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Tag: Sanremo 2023

8 marzo,Meloni:_obbiettivo ora prima donna a guida Cda azienda di Stato

8 marzo,Meloni:_obbiettivo ora prima donna a guida Cda azienda di StatoRoma, 7 mar. (askanews) – “Mi piacerebbe immaginare anche in grandi società partecipate un donna alla guida del Cda, che non c’è mai stata”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Montecitorio dove in occasione dell’8 marzo insieme al Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, è stato presentato il nuovo allestimento della Sala delle Donne, con la foto del Presidente del Consiglio.
“Avere la prima donna a guida di un Cda di un’azenda di Stato è primo obiettivo che mi do, la competizione sta nella qualità non nella quantità”; ha aggiunto Meloni.

Il grande ritorno della superstar multiplatino Miley Cyrus

Il grande ritorno della superstar multiplatino Miley CyrusMilano, 7 mar. (askanews) – Venerdì 10 marzo esce in fisico e in digitale “Endless summer vacation” (Columbia/Sony Music), l’ottavo e attesissimo album di inediti della superstar multiplatino tra le più influenti della scena pop mondiale Miley Cyrus.
Il disco contiene la hit mondiale certificata platino in Italia “Flowers”, già disponibile in digitale ed attualmente in rotazione radiofonica, che ad oggi conta oltre mezzo miliardo di stream, oltre 280 milioni di visualizzazioni su YouTube, oltre 4,1 MILIONI di video su TikTok, e ha raggiunto la #1 della classifica globale di Spotify, la #1 della classifica globale di Apple Music, la #1 della classifica italiana di Shazam, la #1 della classifica globale di Shazam, la #1 dell’Airplay radiofonico europeo, la TOP 3 dell’Airplay radiofonico italiano, la TOP 3 dei singoli più venduti secondo la classifica FIMI/GfK, la TOP 5 della classifica italiana di Spotify (#4) e la TOP 5 della classifica italiana di Apple Music (#4). Il brano, inoltre, è alla #1 della classifica Billboard Hot 100 da ben 6 settimane consecutive!
Nel nuovo album Miley Cyrus si mostra ancora più forte e sicura di sé: le sue canzoni riflettono la forza che ha trovato concentrandosi sul suo benessere fisico e mentale. Registrato a Los Angeles e prodotto con Kid Harpoon, Greg Kurstin, Mike Will Made It e Tyler Johnson, l’artista descrive il disco come la sua personale lettera d’amore alla città californiana.
La cover dell’album è stata scattata da Brianna Capozzi senza l’uso di alcun effetto speciale.
La versione digitale dell’album contiene anche la bonus track “Flowers (Demo)”, già disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download.
In occasione dell’uscita dell’ottavo album, da venerdì 10 marzo alle 19:00 sarà disponibile su Disney+ lo speciale originale Miley Cyrus – Endless summer vacation (backyard sessions), nel quale l’artista si esibirà con alcune tracce tratte dal nuovo disco, inclusa “Flowers”.
Miley Cyrus è una delle artiste più influenti nella cultura pop con circa 190 milioni di follower su Instagram. Ha 6 album alla #1, incluso il suo album nominato ai Grammy 2013 “Bangerz”, che è anche certificato 3xplatino negli Stati Uniti. Inoltre, ha tenuto ben 5 tour mondiali da tutto esaurito nel corso della sua carriera.

“Il piccolo principe” si prepara ad incantare Milano

“Il piccolo principe” si prepara ad incantare MilanoMilano, 7 mar. (askanews) – Dopo il successo del debutto nazionale a Roma e delle tappe di Bologna, Torino e Firenze, con oltre 41.000 biglietti venduti “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry, la storia più letta e amata di tutti i tempi, conclude la tournée italiana al Teatro Repower di Milano.
Lo spettacolo sarà in scena da giovedì 23 marzo a domenica 2 aprile, per poi approdare in Francia il prossimo autunno e ad Amsterdam, Berlino, Dublino, Lisbona e Madrid nel 2024.
“Il piccolo principe” è la storia che tutti conoscono ma nessuno ricorda, quasi a provare che quanto dice il suo autore corrisponde a verità: gli adulti non pensano mai alle cose veramente importanti. E quali sono queste cose? Quelle che ci insegnano da piccoli e che dimentichiamo una volta diventati grandi. Spetta proprio al Piccolo Principe, eterno bambino, rinfrescarci la memoria.
«Tutti gli adulti sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano»
Pubblicato nel 1943, “Il piccolo principe” è un racconto senza tempo, che ha incantato grandi e piccini per generazioni. È il libro più tradotto dopo la Bibbia (oltre 500 lingue e dialetti) e ha venduto più di 200 milioni di copie in tutto il mondo (19 milioni solo in Italia). Un’opera fortemente trans-mediale, che negli anni è stata adattata e declinata in innumerevoli forme, dai fumetti, ai film, dalle serie animate al balletto.
Lo show firmato Razmataz Live è una rappresentazione unica nel suo genere, che si snoda attraverso gli innumerevoli linguaggi che la narrazione, la musica, il canto, la scenografia e, più in generale, la performance offrono. In equilibrio tra prosa, musical, nouveau cirque e installazione, ogni significato, ogni personaggio, ogni snodo della vicenda attinge al codice più adatto ad arrivare allo spettatore. «Ciascuna scena non si ferma agli occhi o alle orecchie o all’olfatto» – racconta il regista Stefano Genovese – «Quelli sono solo porte sensoriali per arrivare alla destinazione finale: il cuore di ogni spettatore».
Fedele allo stile dell’opera originale, nel mettere in scena “Il piccolo principe” Stefano Genovese ha deciso di non lasciare alle parole il ruolo centrale, ma di affidare il racconto all’immaginazione, traducendolo in un’esperienza spettacolistica evocativa che solo il teatro, per sua stessa natura, è in grado di restituire.
Le verità sono semplici e diventano assolute proprio in virtù della loro essenzialità. Le immagini – come sosteneva lo stesso Antoine de Saint-Exupéry – aiutano a non dimenticare, a rendere reale ciò che, se fosse solo raccontato, non sarebbe creduto. Un pensiero molto attuale, estremamente all’avanguardia in un’epoca in cui ancora la fotografia era agli albori, quasi a predire l’importanza che essa, un secolo dopo, avrebbe iniziato ad avere nelle vite di ciascuno di noi.
“Il piccolo principe” vanta un cast creativo di prim’ordine: Stefano Genovese (Regia), Carmelo Giammello (Scene), Paolo Silvestri (Direzione e arrangiamenti musicali), Guido Fiorato (Costumi) e Giovanni Pinna (Disegno luci). Uno spettacolo imperdibile, pronto a incantare il pubblico di tutte le età, che non appena annunciato ha attirato su di sé grandissima attenzione, tanto da raccogliere, per i casting svolti tra Roma e Milano, oltre 1650 richieste e curricula, 380 dei quali di bambini.

Confagricoltura Donna: serve attenzione alle donne tutto l’anno

Confagricoltura Donna: serve attenzione alle donne tutto l’annoMilano, 7 mar. (askanews) – “La Festa della Donna è l’occasione per fare il punto sulla condizione femminile a 360°, un universo a cui occorre, nonostante gli enormi progressi, ancora attenzione. Mentre c’è abbondanza di norme per promuovere l’occupazione e l’imprenditoria femminile, registriamo ancora che, concretamente, la loro efficacia è ridotta. L’ultimo report pubblicato da Global Perspectives&Solutions di Citi sottolinea come la parità di genere nelle imprese non solo aumenterebbe fino al 3% il Pil mondiale, ma porterebbe anche parecchie centinaia di milioni di posti di lavoro”. Lo ha dichiarato Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, in occasione dell’8 marzo.
In Italia sono più di 200.000 le imprese agricole condotte da donne, numerose le under 35, che rappresentano circa un terzo del totale. In generale, nel settore primario, a Sud si concentrano quasi 22 imprese ogni 100, nel Centro-Nord invece solo 11,7. Le imprese agricole femminili hanno sopportato meglio gli effetti derivanti dalla pandemia e il 28% ha aumentato il proprio fatturato rispetto al 20% delle imprese agricole non femminili.
Le imprenditrici associate a Confagricoltura Donna si contraddistinguono per l’alto tasso di scolarizzazione: due su tre sono laureate e svolgono attività innovative, come ad esempio l’utilizzo delle rilevazioni aeree via satellite, con i droni e le etichette parlanti, oltre a dimostrare una naturale propensione ad investire nel digitale e nel green. “L’agricoltura è nata nella preistoria grazie all’impegno delle donne – sottolinea Oddi Baglioni – e, secondo la FAO, se aumentasse la conduzione femminile delle aziende del settore nei Paesi in via di sviluppo crescerebbe del 30% anche la produzione, contribuendo alla sicurezza alimentare mondiale”.
Stando a questi dati, sostenere le imprese condotte da donne è un’azione intelligente per le conseguenze positive sul fronte sociale ed economico. “L’imprenditoria femminile agricola resta invece ancora troppo spesso invisibile – conclude la presidente di Confagricoltura Donna -. Il migliore augurio, in occasione dell’8 marzo, è che ci si renda realmente conto dell’apporto strategico delle donne in generale, e in agricoltura in particolare, perché sarà il fattore D a dare la spinta alla ripresa economica”.

Pnrr, Giorgetti: già ricevuti 66,9 mld, in valutazione 3°rata 19 mld

Pnrr, Giorgetti: già ricevuti 66,9 mld, in valutazione 3°rata 19 mldRoma, 7 mar. (askanews) – Delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, “L’Italia ha ricevuto in totale 66,9 miliardi di euro, di cui 24,9 miliardi di euro a titolo di prefinanziamento e 42 miliardi di euro a rimborso della prima e seconda domanda di pagamento”. Lo ha riferito il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, nell’audizione in Commissione bilancio al Senato sul dl che ha modificato la governance del Piano.
“Al momento è in corso la valutazione, da parte della Commissione europea, della terza domanda di pagamento presentata nel mese di dicembre scorso, per un valore di circa 19 miliardi di euro, importo che – ha aggiunto – prevediamo di acquisire nel prossimo mese di maggio”.

Henkel, forte crescita fatturato 2022 a 22,4 mld, margine op -13,7%

Henkel, forte crescita fatturato 2022 a 22,4 mld, margine op -13,7%

A 2,3 miliardi di euro. Prevista ulteriore crescita fatturato 2023

Roma, 7 mar. (askanews) – Fatturato in espansione e margine operativo in calo per il colosso dei prodotti per la casa Henkel. “In un anno molto sfidante come il 2022 abbiamo ottenuto una significativa crescita del fatturato e una profittabilità soddisfacente, e abbiamo implementato importanti misure strategiche. Siamo riusciti a compensare parzialmente il drammatico aumento dei costi delle materie prime e della logistica applicando prezzi più alti e continuando a lavorare sull’efficienza. Il nostro fatturato è così salito al nuovo record di circa 22,4 miliardi di euro, con un profitto operativo di 2,3 miliardi di euro. Su queste basi, proporremo agli azionisti un dividendo allo stesso livello dell’anno scorso. Con l’integrazione delle nostre attività rivolte al largo consumo nella nuova divisione Consumer Brands, abbiamo avviato con successo una delle più grandi trasformazioni della nostra azienda negli ultimi decenni”, ha detto in una nota il CEO di Henkel, Carsten Knobel.
“Grazie al grande impegno del nostro team globale, alla nostra cultura, alla solida e lungimirante strategia di crescita, abbiamo superato complessivamente bene le difficoltà dell’anno fiscale appena concluso. Siamo ben equipaggiati per navigare in questi tempi complessi e raggiungere obiettivi ambizioni. Siamo pronti per crescere ancora, trainati dallo sviluppo delle nostre divisioni Adhesive Technologies e Consumer Brands”.
Il fatturato del Gruppo Henkel è salito a 22.397 milioni di euro nell’anno fiscale 2022, con una crescita nominale dell’11,6% e una significativa crescita organica pari all’8,8%, dovuta anche all’aumento dei prezzi praticati da tutte le business unit. Acquisizioni e dismissioni hanno avuto un impatto pari al -1,1% sul fatturato, mentre le oscillazioni valutarie hanno avuto un impatto positivo pari al 3,9%.
La divisione Adhesive Technologies ha ottenuto una crescita a doppia cifra del fatturato organico (+13,2%) grazie al contributo di tutte le aree di business. L’andamento del fatturato organico di Beauty Care è stato leggermente negativo (-0,5%). Mentre il segmento professionale della cura dei capelli ha mostrato segni di ripresa, le attività al consumo sono state penalizzate dalle misure già annunciate di gestione del portafoglio. La business unit Laundry & Home Care ha visto una crescita del fatturato organico del 6,3%, trainata soprattutto dallo sviluppo importante dell’area Laundry Care.
Nei mercati emergenti il fatturato è cresciuto in termini organici del 13,3%, mentre nei mercati maturi lo sviluppo è stato del 5,2%.
Il margine operativo depurato (EBIT depurato) ha raggiunto i 2.319 milioni di euro, in calo rispetto ai 2.686 milioni di euro dell’anno fiscale 2021 (-13,7%). Sulla profittabilità ha pesato l’aumento rilevante dei costi delle materie prime e della logistica, che sono stati solo parzialmente compensati dal rincaro dei prezzi e dalle continue misure per contenere i costi e migliorare l’efficienza della produzione e della supply chain. Al 10,4%, il tasso depurato di ritorno sulle vendite (margine EBIT depurato) è stato inferiore allo scorso anno (13,4% nel 2021).
Gli utili depurate per azione privilegiata sono scesi del 14,5% a 3,90 euro (4,56 euro l’anno scorso), ovvero del 17,8% a tassi costanti di cambio.
Il capitale circolante netto in percentuale sul fatturato è cresciuto del 4,5%, guadagnando 2,3 punti percentuali rispetto all’anno scorso. Questo è attribuibile principalmente al rilevante aumento dei prezzi dei materiali diretti.
Il flusso libero di cassa è stato pari a 653 milioni di euro, in significativo calo rispetto ai 1.478 milioni di euro del 2021 in ragione dell’aumento del capitale circolante netto e del flusso ridotto di cassa delle attività operative, risultato del margine operativo inferiore.
La posizione finanziaria netta è stata di -1.267 milioni di euro (-292 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Ciò riflette le spese relative alla campagna di riacquisto delle azioni lanciata nel febbraio 2022 e al pagamento dei dividenti nel secondo trimestre dell’anno.
All’Annual General Meeting del 24 aprile 2023 sarà proposto agli azionisti un dividendo allo stesso livello dello scorso anno, pari a 1,85 euro per azione privilegiata e 1,83 euro per azione ordinaria. Questo corrisponde a un rapporto di payout del 46,6%, che è superiore alla fascia tra il 30 e il 40% indicata come obiettivo e riflette l’inusuale impatto sulla profittabilità dell’aumento dei prezzi e dei costi della logistica. La solidità finanziaria e il basso indebitamento del Gruppo consentono a Henkel di mantenere continuità nei dividendi proposti agli azionisti.
L’economia mondiale rimarrà debole nel 2023. In base alle attuali stime, la spinta inflazionistica resterà alta a causa dell’aumento previsto del costo del lavoro, dell’energia e dei beni commodity. In questo contesto, rispetto al 2022 si attende per i prezzi medi dei materiali diretti un rincaro nella fascia bassa o media della cifra singola. I tassi d’interesse rimarranno significativamente più alti negli anni scorsi. La domanda industriale sarà inferiore all’anno passato, mentre la ripresa dei mercati al consumo nelle aree chiave per Henkel subirà un rallentamento. La dismissione delle attività di Henkel in Russia sarà completata entro la fine del primo trimestre 2023.
Considerati questi elementi, per l’anno fiscale 2023 Henkel prevede una crescita organica del fatturato tra l’1,0 e il 3,0%, con uno sviluppo in questa fascia per entrambe le business unit. Il tasso depurato di ritorno sulle vendite (margine EBIT depurato) è atteso tra il 10,0 e il 12,0%, in particolare tra il 13,0 e il 15,0% per Adhesive Technologies e tra il 7,5 e il 9,5% per Consumer Brands. A tassi costanti di cambio, l’utile depurato per azione privilegiata (EPS) è stimato tra il -10,0 e il +10,0%.
Annunciata nel gennaio 2022, l’integrazione delle attività rivolte al largo consumo in un’unica divisione rappresenta una delle maggiori trasformazioni di Henkel negli ultimi decenni. La nuova business unit Consumer Brands, operativa dall’inizio del 2023, riunisce nella stessa organizzazione tutti i marchi al consumo in diverse categorie merceologiche, compresi brand iconici come Persil (Dixan in Italia) e Schwarzkopf. Con questa operazione, Henkel ha creato una piattaforma multicategoria del valore di circa 11 miliardi di euro di fatturato nel 2022.

8 marzo, Annarita Briganti: “Non mimose ma finalmente la parità”

8 marzo, Annarita Briganti: “Non mimose ma finalmente la parità”Roma, 7 mar. (askanews) – “Non mimose ma, finalmente, la parità per un 8 marzo che duri tutto l’anno, così come dovrebbe essere sempre il 25 novembre, contro ogni forma di violenza e di discriminazione”. Così Annarita Briganti, giornalista, scrittrice e opinionista televisiva, annuncia la presentazione del suo ultimo libro Gae Aulenti, Cairo Editore, per l’8 marzo alla Triennale di Milano.
“Le soluzioni concrete per le donne – spiega Annarita Briganti – ci sarebbero: pagare le donne quanto gli uomini, renderle meno precarie. Una lavoratrice sottopagata e precaria non solo non riesce ad arrivare a fine mese ma non può neanche ottenere un prestito o trovare una casa in affitto, senza garanzie. Eppure, nessuno se ne occupa”.
“Auguro a tutte le donne, a chi è donna a prescindere dal ‘genere’, a tutte noi per questo 8 marzo e per sempre di non stare al nostro posto, di essere libere e indocili, con un pensiero speciale per le donne iraniane”, ricorda in conclusione Briganti, rinnovando l’invito per la Giornata internazionale dei diritti delle donne mercoledì 8 Marzo alle 18,30 in Viale Alemagna 6 Milano. Introdurrà la presentazione Stefano Boeri e interverranno con l’autrice Damiano Gullì e Fiorella Minervino.

Cospito, Comitato Bioetica: no misure coercitive contro persona

Cospito, Comitato Bioetica: no misure coercitive contro personaRoma, 7 mar. (askanews) – I componenti del Comitato nazionale di Biotetica condividono il “rifiuto di adottare misure coercitive contro la volontà attuale della persona” e, inoltre, “ritengono che non vi siano motivi giuridicamente e bioeticamente fondati che consentano la non applicazione della L.219/2017 nei confronti della persona detenuta, che, in via generale, può rifiutare i trattamenti sanitari anche mediante le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT)”. E’ quanto indica il Comitato che nella seduta odierna ha approvato un documento che rispone ai quesiti presentati lo scroso 6 febbraio dal ministero della Giustizia con riferimento alla vicenda di Alfredo Cospito.
(segue)

Migranti, Libia, nave Emergency salva barca in difficoltà

Migranti, Libia, nave Emergency salva barca in difficoltàRoma, 7 mar. (askanews) – La nave Life Support di EMERGENCY nella tarda serata di ieri ha ricevuto la segnalazione di un’imbarcazione in difficoltà in acque internazionali di fronte alla Libia. Il comandante della nave ha informato immediatamente tutte le autorità competenti e ha attivato il rescue team.
“Abbiamo ricevuto una segnalazione da Alarm Phone e avvertito le autorità competenti della nostra intenzione di andare a verificare la potenziale situazione di pericolo. L’imbarcazione in distress, di gomma e lunga circa 12 metri, non riusciva più a navigare perché il motore aveva smesso di funzionare. Aveva seri problemi strutturali e stava imbarcando acqua. Una situazione di estremo pericolo per la navigazione e per i 105 naufraghi. Inoltre le condizioni del mare stavano peggiorando – afferma Emanuele Nannini, Capo missione Sar di EMERGENCY -. Abbiamo subito pensato alle vittime del naufragio di Crotone. Anche questa era una imbarcazione in situazione di pericolo, dove le persone stavano rischiando la loro vita per le pessime condizioni in cui si trovava. Siamo qui per soccorrere chi affronta una delle rotte migratorie più pericolose al mondo. Donne, bambini, uomini continuano a essere uccisi dall’assenza di canali legali e sicuri per raggiungere l’Europa. È un dovere portare soccorso”.
I rhib sono stati calati intorno alle 4 e il trasferimento dei 105 naufraghi alla Life Support si è concluso intorno alle ore 7 del mattino.
Sono stati soccorsi 105 naufraghi. Si tratta di 59 uomini, 17 donne (di cui una al settimo mese di gravidanza), 4 bambini accompagnati e 25 minori non accompagnati. Le persone soccorse provengono da Nigeria, Gambia, Costa d’Avorio, Guinea Conakry, Sudan, Camerun, Mali, Mauritania, Sierra Leone, Chad, Eritrea, Burkina Faso. L’imbarcazione su cui viaggiavano era partita da Zwara, in Libia, alle 2 del pomeriggio del giorno 6 marzo.
Dopo aver concluso le operazioni di salvataggio e aver informato le autorità, la Life Support ha chiesto un POS dove sbarcare i naufraghi. È stato assegnato dall’MRCC (Maritime Rescue Coordination Centre) il POS di Brindisi, l’arrivo è previsto per la mattina di venerdì
“Quando lo sbarco di tutte le persone soccorse è terminato abbiamo effettuato una prima valutazione sulle condizioni generali di salute dei naufraghi e sembrano buone – spiega Roberto Maccaroni, responsabile sanitario SAR -. Nelle prossime ore inizieremo visite più approfondite. È stata data priorità a una donna incinta all’incirca al settimo mese e non sono emersi segni di gravidanza a rischio.”
La Life Support – che ha a bordo 27 persone tra marittimi, medici, mediatori, rescuers – è alla sua terza missione nel Mediterraneo centrale, e ha tratto in salvo 142 persone nella prima missione e 156 nella seconda missione.

Inapp: 1 donna su 5 fuori da mercato lavoro dopo nascita di un figlio

Inapp: 1 donna su 5 fuori da mercato lavoro dopo nascita di un figlioRoma, 7 mar. (askanews) – Essere madri e lavoratrici è, in Italia, un binomio complicato. Dopo la nascita di un figlio quasi 1 donna su 5 (18%), tra i 18 e i 49 anni, non lavora più e solo il 43,6% permane nell’occupazione (il 29% nel Sud e Isole). Motivazione prevalente la conciliazione tra lavoro e cura (52%), seguita dal mancato rinnovo del contratto o licenziamento (29%) e da valutazioni di opportunità e convenienza economica (19%). La quota di quante non lavoravano né prima, né dopo la maternità è del 31,8% e del 6,6% quella di quante hanno trovato lavoro dopo la nascita del figlio. È quanto emerge dal “Rapporto Plus 2022. Comprendere la complessità del lavoro” che raccoglie i risultati dell’indagine Inapp-Plus condotta su un campione di 45mila individui dai 18 ai 74 anni e che è stato presentato, alla vigilia della Festa della Donna, nel corso di un convegno.
“Si tratta di un fenomeno che ha pesanti effetti demografici ed economici – ha osservato Sebastiano Fadda, presidente dell’Inapp. L’Italia è l’ultimo paese per tasso di fecondità in Europa, e proprio nel 2022 è stato toccato il minimo storico di 400mila nuovi nati; peraltro, la maternità continua a rappresentare una causa strutturale di caduta della partecipazione femminile”. Il Paese – continua Fadda – non può più sopportare, oltre alla “fuga di cervelli”, anche questa altra forma di dispersione del capitale umano legata alla mancata valorizzazione e sostegno dell’occupazione femminile”.
Sul calo della partecipazione femminile dopo la maternità, infatti, pesano condizione familiare, servizi di welfare e istruzione.
Nei nuclei familiari composti da un solo genitore sono più elevate le quote di uscita dall’occupazione dopo la maternità: 23% contro 18% tra le coppie. Nelle coppie invece è maggiore la permanenza nella non occupazione: 32% contro il 20% tra i monogenitori.
Resta il nodo della poca disponibilità e accessibilità, anche economica, degli asili nido. “La scarsità di servizi per la prima infanzia – si legge nel Rapporto – è confermata dalla percentuale di genitori occupati che dichiara di non aver mandato i propri figli in età compresa tra 0 e 36 mesi all’asilo nido (56%). Tra coloro che invece mandano i figli al nido, poco meno della metà (48%) ha usufruito del servizio pubblico mentre una quota pari al 40% ha utilizzato un asilo nido privato e al crescere del reddito disponibile aumenta il ricorso ai servizi di asilo nido privati”. Per le famiglie che non possono farsi carico di tutti gli impegni di cura dei figli, i nonni sembrano essere l’alternativa più utilizzata (58%). Si tratta di un’opzione economicamente vantaggiosa e in generale flessibile. La risorsa principale del “welfare-fai-da-te” è soprattutto utilizzata nel Mezzogiorno (63%).
Il titolo di studio protegge dalla perdita del lavoro, ma solo in parte. Restano nel mercato del lavoro le più istruite (il 65% delle laureate), ma smette di lavorare oltre il 16% (sia di laureate, che di diplomate) contro il 21% delle madri con la licenza media.
Per conciliare lavoro e cura dei figli, circa un quarto degli intervistati ritiene fondamentale un orario di lavoro più flessibile, mentre un 10% indica la possibilità di lavorare in telelavoro o smart working. Il part-time è più frequentemente indicato dalle donne (12,4% rispetto al 7,9% degli uomini). Quest’ultimo dato, unito a quello relativo all’utilizzo dei congedi parentali (68,6% per le donne contro il 26,9% degli uomini) ribadisce un modello familiare che relega la componente femminile nel ruolo di caregiver principale, con evidenti ripercussioni occupazionali e retributive sia nel breve e che nel lungo periodo.
“Il percorso delle donne verso una piena e stabile occupazione è spesso una vera e propria corsa a ostacoli – ha puntualizzato Fadda – e ciò nonostante tra le lavoratici si registrino percentuali di laureate e di altamente qualificate più che doppie rispetto agli uomini. Ma si osserva una marcata distanza anche nell’accesso e nelle caratteristiche dei ruoli di responsabilità: le donne con ruoli apicali hanno la supervisione di una sola persona contro le sette persone supervisionate dai lavoratori maschi. Il cambio di passo non può essere affidato a singoli interventi spot, ma richiede una organica convergenza di tutte le politiche (dalle politiche fiscali ai sistemi di welfare, dagli orari di lavoro alle politiche per la famiglia) per sostenere da un lato le scelte di procreare e allevare i figli e d’altro lato l’effettiva parità di genere in tutta la vita lavorativa e sociale, e vorrei aggiungere, anche “pensionistica”.