pievi (23%), l’esperienza gustativa di questo nuovo vino (18%) e la storia del terroir che lo rappresenta. Nel frattempo, dopo la chiusura in sostanziale parità dell’anno scorso, i dati delle vendite di gennaio registrano “una crescita significativa” che fa ben sperare.