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Auto, Federcarrozzieri: +10% prezzi accessori neve, +15% riparazioni

Auto, Federcarrozzieri: +10% prezzi accessori neve, +15% riparazioniRoma, 11 feb. (askanews) – Complice il caro-energia e i rincari delle materie prime, molti prodotti indispensabili agli automobilisti che abitano in zone di montagna o che vogliono trascorrere qualche giorno sulla neve, hanno subito sensibili aumenti dei prezzi, al pari delle riparazioni per sinistri o danni legati al manto stradale innevato o ghiacciato. Lo afferma Federcarrozzieri – associazione nazionale che rappresenta le autocarrozzerie italiane – che diffonde con un comunicato le sue stime sul fenomeno.
Per l’acquisto e il montaggio di un set di gomme invernali, la spesa varia tra i 250 euro e i 700 euro, a seconda della tipologia e della qualità degli pneumatici scelti, spiega Federcarrozzieri. Per le catene la spesa oscilla tra i 30 e i 70 euro, ma può raggiungere i 200 euro per le catene da neve “a ragno”. Chi opta per le calze da neve, deve affrontare una spesa che vai dai 35 euro a coppia per la versione basic fino ai 160 euro di quelle premium. Il liquido antigelo, indispensabile per proteggere il motore delle auto in caso di basse temperature, ha un costo medio compreso tra i 9 e i 20 euro, mentre il prezzo del detergente antighiaccio per parabrezza oscilla tra i 7 e i 15 euro; un telo per proteggere il parabrezza dalla neve costa in media 14 euro.
Accessori che – analizza Federcarrozzieri – hanno subito rincari medi del +9,8% rispetto allo scorso anno: a pesare sui prezzi i maggiori costi di produzione legati al caro-energia, ma anche l’aumento dei quotazioni delle materie prime come gomma sintetica e gomma naturale, silice, cotone, rayon, poliestere, acciaio, fibra di vetro, plastica e altro.
A pesare sugli automobilisti sono anche gli aumenti dei costi legati alle riparazioni auto in caso di danni e incidenti. Lo studio di Federcarrozzieri rileva infatti come oggi, per intervenire su una vettura che ha subito danni causati da manto stradale innevato o ghiacciato, la spesa risulti in aumento tra il +15% e il +18% rispetto all’ultimo biennio.
Ad esempio per piccoli danni alla carrozzeria provocati da slittamento delle ruote su fondo con ghiaccio o neve, la spesa della riparazione varia tra i 350 e i 700 euro, a seconda della tipologia di auto e dell’intervento da eseguire, con una spesa aggiuntiva tra i 300 e i 1.000 euro se l’urto ha compromesso anche la meccanica dell’autovettura. I costi, tuttavia, possono raggiungere i 4mila/5mila euro in caso di impatti ad alta velocità e, quindi, di danni importanti sulle vetture.
“La crisi delle materie prime e della componentistica ha aumentato le difficoltà di approvvigionamento di ricambi e materiali da parte delle autocarrozzerie italiane, prodotti sempre più difficili da reperire sul mercato e sempre più costosi – afferma il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli – Al tempo stesso sono aumentati i costi energetici in capo alle carrozzerie, che come noto fanno largo uso di energia elettrica per la propria attività e non riescono ad assorbire totalmente i rincari scattati nel 2022”.
Proprio per incentivare la sicurezza stradale e aiutare gli automobilisti a contenere i costi, Federcarrozzieri ha elaborato una guida per evitare incidenti sulla neve: 1-dotarsi di gomme invernali e gonfiarle correttamente o portare catene da neve da montare all’occorrenza; 2-verificare le condizioni della propria autovettura prima di affrontare un viaggio sulla neve; 3-dotarsi di un kit per pulire l’auto dalla neve e prima di mettersi in marcia rimuovere quella che si è accumulata su tettuccio, cofano, parabrezza, specchietti e vetri laterali; 4-adottare uno stile di guida più lento, fluido e dolce, evitando movimenti bruschi sullo sterzo o sull’acceleratore; 5-mantenere una distanza di sicurezza maggiore dall’auto che vi precede e ricordarsi che sulle strade innevate gli spazi d’arresto aumentano; 6-in caso di frenata con bloccaggio delle gomme, non farsi prendere dal panico: rilasciare il pedale del freno ripristinando l’aderenza per poi tornare a frenare lentamente; 7- durante le partenze in salita, dosare bene l’uso di acceleratore e frizione per evitare slittamenti; 8- in discesa ricorrere al “freno motore” per rallentare e fermare la vettura, scalando in maniera anticipata e a bassa velocità la marcia; 9- in caso di slittamento in discesa premere il freno è estremamente rischioso. In questi casi, mantenere la calma e senza premere i pedali ruotare il volante nella direzione dello slittamento in modo che la macchina cessi di girare; 10- usare i fendinebbia solo se realmente necessari, poiché la neve riflette le luci di questi fari creando fastidi a chi viene dalla parte apposta della carreggiata.

Ismea: nel 2022 export da record per il vino toscano, +7% sul 2021

Ismea: nel 2022 export da record per il vino toscano, +7% sul 2021

Ok Usa, Canada, Francia (+31%). Cala Europa (-3,7%) e Gdo Italia (-10,6%)

Milano, 11 feb. (askanews) – Export da record per il vino toscano nel 2022. Secondo le stime fatte dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), presentate oggi a “PrimAnteprima” a Firenze, i ricavi superano i 690 milioni di euro (+7% sul 2021), nonostante un calo dei volumi del 3%, con 1,3 milioni di ettolitri imbottigliati di Dop (-7%) e 626mila ettolitri di Igp (-8%). I mercati principali sono quelli dei Paesi extra Ue (67% e 72% rispettivamente in volume e in valore), con gli Stati Uniti che da soli rappresentano il 34% in volume e il 38% in valore, e il Canada che cresce del 10% in valore a parità di volumi. Cala il vecchio continente (-3,7%), a partire da due mercati importanti come quello tedesco e UK, mentre in controtendenza la Francia emerge con un +31% in termini di valore sul 2021.
Per quanto riguarda invece il mercato italiano, nel 2022 le stime danno una flessione importante nella Gdo con volumi acquistati inferiori al periodo pre-pandemia. In particolare si prevede un calo del 10,6% in termini di volume per le Doc, appena mitigato dal +2,8%, in termini di valore delle Igt. Da segnalare infine che il 2022 ha segnato un sostanziale aumento del ricavo medio in vigna, che ha superato i 7mila euro ad ettaro “grazie ad una positiva combinazione di aumento dei prezzi delle uve e delle rese rispetto ad uno scarso 2021”.
Questa mattina è intervenuta anche Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università di Bergamo, autrice del”Rapporto sul turismo enogastronomico Italiano”, spiegando che la Toscana è pioniera sui temi dell’enoturismo ed è oggi la seconda regione più visitata dai turisti italiani che si muovono con il food ed il wine come motivazione primaria di viaggio. Vanta, inoltre, la prima posizione in classifica per numero di prenotazioni di esperienze enogastronomiche sul portale TripAdvisor ed è la terza regione italiana più presente nei pacchetti turistici dei tour operator stranieri specializzati nell’enogastronomia. La conferma dell’apprezzamento della Toscana come meta per il “wine and food lovers” arriva anche “Visittuscany.com”, il sito ufficiale della destinazione Toscana gestito da Fondazione Sistema Toscana. Nel corso del 2022, infatti, i contenuti a tema enoturismo sono stati visti per più di 180mila volte, con una media di circa 500 visite al giorno, da un totale di quasi 160mila utenti. Il pubblico più interessato è italiano (+16% rispetto al 2021), seguito da americani (+124%), tedeschi (+184%), spagnoli (+182%) e inglesi (+297%). Tra i contenuti e le offerte più cliccate le proposte di visite e degustazioni in cantina, wine tasting tra le vigne e itinerari di relax con la vinoterapia. Ottimi numeri registrati anche dai canali social di BuyWine, di Anteprime e dal Portale ufficiale della Toscana, “intoscana.it”: nel corso del 2022 i contenuti a tema vino presenti su intoscana.it hanno ottenuto oltre 80mila visualizzazioni mentre tutto il racconto enogastronomico sul portale ha generato oltre 200.000 sessioni utente. Tutti valori in crescita del +10% rispetto al 2021. Inoltre, i video sul vino hanno ottenuto due milioni di impression, con oltre 70mila visualizzazioni.
Chiusi BuyWine e PrimAnteprima, Settimana delle Anteprime di Toscana, in occasione della quale i principali Consorzi vitivinicoli presentano le nuove annate prosegue con un ricco calendario: domenica 12 febbraio Chianti Lovers & Rosso Morellino, lunedì 13 e martedì 14 febbraio Chianti Classico Collection, mercoledì 15 Anteprima Vino Nobile di Montepulciano, giovedì 16 febbraio Anteprima Vernaccia di San Gimignano, venerdì 17 febbraio Anteprima L’Altra Toscana (che riunisce i seguenti consorzi: Consorzio di Tutela dei Vini Carmignano, Consorzio Chianti Rufina, Consorzio Vini delle Colline Lucchesi, Consorzio Vini Cortona, Consorzio del Vino Orcia, Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, Consorzio Tutela Vini Montecucco, Consorzio di Tutela Vini D.O.P. Suvereto e Val di Cornia Wine, Consorzio di Tutela Vini Terre di Casole, Consorzio Vini Terre di Pisa, Consorzio Vino Toscana, Consorzio Vini DOC Valdarno di Sopra). Parallelamente, fino al 19 febbraio, resterà visitabile la mostra fotografica “Nuove Cantine Italiane. Territori e Architetture”, inaugurata oggi a Firenze nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi.

Sanremo, consegnato ad Amadeus il premio “Influencer” di Raduni

Sanremo, consegnato ad Amadeus il premio “Influencer” di RaduniSanremo, 11 feb. (askanews) – È stato consegnato ad Amadeus il premio “Influencer” di Raduni, l’associazione degli operatori radiofonici e dei media universitari. In particolare è stata Radio UniSS, l’emittente degli studenti dell’Università di Sassari, ad attribuire una di queste “lauree ad honorem” ispirate all’omonima canzone di Marracash.
“La scelta di tale assegnazione -ha affermato Luigi Carossino, station manager di Radio UniSS e segretario nazionale Raduni- è motivata non soltanto dalla capacità dimostrata nell’ aver riportato in auge il festival di Sanremo ma anche di avere intercettato i giovani ed essersi dimostrato con le scelte operate in questo, e altri contesti significativi, una delle figure più influenti del nostro Paese”.
“Intercettare i gusti dei giovani che vanno dagli 8 anni ai 25 anni è il dato che più mi piace- ha replicato il direttore artistico conduttore del Festival – come si fa a coinvolgere i ragazzi se non siamo noi a entrare nel loro mondo? Però è pur vero che anche loro possono essere incuriositi dal mondo istituzionale o di qualcosa di storico che riguarda il Festival di Sanremo quindi le due cose si possono, si devono unire. Fenomeno che è accaduto quest’anno per questo ringrazio tutti i giovani e gli universitari”.
A consegnare il premio al termine della quotidiana conferenza stampa Francesca D’Apuzzo, capoprogetto del format Musica di Raduni, Nicoletta Labarile (Europhonica e Radio Sapienza, Roma), e Marta Miseo (Berlino). Insieme a loro hanno seguito la manifestazione canora nella città dei fiori Adrian Caporella (Roma), Maya Cordì (Fuori Aula Network, Verona), Chiara Di Bernardo (F2 Radio Lab), Alessia Figliuolo (Radio Revolution, Parma), Elena Gigli (Siena), Salvatore Macera (Gaeta), Daniela Paparone (F2 Radio Lab, Napoli), Ludovica Sanseverino (Bergamo) e Alessandro Monfroglio direttamente da Milano. In supporto alla loro attività anche tre giovani content creator di Cube Radio, laboratorio digitale dell’Istituto universitario salesiano Iusve di Venezia, Elena Bertocco, Veronica Roncato e Paola Tosetti guidate da Aurora Simionato. Tra i format originali prodotti in questa occasione c’è “Spotted Sanremo”, un format quotidiano ispirato allo “spotting” (letteralmente “avvistamento”), il fenomeno che vede gli studenti aprire pagine social non ufficiali rispetto agli atenei di appartenenza per stigmatizzare in maniera ironica e simpatica alcuni risvolti inediti del Festival.

Francia in sciopero, a Parigi-Orly cancellato un volo su 2

Francia in sciopero, a Parigi-Orly cancellato un volo su 2Milano, 11 feb. (askanews) – Un volo su due in partenza o in arrivo all’aeroporto di Parigi-Orly è stato cancellato nel pomeriggio a causa di uno sciopero imprevisto dei controllori del traffico aereo, nell’ambito del movimento contro la riforma, delle pensioni voluta dal presidente francese Emmanuel Macron, che vede oggi numerosi cortei in tutta la Francia.
La Direzione generale dell’aviazione civile (Dgac) “ha chiesto alle compagnie aeree di ridurre del 50% il loro programma di volo a partire dalle 13 per tutta la giornata”. Lo ha detto l’amministrazione dello scalo in una nota. Intanto centinaia di migliaia di persone sono in piazza a Parigi, Nizza, Marsiglia, Tolosa, Nantes e in altre città nella speranza di mantenere alta la pressione sul governo affinché faccia marcia indietro.
La testa del corteo principale di Parigi è arrivato a Place de la Nation. Molte persone stanno ancora sfilando e si è dovuto creare un percorso secondario nella capitale di fronte alla folla, secondo la tv francese. Place de la Nation è il punto finale del corso dell’evento. Per questa prima mobilitazione di sabato, alcuni partecipano con le loro famiglie.
Questo sabato, 11 febbraio, è il quarto giorno di mobilitazione contro la riforma delle pensioni portata avanti dal primo ministro Elisabeth Borne. Ma nonostante le proteste, i sondaggi di opinione con una crescente opposizione alla riforma – e la sua stessa popolarità in calo – Macron insiste sull’impegno elettorale chiave che ha preso quando è salito al potere nel 2017 e prima della sua rielezione nell’aprile 2022. Il suo governo sta ora affrontando una dura battaglia politica in parlamento che potrebbe durare settimane o mesi.
Oggi i sindacati francesi hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, definendo il governo “sordo” e chiedendo ai funzionari francesi di eliminare il disegno di legge. Hanno minacciato di provocare uno “stop” a livello nazionale dal 7 marzo, se le loro richieste non saranno soddisfatte.
Partecipando alla manifestazione di Marsiglia, Jean-Luc Mélenchon ha detto al microfono di diversi media: “Signor Macron, se conta sull’usura, è nel paese sbagliato”. Ha anche detto di sentire “una grande determinazione” da parte dei francesi contrari alla riforma delle pensioni.
Il forte risentimento popolare rafforzerà gli sforzi dei sindacati e dei legislatori di sinistra per cercare di bloccare la bozza. Un ulteriore sciopero è previsto per il 16 febbraio.

Spazioporto Grottaglie, Enac guida delegazione a Mojave e Virgin

Spazioporto Grottaglie, Enac guida delegazione a Mojave e VirginRoma, 11 feb. (askanews) – Nello spazioporto nel deserto di Mojave e negli stabilimenti di Virgin Orbit a Long Beach in California, si sono svolti gli incontri fra il top management di Virgin Orbit e la delegazione italiana composta da Enac, Agenzia Spaziale Italiana, Aeroporti di Puglia e Arti Regione Puglia e guidata dal presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma. Lo riferisce l’enac con un comunicato.
Virgin Orbit ha presentato alla delegazione italiana i possibili scenari operativi di lancio di satelliti dallo spazioporto di Grottaglie, in Puglia, mediante il sistema Cosmic Girl/Launcher One. Si tratta del sistema che prevede l’aereo Cosmic Girl dotato di un razzo a due stadi, si legge, Launcher One, nascosto sotto la sua ala.
Questa visita ha concluso la settimana di incontri istituzionali e industriali che Enac ha condotto con l’Ambasciatrice Mariangela Zappia, la Faa (Federal Aviation Administration), Virgin Galactic e Sierra Space, grazie all’attivo supporto della stessa Ambasciata d’Italia a Washington.
Nel corso degli incontri con gli operatori Usa, riferisce ancora l’Enac, è stata riconfermata la volontà di siglare al più presto l’accordo di confidenzialità e la lettera di intenti per lo scambio di informazioni e l’avvio dello studio di fattibilità e degli investimenti industriali. La delegazione di Virgin Orbit era guidata da Jim Simson, Chief Strategy Officer, e da Stephen Eisele, Vice President Business & Strategy.
La delegazione italiana era formata da Pierluigi Di Palma Presidente Enac, Giovanni Di Antonio Direttore Aerospazio Enac, Enrico Cavallini Responsabile Trasporto Spaziale e In Orbit Services di ASI, Patrizio Summa Direttore Progetti Speciali Aeroporti Di Puglia e Vito Albino Presidente ARTIRegione Puglia.

Golf in Piazza, Abodi: “Ryder Cup va oltre competizione agonistica”

Golf in Piazza, Abodi: “Ryder Cup va oltre competizione agonistica”Roma, 11 feb. (askanews) – Presente alla manfestazione di Golf in piazza del lancio a 230 giorni dalla Ryder Cup il ministro dello sport Andrea Abodi: “Questo – dice – è un evento meraviglioso e questa giornata sarà un’altra giornata di lancio, per arrivare poi all’appuntamento tra Europa e Stati Uniti. La Ryder Cup va molto oltre la competizione golfistica è l’ulteriore salto di qualità del golf in Italia, con investimenti che torneranno utili alla comunità. Ooltre al golf migliorerà la qualità della vita dei cittadini che vivono ogni giorno i problemi della vita quotidiana attorno al Marco Simone. Il governo è compatto perché crede che questo avvenimento porterà certamente sviluppo non soltanto dal punto di vista sportivo, ma dal punto di vista turistico e anche della diplomazia del Golfo, perché abbiamo appuntamenti ambiziosi”. Sull’evento il presidente della Federgolf Franco Chimenti aggiunge: “L’Italia è pronta? Beh, è una soddisfazione grandissima, soprattutto avere dei politici voglio dire così importanti accanto, che hanno creduto in un progetto che darà grandi risultati. Grazie a tutti per per questa partecipazione straordinaria”. Da Gian Paolo Montali una considerazione su un progetto che lascerà anche una Legacy oltre il risultato. Oltre l’avvenimento sportivo. “Sì, abbiamo più di una Legacy. Questo è un progetto del paese Italia, la loro presenza qua ci onora e dà dimostrazione che quando le cose vengono fatte con buon senso, con rigore possono fare veramente diventare questo uno dei paesi più importanti del mondo e in grado di fare qualunque cosa”. Presente anche Giampiero Massolo presidente del Comitato promotore Expo Roma 2030: “Questo è un traino formidabile per la candidatura di Roma 2030 e intanto un esempio molto concreto della nostra capacità di attrazione della nostra capacità di accoglienza e di organizzazione. E anche su questo e non soltanto sulla forza, diciamo delle finanze che si misura una candidatura e noi siamo assolutamente fiduciosi di portarla avanti.

Golf in Piazza, Tajani: “Ryder Cup 23 volàno per Expo 2030”

Golf in Piazza, Tajani: “Ryder Cup 23 volàno per Expo 2030”Roma, 11 feb. (askanews) – “Golf in Piazza è anche un volàno per presentare la candidatura di Roma 2030”. Lo ha detto il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Villa Borghese nell’appuntamento di promozione della Ryder Cup 23 organizzato dalla Federgolf. “Una grande Capitale come Roma può organizzare un grande evento come la Ryder Cup e può anche essere la sede dell’Expo 2030. La Ryder Cup è l’appuntamento sportivo più seguito sul pianeta dopo Olimpiadi e Mondiali di calcio. Sarà un ponte tra Italia, Europa e Stati Uniti, è un appuntamento che avrà tanti significati, ma deve attirare nel nostro Paese turisti amanti dello sport. Anche io imparerò, magari quando avrò un po’ più di tempo”. “Mi auguro che tutti i golfisti di rilievo possano, tornando nei loro paesi, “pensare che l’Esposizione universale si possa fare in Italia. Questo significa far contare di più la nostra Nazione nel mondo e far crescere la nostra economia, perché vuol dire far arrivare milioni di turisti in più”. Il fatto che a Roma e Milano si possa contemporaneamente presentare ai cittadini questo sport è uno strumento per preparare la candidatura di Expo. Secondo Tajani la Ryder è la testimonianza che il sistema Italia funziona. “Significa far contare di più l’Italia nel mondo e far crescere la nostra economia. Ryder Cup Ed Expo 2030 significa portare milioni di persone in Italia e far crescere la nostra economia”. Ryder significa anche l’Europa che affronta gli Stati Uniti sotto una unica bandiera. “Bella idea. avevamo anche pensato a una squadra europea per le Olimpiadi. E’ un messaggio a favore dell’Europa e delle relazioni transatlantiche. Mi auguro che i turisti che verranno possano essere anche di più dei 300mila stimati”. Roma candidata alle Olimpidi? “Sbagliato non farlo per il 2024. Ora vediamo per Expo2030 poi penseremo alle Olimpiadi. Roma può accogliere qualsiasi evento”

Bonomi: bassi salari non colpa di industria ma di finte cooperative

Bonomi: bassi salari non colpa di industria ma di finte cooperativeRoma, 11 feb. (askanews) – Il problema dei bassi salari in Italia, come quello dei mancati rinnovi contrattuali, non dipende dall’industria. Semmai dipende da “un mondo di finte cooperative” su cui non si vuole intervenire perché si andrebbero a colpire i sostenitori di alcuni partiti politici. Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi durante un dibattito in diretta organizzato in occasione del 75esimo anniversario di “La provincia di Cremona a Crema”.
“Dal 2000 al 2021, fatti 100 i salari di partenza nell’industria in Italia sono arrivati a 120, con la produttività salita a 120 – ha detto -. In Spagna i salari sono andati a 115 ma con la produttività a 157, in Francia e Germania la produttività è salita a 140. Ma se guardo all’economia complessiva, in Italia gli stipendi sono andati da 100 a 107 (sempre tra 2000 e 2021) e la produttività a 104 rispetto a 120” dei maggiori competitor Ue.
“Non è l’industria che paga poco, sono le altre componenti dell’economia che pagano poco – ha detto Bonomi -. E quando c’è stata la discussione sul salario minimo, noi abbiamo detto che non era un problema per noi” visto che fissava un livello inferiore alle paghe già previste nell’industria “ed è scomparso il dibattito”.
“Si dice che Confindustria non rinnova i contratti, si racconta di 7 milioni di lavoratori in attesa del contratto. Ma quelli di Confindustria sono 242 mila e la gran parte sono nei servizi e nella Pubblica amministrazione: e allora è scomparso il dibattito sul rinnovo dei contratti”, ha proseguito.
Quello che non va “è il sistema economico italiano: è possibile che nella Pa non ci sia mai meritocrazia nei contratti di lavoro? E’ un tema che va affrontato. Possibile che ci siano settori dove si paga 4 euro l’ora? Un mondo di finte cooperative che continua a pagare stipendi così bassi: sappiamo dove sono i problemi e non si vogliono affrontare, perché ci sta un dividendo elettorale – è l’accusa del numero uno di Confindustria – perché vuol dire andare a colpire le constituency di alcuni partiti”.
“Il tema di fondo di tutte le domande è che questo paese non dà risposte nel merito, non discute nel merito. Perché sbagliamo sugli stipendi, sui contratti? Qui ci sarebbe da dire, ma perché in questo paese si pagano più tasse sul lavoro che sulle rendite finanziarie? Parliamone nel merito e non si riesce mai a farlo. Ed è qui che diventano importanti giornali e giornalisti, perché ci dovete aiutare a riflettere nel merito come Paese, perché purtroppo abbiamo le armi di distrazione di massa – ha detto Bonomi – e invece questo paese deve tornare a pensare ad affrontare i problemi, perché ne abbiamo tanti. E quindi un ruolo come quello dei giornalisti è fondamentale per una sana democrazia”.

Tripodi: da Asia-Pacifico possibili grandi opportunità per Italia

Tripodi: da Asia-Pacifico possibili grandi opportunità per ItaliaRoma, 11 feb. (askanews) – “L’Asia-Pacifico è in grande espansione, ed è dunque necessario per l’Italia cogliere le grandi opportunità”, ha dichiarato Maria Tripodi, sottosegretaria agli Esteri, in un’intervista a Formiche.net nel corso della sua missione in Asia che ha toccato Singapore, Giappone e Vietnam.
Uno degli obiettivi della visita a Tokyo e anche nelle altre tappe è “è la presentazione del nostro ambizioso progetto di Expo Roma 2030, al quale anche a queste latitudini si guarda con vivo interesse”. Ottenere l’Expo 2030, “consentirebbe all’Italia di bissare il successo di Expo Milano 2015, con ricadute straordinarie per la nostra economia considerando i 30 milioni di visitatori previsti e una profonda rigenerazione urbana e infrastrutturale di Roma”, ha aggiunto.
Nella visita a Tokyo, Tripodi ha aggiunto che “l’Italia si spenderà per il successo della presidenza giapponese del G7”. “Tra gli obiettivi condivisi spiccano la stabilità di un’area strategica come l’indo-pacifica sferzata da crescenti tensioni regionali. Il concreto sostegno all’Ucraina vittima dell’ orribile aggressione della Federazione Russa. A questi ne seguiranno altri settoriali che certamente emergeranno con le ministeriali G7, propedeutiche al summit dei capi di stato e di governo della prossima primavera a Hiroshima”.
Non poteva mancare nel corso dell’intervista a Formiche.net un accenno alla Cina. “La Cina ha effettuato progressivamente una forte tensione su Taiwan con esercitazioni nello spazio aereo e marittimo limitrofi. Unita ai crescenti investimenti nell’area del Pacifico, alla penetrazione nei porti europei e nel corno d’Africa. Tutto questo non può che generare preoccupazione nei Paesi vicini”, ha detto la sottosegretaria.
ENERGIA, SOTTOSEGRETARIO TRIPODI: “DIVERSIFICARE È PROTEGGERE INTERESSI NAZIONALI”
“L’Italia con il nuovo corso del governo Meloni, ha finalmente preso consapevolezza dell’importanza strategica di alcuni partner, troppo spesso sottovaluti dai governi precedenti per pura miopia politica”. Lo dichiara Maria Tripodi, sottosegretario agli Esteri, in un’intervista a Formiche.net nel corso della sua missione in Asia (Singapore, Giappone e Vietnam).”Proteggere gli interessi nazionali significa infatti anche diversificare gli approvvigionamenti energetici, aprirsi a nuovi scenari, rafforzare relazioni con Paesi che per tradizione e vicinanza geografica sono sempre stati parte integrante e non contorno nella nostra politica estera. È un bene che le visite del presidente Meloni e del ministro Antonio Tajani in Algeria, Tunisia, Turchia, Egitto abbiano tracciato la nuova postura dell’Italia come protagonista e non più spettatrice nel Mediterraneo”, aggiunge.

Meloni al primo test del voto, spera di vincere senza stravincere

Meloni al primo test del voto, spera di vincere senza stravincereRoma, 11 feb. (askanews) – Vincere, per guadagnare un nuovo slancio dopo le polemiche delle ultime settimane, ma non stravincere, per non creare nuove tensioni nei rapporti con gli alleati. E’ questo l’obiettivo di Giorgia Meloni, che a poco più di cento giorni dall’insediamento alla guida del governo arriva al primo test elettorale. Un passaggio, non lo ha mai nascosto, che non ha solo valore locale, ma anche nazionale, a maggior ragione per un voto che riguarda due regioni anche politicamente importanti come il Lazio e la Lombardia.
I casi Nordio sulle intercettazioni, quello Delmastro-Donzelli su Cospito fino a quello (vero o meno che sia) del sottosegretario Fazzolari sulle armi, al di là delle dichiarazioni di facciata, hanno creato qualche tensione tra Fdi, Lega e Forza Italia. Mentre la candidatura di Francesco Rocca a Roma a scapito di Fabio Rampelli ha prodotto una frattura in Fratelli d’Italia a Roma, dove il partito è stato commissariato e affidato allo stesso Donzelli. In questa situazione la premier, come l’allenatore di una squadra che viene da una striscia di risultati negativi, è alla ricerca della classica vittoria “scaccia-crisi”. Per questo (anche con un occhio ai sondaggi) nella chiusura della campagna elettorale a Milano, insieme a Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, ha parlato di maggioranza “compatta, veloce e concreta” e lanciato quasi un “referendum” sul suo operato: “Mi sembra – ha detto – ci siano due Italie, una è quella dei commenti, quella di chi dice siamo al baratro, l’altra è quella dei numeri, dei dati, della Borsa sopra di 20 punti, le stime del Pil a più 0,6%, dell’inflazione che cala. Col voto di domenica e lunedì, dimostrate quale Italia è quella vera, cosa pensa davvero l’Italia”.
La premier è però anche consapevole del rischio di “stravincere” a danno dei partner. Un nuovo exploit di Fratelli d’Italia, infatti, potrebbe mettere in difficoltà gli alleati (a maggior ragione in Lombardia, bacino di voti di entrambi) che temono di essere fagocitati. Nella Lega, dopo il deludente risultato delle politiche, soprattutto al Nord sono emerse le posizioni critiche nei confronti della gestione del segretario Matteo Salvini e una battuta d’arresto potrebbe ulteriormente destabilizzare il Carroccio. Anche per questo Meloni ha “concesso” il primo via libera all’autonomia differenziata. Un discorso simile vale per Forza Italia, dove si vive la preoccupazione di una ‘annessione’ da parte di Fdi, con la difficoltà di far emergere le specificità degli azzurri ad esempio su giustizia ed economia.
Con questo spirito Meloni aspetta il voto, pronta poi a riaprire i dossier ‘caldi’ del governo, per qualche tempo messi in stand by: in agenda ci sono temi rilevanti e non privi di problemi come la ratifica del Mes ma anche le riforme, politiche ed economiche. E non è escluso che, chiusa questa fase, possa anche mettere mano al partito, magari con un congresso. Un modo per “registrare” la macchina di Fdi che l’esplosione di consensi ha fatto crescere ma al tempo stesso potrebbe aver reso più fragile.