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Tajani a Berlino: “A Baerbock porrò tema emergenza migratoria”

Tajani a Berlino: “A Baerbock porrò tema emergenza migratoria”Roma, 27 set. (askanews) – Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sarà a Berlino il 28 e 29 settembre, dove avrà un incontro con la ministra degli Affari esteri della Germania, Annalena Baerbock. Al termine, i due ministri terranno una conferenza stampa.

“Tra partner e alleati legati da un’amicizia sincera e profonda come quella che c’è tra Italia e Germania, ci dev’essere sempre la massima collaborazione e trasparenza. Per questo, intendo porre alla mia collega il tema dell’emergenza migratoria che stiamo vivendo”, ha commentato il vicepremier. Tra gli altri temi in agenda, Tajani e Baerbock discuteranno del rafforzamento dei rapporti bilaterali in vista del prossimo vertice intergovernativo, dei principali temi europei e delle grandi questioni internazionali, dalla guerra in Ucraina, ai rapporti con il Continente africano, alle situazioni di crisi in Nord Africa.

Tajani parteciperà inoltre al quinto Forum trilaterale tra Confindustria e le omologhe associazioni di Italia, Germania e Francia, il principale meccanismo di raccordo tra le industrie dei tre Paesi, che si riunisce a cadenza annuale ed è tradizionalmente volto a stimolare riflessioni, iniziative, proposte operative e raccomandazioni. In quest’occasione, il Forum sarà incentrato sulle sfide del comparto automotive europeo, sugli aspetti di decarbonizzazione del sistema produttivo, sulla digitalizzazione dell’industria, sul coordinamento europeo nell’industria della difesa e sugli orizzonti della politica commerciale europea. “I rapporti economico-commerciali con la Germania sono per noi di straordinaria importanza, essendo il nostro primo partner commerciale, il primo mercato di sbocco per le nostre esportazioni e il nostro primo fornitore”, ha dichiarato il vicepremier, che ha sottolineato come “il nostro impegno è quello di lavorare a una politica industriale europea ambiziosa e al contempo pragmatica, che tuteli i comparti produttivi nazionali, garantisca innovazione, crescita e occupazione, nel contesto di regole di governance che favoriscano gli investimenti e la crescita e non solo la stabilizzazione del debito”.