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Tajani: vogliamo che la Svezia entri nella Nato, la Turchia tolga la sua riserva

| Redazione StudioNews |

Tajani: vogliamo che la Svezia entri nella Nato, la Turchia tolga la sua riserva


<br /> </head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Tajani: vogliamo che la Svezia entri nella Nato, la Turchia tolga la sua riserva – askanews.it



















Bruxelles, 5 apr. (askanews) – “Noi vogliamo che la Svezia entri a far parte della Nato, perché è giusto che sia così”, dopo l’adesione della Finlandia, che “rafforza la Nato”. Lo detto ai giornalisti oggi a Bruxelles, a margine della riunione ministeriale della Nato, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Per noi – ha continuato – non ci sono ovviamente problemi, e mi auguro che la Turchia alla fine sciolga la sua riserva” che sta ritardando la ratifica dell’adesione di Stoccolma. “L’aggressione della Russia all’Ucraina – ha rilevato il ministro – ha finito con il rafforzare e allargare l’Alleanza, che è un’alleanza di pace, e di protezione dell’indipendenza di tanti paesi che sono ai confini con la Federazione Russa” “Peraltro – ha osservato Tajani -, la Nato non è poi coinvolta direttamente nella guerra in Ucraina, non c’è una sua partecipazione. La Nato vigila soltanto sulla integrità dei suoi membri”.

Ma, ha sottolineato Tajani, “la sicurezza è una cosa globale, ed è giusto che” l’Alleanza “si occupi anche di quello che accade nell’Indo-Pacifico”, come è successo con la riunione di oggi a cui sono stati invitati anche gli Stati di questa regione (Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Giappone). “Questo non significa – ha puntualizzato il ministro – voler snaturare la Nato, ma se l’obiettivo è quello di garantire la sicurezza, siccome il mondo è cambiato e la sicurezza è globale, ci sono tanti temi” che devono essere affrontati, e “per esempio quelli riguardanti la sicurezza cibernetica: non si può fare difesa contro gli attacchi cibernetici soltanto rimanendo all’interno dei propri confini; quindi e bisogna guardare anche al di là dei confini”.

“Questo è uno dei motivi per cui guardiamo con grande attenzione, e a volte anche con un po di preoccupazione, all’Indo-Pacifico”, ha concluso Tajani.