Tajani: sui dazi Usa non saremo impreparati, abbiamo una strategia
Tajani: sui dazi Usa non saremo impreparati, abbiamo una strategiaRoma, 4 feb. (askanews) – L’Italia si impegna a fare da “ponte” tra gli Usa e l’Europa per evitare quella “guerra dei dazi” minacciata da Donald Trump che “farebbe danni sia agli americani che a noi”. Ma se il presidente Usa dovesse andare avanti, noi “non ci faremo cogliere impreparati: siamo già al lavoro per trovare soluzioni che non mandino in crisi le nostre aziende e il benessere dei nostri cittadini”. E’ quanto ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al Corriere della Sera.
“Non stiamo giocando una partita d’attesa”, ha spiegato il ministro. “Primo, perché siamo i migliori ambasciatori dell’Europa presso gli Stati Uniti, per gli ottimi rapporti che abbiamo costruito. Secondo, perché sappiamo come reagire”. Tajani ha spiegato che “una guerra non serve a nessuno”. “Nessun’altra economia al mondo è integrata come quella Usa-Ue”, ha detto, anche se “è chiaro che servirà negoziare”. “E mi sembra proprio che Trump stia dando i primi segnali di volontà di negoziare”, ha insistito: “guardate al confronto con il Messico, all’intesa che è stata raggiunta ieri. Tutti sappiamo benissimo che il commercio di tutti i Paesi del mondo, anche gli Usa, si nutre di libera circolazione: di prodotti, idee, persone. E il business di tutto ha bisogno tranne che di barriere tanto materiali (muri) che immateriali (dazi)”, ha sottolineato Tajani.Quanto all’Italia, “ha una posizione particolare”, “è il secondo Paese per varietà merceologica da export dopo la Cina”. “Per questo, e lo stiamo già facendo con tavoli aperti con le industrie, i produttori, bisogna lavorare per esplorare nuovi mercati. Abbiamo un piano strategico per Messico, India, Indonesia, Vietnam, i Paesi del Golfo, l’Estremo Oriente e tutta l’Africa. C’è un business plan già in fase avanzata”, ha evidenziato il titolare della Farnesina.
Insomma, con gli Usa di Trump “bisogna collaborare, venirsi incontro”. “Comprare e investire di più in America perché loro facciano altrettanto”.