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Tag: Sanremo 2023

Ocse: a novembre inflazione stabile a 4,5%, Italia sale all’1,3%

Ocse: a novembre inflazione stabile a 4,5%, Italia sale all’1,3%Roma, 9 gen. (askanews) – Nei paesi Ocse, a novembre, l’inflazione tendenziale rimane stabile al 4,5%. Lo comunica l’Ocse, aggiungendo che in Italia, nello stesso mese, è cresciuta all’1,3% dallo 0,9% di ottobre.


In generale, l’inflazione è in aumento in 14 dei 38 paesi Ocse, compresi notevoli aumenti di 1,7 punti percentuali in Slovenia e 1 punto percetuale in Lituania. Nel frattempo, l’inflazione generale è diminuita in 11 paesi Ocse ed è rimasta stabile o ampiamente stabile in 13. L’inflazione generale è rimasta più alta in Turchia al 47,1% a novembre, nonostante un calo di 1,5 punti percentuali rispetto a ottobre, mentre si è attestata al di sotto dell’1% in Svizzera e Lussemburgo e più vicina allo 0% in Costa Rica. Nell’area del G7, l’inflazione tendenziale è aumentata al 2,6% a novembre dal 2,3% di ottobre, con aumenti in Giappone, Italia, Regno Unito e Germania. L’inflazione è stata stimolata dalla riduzione dei sussidi energetici e dall’accelerazione dei prezzi alimentari in Giappone. Nell’area dell’Euro, l’inflazione annua misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Iapc) ha superato l’obiettivo di politica monetaria al 2,2% a novembre, con un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a ottobre. Questo secondo aumento consecutivo è stato determinato principalmente da un calo più lento dei prezzi dell’energia.


Nei paesi del G20, l’inflazione annua è scesa al 5,7% a novembre dal 6% di ottobre, raggiungendo il livello più basso da giugno 2023. L’inflazione generale è scesa in India dopo tre mesi di aumenti. L’inflazione principale ha continuato a scendere in Argentina, ma è rimasta sopra il 160%. L’inflazione è rimasta sostanzialmente stabile in Brasile, Indonesia, Arabia Saudita, Sudafrica e Cina, dove si è attestata vicino allo zero, allo 0,2%.

Albania, Meloni: Cassazione dà ragione a governo, centri pronti a partire

Albania, Meloni: Cassazione dà ragione a governo, centri pronti a partireRoma, 9 gen. (askanews) – “La sentenza della Cassazione dà ragione al governo e dice che spetta al governo stabilire quali sono i paesi sicuri e che il giudice non può sistematicamente disapplicare il trattenimento dei migranti, ma può invece motivare il caso specifico per cui quella persona non è sicura in quel paese, che è cosa diversa da qella fatta dai magistrati del tribunale di Roma”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di inizio anno.


“I centri in Albania sono pronti per essere operativi e pronti a partire – ha aggiunto – anche se quest’anno gli sbarchi sono diminuiti del 60 per cento e negli ultimi giorni si sono quasi azzerati, però i centri sono pronti ad essere attivati”.

Riforme,Meloni:vorrei arrivare a prossime elezioni con premierato

Riforme,Meloni:vorrei arrivare a prossime elezioni con premieratoRoma, 9 gen. (askanews) – L’eventuale riforma della legge elettorale “dipende” dall’approvazione o meno in questa legislatura della riforma del premierato. “Vorrei arrivare alle prossime elezioni con la riforma del premierato approvata e in questo caso la legge elettorale deve essere tarata sul premierato”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di inizio anno nell’aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio.


Le legge elettorale, ha precisato, “è materia soprattutto di competenza parlamentare”. E ha aggiunto: “Se il premierato non dovesse arrivare in tempo, cosa che non auspico, allora ci si interrogherà sell’attuale legge elettorale sia la migliore oppure no”.

Bridge, incontro a Roma con l’imprenditrice Chicca Brambilla

Bridge, incontro a Roma con l’imprenditrice Chicca BrambillaRoma, 9 gen. (askanews) – “Cambiare si deve” è lo slogan di Chicca (Federica) Brambilla, imprenditrice lecchese, sorella dell’ex ministro Michela Vittoria, prima donna candidata alla presidenza della Federazione italiana gioco bridge, che terrà l’assemblea per l’elezione di presidente e consiglio in occasione del quadriennio olimpico 2025-2028, l’8 marzo a Salsomaggiore.


Di come rivitalizzare questo “sport della mente” e contrastare il calo dei tesserati (dal 2015 ad oggi siamo passati da 323 a 265 associazioni) Chicca, vincitrice di sette titoli nazionali, piu volte campionessa italiana, categoria master, ha parlato a Roma, al Circolo del Ministero degli Affari Esteri, davanti a una platea di presidenti di circolo e appassionati, illustrando il suo programma e presentando la sua squadra: una proposta in netta discontinuità con il passato e con gli obiettivi degli altri competitori, un cambiamento necessario per ritrovare appeal e valorizzare uno sport che può e deve coinvolgere i giovani. “Nel nostro programma – sottolinea Chicca Brambilla – saranno centrali le Associazioni sportive dilettantistiche. Dobbiamo avere come priorità la loro sopravvivenza. Per farlo, dobbiamo abbassare gradualmente le quote FIGB sui tornei e sui simultanei, così da liberare risorse. Finanzieremo pesantemente le scuole bridge: se le ASD hanno più soldi e più allievi, possono crescere, e questa crescita va a vantaggio di tutti. Poi dovremo ridurre i campionati e liberare per quanto possibile il calendario agonistico, investire in marketing e comunicazione, ma senza sprecare risorse in iniziative inutili. Inoltre, vogliamo sviluppare un’app di insegnamento e gioco dedicata, che possa servire come porta d’ingresso per chi desidera avvicinarsi al bridge. Dobbiamo ridurre i campionati e renderli più avvincenti. Cercheremo di organizzarne almeno uno al Centro-Sud e, idealmente, daremo supporto alle associazioni per organizzare festival internazionali che possano coniugare il bridge con il turismo”.


A sostegno della sorella è intervenuta anche l’on. Michela Vittoria Brambilla, invitando ad avere il coraggio di cambiare: “Al bridge occorrono nuova linfa, nuove persone, nuove tecnologie e nuove competenze. Insomma – conclude – un nuovo inizio”. Dei candidati che fanno parte della squadra di Chicca Brambilla erano presenti Massimo Penna, Cristiana Brigantini e Edoardo D’Avossa. “Le proposte alternative – afferma quest’ultimo, magistrato in pensione – sostanzialmente non si distinguono l’una dall’altra e sono animate da chi ha portato il bridge alla situazione in cui si trova adesso. Noi non abbiamo interessi da difendere né un passato da farci perdonare. Al bridge vogliamo solo dare”.

Servizi, Meloni: Vittorio Rizzi a capo del Dis, nomina oggi in CdM

Servizi, Meloni: Vittorio Rizzi a capo del Dis, nomina oggi in CdMRoma, 9 gen. (askanews) – In sostituzione dell’ex capo del DIS Elisabetta Belloni “confermo che abbiamo deciso di nominare il prefetto Vittorio Rizzi, attuale vicedirettore dell’Aisi. La nomina verrà formalizzata nel Cdm di oggi”. Lo ha comunicato la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di inizio anno. Rizzi, ha precisato Meloni, “ha una carriera estremamente prestigiosa nella Polizia di Stato, in cui ha raggiunto straordinari risultati operativi, apprezzati all’interno e all’estero. È stato vice direttore generale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, ma ricordo anche la sua esperienza internazionale, che in un ruolo come quello del Dis è importante”, ha concluso. “Ho letto molte ricostruzioni che non corrispondono a verità sulle dimissioni di Elisabetta Belloni che ha deciso di anticipare di qualche mese la scadenza naturale del suo incarico (alla guida del Dis, ndr) per evitare di finire nel tritacarne che di solito accompagna nomine così importanti”. “Ho stima e rispetto enormi per Belloni che ringrazio ancora per il lavoro straordinario per il G7 – ha detto la premier -. Belloni è un funzionario capace, coraggioso, di lungo corso, la mia stima e il rapporto personale sono assolutamente inalterati. E’ parecchio ambita anche fuori dai confini nazionali e prevedo che il suo percorso non termini qui. Spero che si possa chiudere questa querelle antipatica. Belloni ha consegnato le dimissioni prima di Natale, perciò le vicende di questi giorni non c’entrano assolutamente niente”, ha precisato Meloni a proposito di un
legame tra le dimissioni della direttrice del Dis e i casi Cecilia Sala o SpaceX.


 

SpaceX, Meloni: fase istruttoria, neanche io ho le idee chiare

SpaceX, Meloni: fase istruttoria, neanche io ho le idee chiareRoma, 9 gen. (askanews) – Quelle con SpaceX sono “interlocuzioni nella normalità di un governo, si fa con decine di aziende che si propongono”, in questi casi “si fa un’istruttoria e si sottopone nelle sedi competenti”: “Nello specifico gli ambiti in cui confrontarsi sono molti, dal Consiglio supremo di Difesa fino al Parlamento, noi siamo banalmente in una fase istruttoria, per cui non capisco le accuse rivolte, neanche io ho le idee chiare su questa vicenda”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa annuale.

Cecilia Sala, Meloni: Abedini a vaglio Ministero, serve riservatezza

Cecilia Sala, Meloni: Abedini a vaglio Ministero, serve riservatezzaMilano, 9 gen. (askanews) – “Il caso Abedini è al vaglio tecnico e politico del ministero della Giustizia: è vicenda che ovviamente bisogna continuare a discutere con i nostri amici americani, avrei voluto parlarne anche con Biden ma ha dovuto annullare il suo viaggio. Ma il lavoro è molto complesso, non è terminato ieri. Penso che si debba discutere nei dettagli nelle sedi competenti”. Coì la premier Giorgia Meloni ha risposto alla domanda sulla correlazione tra la liberazione di Cecilia Sala e il fermo dell’ingegnere iraniano Abedini su mandato degli Usa. Tema su cui “intervengono molte questioni di triangolazione diplomatica con Iran e Usa”.


Alla domanda se ci sia stato un momento di svolta Meloni ha risposto: “Direi che non c’è stato un momento di svolta: la vicenda è stata seguita all’inizio, ci sono stati una serie di tasselli, le interlocuzioni con l’Iran sono soprattutto di natura diplomatica e di intelligence, il governo è tenuto alla riservatezza che si deve in questi casi, salvo ovviamente riferire negli ambiti competenti: Mantovano è già stato al Copasir ed è pronto a tornare se sarà chiesto. Credo che questa attenzione sia dovuta anche al fatto che in Iran attualmente ci sono oltre 500 italiani e quindi bisogna essere molto cauti nel muoversi”.

Space X, Meloni: già smentito, mai parlato con Musk questa vicenda

Space X, Meloni: già smentito, mai parlato con Musk questa vicendaRoma, 9 gen. (askanews) – “Non ho mai parlato personalmente con Elon Musk di queste vicende”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di inizio anno nell’aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio rispondendo a chi gli domanda del possibile accordo su Starlink. La premier ha ribadito che è stato smentito: “Sono stupita da come alcune notizie false rimbalzino e diventino centro del dibattito e continuino a essere discusse dopo le smentite. E non parlo di voi – ha aggiunto rivolta ai giornalisti – ma parlo dell’opposizione soprattutto”.


“Non so se altri siano abituati a usare la cosa pubblica per fare favori agli amici ma non è mio costume. Valuto gli investimenti stranieri con l’unica lente dell’interesse nazionale e non delle amicizie o delle idee politiche di chi deve investire”, ha aggiunto.

Quello che dice Meloni durante la conferenza stampa di inizio anno

Quello che dice Meloni durante la conferenza stampa di inizio annoRoma, 9 gen. (askanews) –  “Non ritengo di dovermi difendere dalla previsione di rappresentare un limite o un problema per la libertà di stampa e dunque per la democrazia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, aprendo la conferenza stampa “di fine anno”, e citando l’intervento del presidente del Consiglio dei giornalisti che l’ha preceduta dice: “Un po’ mi stupisce che si metta insieme nello stesso intervento l’idea che questo governo intenda comprimere i diritti della stampa da una parte, e dall’altra si cita l’opera svolta dal Dipartimento per l’editoria guidato dal sottosegretario Barachini che rappresenta l’intero governo”.


Meloni ha poi affrontato il tema delle poche conferenze stampa effettuate da presidente del Consiglio: “Sento dire spesso che io non risponderei abbastanza alle domande dei giornalisti. Ho chiesto a Fabrizio Alfano di fare a spanne un calcolo delle domande cui ho risposto nel 2024, sono 350: più di una domanda al giorno. Ho fatto una scelta di non partecipere alle conferenze stampa al termine del Cdm: una scelta precisa, data soprattutto dal fatto che da un lato si accusa il governo di eccessivo leaderismo, dall’altro si dice che Giorgia Meloni al governo è da sola… Ma Meloni al governo non è sola e credo sia giusto che i ministri che hanno lavorato ai provvedimenti siano anche i ministri che poi ne parlano”.“Penso che non si possa definire la proposta di riforma sulla diffamazione un tentativo di limitazione della libertà di stampa”. “La riforma sulla diffamazione raccoglie l’auspicio della Corte Costituzionale e prevede che per la diffamazione mezzo stampa non ci sia più il carcere, una fattispecie su cui sono totalmente d’accordo ma una multa – ha spiegato la premier -, che può arrivare fino a 50mila euro, riguarda però il caso di una notizia falsa pubblicata consapevolmente con l’intento di diffamare qualcuno. Non penso che un giornalista dotato di deontologia possa diffamare volontariamente qualcuno ma questo non è un caso comune ma un caso limite, aggiungo che la proposta prevede che se si pubblica la smentita il caso è risolto”.


Quindi ha detto che “mi capita sempre più frequentemente di trovare virgolettate sui giornali dichiarazioni che mi vengono attribuite di cose che non ho mai detto e non ho mai pensato. Mi capita frequentemente di vedere riportati fatti non avvenuti. Vorrei provassimo partendo da questa conferenza stampa a ripartire con un piede diverso. Io assicuro rispetto per il vostro lavoro, mi permetto chiedere rispetto per il mio”. Poi, parlando di intelligenza artificiale Meloni ha detto che  “siamo di fronte a qualcosa che è diverso” dal passato “l’intelletto rischia di essere sostituito e può avere un forte impatto sui lavoratori con alti profili”, nello specifico “su questa materia, la professione giornalistica rischia di più e non possiamo non tenere conto delle mutazioni”.“Non ho mai parlato personalmente con Elon Musk di queste vicende” ha detto rispondendo a chi gli domanda del possibile accordo su Starlink. La premier ha ribadito che è stato smentito: “Sono stupita da come alcune notizie false rimbalzino e diventino centro del dibattito e continuino a essere discusse dopo le smentite. E non parlo di voi – ha aggiunto rivolta ai giornalisti – ma parlo dell’opposizione soprattutto”. “Non so se altri siano abituati a usare la cosa pubblica per fare favori agli amici ma non è mio costume. Valuto gli investimenti stranieri con l’unica lente dell’interesse nazionale e non delle amicizie o delle idee politiche di chi deve investire”, ha aggiunto, Quindi, a proposito del caso Abedini la premier ha detto che “il caso è al vaglio tecnico e politico del ministero della Giustizia: è vicenda che ovviamente bisogna continuare a discutere con i nostri amici americani, avrei voluto parlarne anche con Biden ma ha dovuto annullare il suo viaggio. Ma il lavoro è molto complesso, non è terminato ieri. Penso che si debba discutere nei dettagli nelle sedi competenti”. Coì la premier Giorgia Meloni ha risposto alla domanda sulla correlazione tra la liberazione di Cecilia Sala e il fermo dell’ingegnere iraniano Abedini su mandato degli Usa.
Tema su cui “intervengono molte questioni di triangolazione diplomatica con Iran e Usa”. Alla domanda se ci sia stato un momento di svolta Meloni ha risposto: “Direi che non c’è stato un momento di svolta: la vicenda è stata seguita all’inizio, ci sono stati una serie di tasselli, le interlocuzioni con l’Iran sono soprattutto di natura diplomatica e di intelligence, il governo è tenuto alla riservatezza che si deve in questi casi, salvo ovviamente riferire negli ambiti competenti: Mantovano è già stato al Copasir ed è pronto a tornare se sarà chiesto. Credo che questa attenzione sia dovuta anche al fatto che in Iran attualmente ci sono oltre 500 italiani e quindi bisogna essere molto cauti nel muoversi”.


 

Giornalisti, appello Meloni: basta con virgolettati di cose mai dette

Giornalisti, appello Meloni: basta con virgolettati di cose mai detteRoma, 9 gen. (askanews) – “Mi capita sempre più frequentemente di trovare virgolettate sui giornali dichiarazioni che mi vengono attribuite di cose che non ho mai detto e non ho mai pensato. Mi capita frequentemente di vedere riportati fatti non avveuti. Vorrei provassimo partendo da questa conferenza stampa a riparture con un piede diverso. Io assicuro rispetto per il vostro lavoro, mi permetto chiedere rispetto per il mio”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di inizio anno nell’aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio.