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Tag: Italia

Nasce Miba: a novembre a Rho Fiera in scena il futuro dell’edilizia

Nasce Miba: a novembre a Rho Fiera in scena il futuro dell’edilizia

Riunirà 4 eventi. In Italia 13,5 mln edifici, 50% ha più di 50 anni

Milano, 7 feb. (askanews) – Nasce Miba, Milan International Building Alliance, l’evento che dal 15 al 18 novembre 2023 a Rho Fiera Milano, riunirà quattro manifestazioni: Gee – Global Elevator Exhibition, Me-Made Expo, Smart Building Expo e Sicurezza. Cuore della proposta espositiva che punta a riunire mille aziende, è la sinergia tra comparti fondamentali per la progettazione, la costruzione e la riqualificazione dell’edificio. All’orizzonte ci sono sfide impegnative come la direttiva Ue, in fase di discussione, sulla riqualificazione degli edifici per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% al 2030.
“Mettere a norma gli edifici assolutamente sì, ma aiutando le famiglie e non imponendo obblighi insostenibili, altrimenti la direttiva Ue sulla casa diventa una patrimoniale”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto alla presentazione di Miba.
In Europa secondo i dati di Energy&Strategy-Politecnico di Milano, gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo totale di energia e del 36% delle emissioni di gas serra. L’85% degli edifici del Vecchio Continente ha oltre 20 anni e, al momento, solo lo 0,2% ogni anno è sottoposto a ristrutturazioni che ne riducano il consumo di energia di almeno il 60%. In Italia su un parco edilizio di circa 13,5 milioni di edifici, il 50% ha più di 50 anni. Grazie al Superbonus 110% sono stati ristrutturati 359mila edifici con un costo a carico dello Stato di 68,7 miliardi di euro. “Con i tassi di intervento attuali è impossibile riqualificare tutti gli immobili necessari a centrare i target della direttiva Ue sulla casa”, afferma Davide Chiaroni, co-founder e direttore scientifico Energy & Strategy del Politecnico di Milano.
Secondo la presidente di Assimpredil Ance Milano, Lodi, Monza e Brianza, Regina De Albertis, “centrare i target della direttiva Ue richiederebbe uno sforzo epocale in termini di investimenti: bisognerebbe ristrutturare 1,8 milioni di edifici in 7 anni, circa 182mila l’anno. Le stime Enea parlano di 60 miliardi all’anno di investimenti per 5 anni”. “L’Unione Europea dovrebbe allungare i tempi, una spesa di 50 miliardi l’anno solo per la casa non è sostenibile”, la replica del Ministro Salvini.
Il Politecnico di Milano ha analizzato tre scenari di investimento al 2026 (base, moderato e accelerato): da un minimo di 10,7 miliardi a un massimo di 21 miliardi di euro, che interesseranno dai 110mila ai 230mila immobili.
Altro tema da affrontare è l’aumento dei prezzi degli immobili nelle grandi città con conseguente aumento della popolazione nei Comuni dell’hinterland. Dai dati esposti dal dg di Istat, Michele Camisasca, è emerso che a Roma dal 2001 al 2021, la popolazione in città è cresciuta dell’8%, nei Comuni di I e II cintura del 32%. “Bisognerebbe pensare a incentivi che fissano non solo con criteri ambientali, ma anche sociali”, ha detto l’assessore alla Casa del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran.

Internet, IGF Italia entra in #RepubblicaDigitale

Internet, IGF Italia entra in #RepubblicaDigitale

Iniziatita strategica Presidenza del Consiglio. Fantinati: “Grande soddisfazione”

Roma, 7 feb. (askanews) – IGF Italia (Internet Governance Forum), che fa capo alle Nazioni Unite, entra a far parte di #RepubblicaDigitale, iniziativa strategica nazionale del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha come compito principale l’elaborazione di una strategia nazionale per le competenze digitali. L’obiettivo chiave è la riduzione del digital divide nel nostro Paese attraverso la promozione dell’educazione all’uso delle tecnologie.
Gli aderenti al Manifesto per la Repubblica Digitale sostengono che la rivoluzione dei bit deve essere interpretata come una grande occasione per il rilancio di principi universalmente riconosciuti, diritti e valori costituzionali sui cui è fondata la Repubblica. Tre sono le direttrici fondamentali d’azione: educazione al digitale; cittadinanza digitale; infine un digitale etico, antropocentrico e non discriminatorio, che diventi spazio di eguaglianza e di sviluppo delle comunità e degli individui.
“Per noi è una grande soddisfazione – ha detto il presidente di Igf Italia, Mattia Fantinati -. Non c’è sviluppo del Paese senza passare per la conoscenza degli strumenti che la tecnologia oggi offre. Eppure non mancano nuovi rischi sociali che vanno affrontati con la sinergia tra le persone, le imprese e le Pa per lo sviluppo della cultura tecnico-scientifica, il contrasto a ogni forma di analfabetismo digitale e contro le discriminazioni nell’accesso ai nuovi strumenti della cittadinanza”.

Italia consegna a Libia motovedetta per controllo flussi migranti

Italia consegna a Libia motovedetta per controllo flussi migranti

Tajani: ora stabilità con voto. Mangoush: apprezzo serietà governo

Adria, 6 feb. (askanews) – L’Italia ha consegnato oggi alle autorità libiche un’imbarcazione “classe 300” per il contrasto ai flussi migratori irregolari. Alla cerimonia di consegna presso la sede del cantiere navale Vittoria, ad Adria, hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, la ministra degli Esteri libica Najla El Mangoush, autorità locali e rappresentanti internazionali. Presente tra gli altri il commissario europeo per l’allargamento e la politica di vicinato Varhelyi. “Non vogliamo che il Mediterraneo sia più un cimitero di migranti”, ha spiegato Tajani, sottolineando la necessità di lavorare con le autorità libiche al fine di trovare “soluzioni sostenibili per la gestione del fenomeno migratorio, assicurando al contempo un trattamento umano a persone più vulnerabili”.
Quella odierna è stata la prima consegna di una serie di imbarcazioni che contribuiranno a rafforzare significativamente le capacità delle autorità libiche nelle attività di salvataggio in mare e di contrasto del traffico di migranti e di esseri umani, nel quadro della rinnovata cooperazione che il governo italiano ha avviato con la Libia sui temi migratori e sul controllo delle frontiere. L’imbarcazione affidata a Tripoli è inaffondabile, è autoraddrizzante, misura 20 metri e pesa 33 tonnellate circa. Può raggiungere una velocità massima di 35 nodi ed ha un’autonomia di 600 miglia nautiche. Il suo equipaggio è composto da 5 persone ma potrà ospitare fino a 200 naufraghi, con relative scialuppe di salvataggio.
La cerimonia di oggi è inoltre il primo risvolto operativo del Memorandum d’intesa per la consegna di 5 unità navali – due Corrubia e tre classe 300 – alla Guardia costiera libica, firmato lo scorso 28 gennaio dal vicepresidente Tajani insieme alla ministra Mangoush nell’ambito della missione in Libia svolta con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Apprezzo la serietà del governo di Giorgia Meloni nel rafforzamento della collaborazione dei nostri Paesi. Continueremo con incontri tecnici per contrastare questo fenomeno” dell’immigrazione irregolare, ha commentato El Mangoush, ricordando che la consegna della motovedetta “accresce la capacità di controllare le coste e il Mediterraneo”, e “riflette proprio il sostegno dell’Italia al governo di Tripoli”.
Il memorandum si inserisce poi nel quadro del programma di supporto alla gestione integrata delle frontiere e dell’immigrazione (Sibmmil) finanziato dal 2017 dal Fondo della Commissione europea “Trust Fund Africa” con oltre 42 milioni di euro, di cui il ministero dell’Interno è ente attuatore. La consegna “accresce il ruolo della Libia e della sicurezza della navigazione nel Mediterraneo”, ha spiegato Mangoush, evidenziando la necessità di un “percorso euro-libico per affrontare la migrazione”. “La sicurezza dei confini necessita di cooperazione e di una strategia di medio e lungo termine”, ha sottolineato.
L’Unione europea, dal canto suo, sta anche cercando di “aiutare i Paesi del Nordafrica a combattere le vere cause dell’immigrazione”, attraverso “il miglioramento della vita delle persone, creando posti di lavoro e ricchezza”, ha confermato il Commissario europeo per l’Allargamento e la politica di vicinato, Olivér Vßrhelyi. “Questa è la migliore ricetta per evitare l’immigrazione clandestina”, ha detto. “Dunque l’Ue sta cercando di allargare le proprie attività, non solo creando un futuro più prospero per l’Africa del nord, ma anche aiutando le autorità a fermare le azioni illegali”.
E a fronte del rapido deterioramento del quadro migratorio nel Mediterraneo, Sibmmil assume un ruolo strategico per il sostegno alle autorità libiche nel controllo delle zone di ricerca e salvataggio in mare, dei traffici illegali e dei flussi migratori via mare, incoraggiando al contempo un approccio rispettoso dei diritti umani. La Libia, ha ricordato d’altra parte Tajani, è “il principale Paese di partenza dei migranti che giungono dal Mediterraneo”. “Quindi la Libia è un Paese strategico per la nostra azione di contrasto all’immigrazione irregolare”, ha insistito il ministro.
Anche per questo è importante che il Paese raggiunga al più presto una “stabilità maggiore”, “con elezioni politiche e presidenziali”. L’Italia intende svolgere “un ruolo da protagonista per una Libia stabile con cui confrontarsi”, ha precisato Tajani. “E vuole essere protagonista anche della sua unità nazionale. Stiamo parlando con tutti gli interlocutori”, ha ricordato a questo proposito il ministro, spiegando che in occasione della recente missione governativa in Libia “purtroppo Haftar era a Parigi per motivi personali” e che la prossima settimana sarà a Roma l’inviato speciale Onu Abdoulaye Bathily. “Continuiamo a voler dare fiducia a questo Paese perché dobbiamo anche risolvere il problema dell’immigrazione irregolare”, ha concluso Tajani. (di Corrado Accaputo)