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Telefonata Ishiba-Trump, Tokyo chiede esenzione dai dazi

Telefonata Ishiba-Trump, Tokyo chiede esenzione dai daziRoma, 8 apr. (askanews) – Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha avuto un colloquio telefonico col presidente Usa Donald Trump nel quale ha chiesto l’esenzione dai dazi per il Giappone, non ottenendola. I due leader hanno tuttavia concordato sul fatto che sul tema ci saranno ulteriori discussioni. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.



Ishiba ha spiegato di aver trasmesso la seria preoccupazione del Giappone: l’imposizione “unilaterale” di tariffe sui prodotti giapponesi rischierebbe di danneggiare gli investimenti delle imprese locali, sottolineando che i due paesi alleati dovrebbero invece perseguire una cooperazione più ampia e reciprocamente vantaggiosa, piuttosto che affidarsi a dazi e controdazi. Trump, che ha annunciato una tariffa reciproca del 24% sui prodotti giapponesi con effetto da mercoledì, ha dichiarato tramite i suoi social media che il Giappone invierà “una squadra di alto livello per negoziare” sulla questione.


Il presidente ha aggiunto che gli Stati uniti sono stati trattati “in modo molto scarso” nel campo del commercio, in un apparente tentativo di giustificare il suo attacco tariffario. Insieme a una tariffa del 25% già applicata alle auto giapponesi dirette negli Stati uniti, questa serie di dazi minaccia di infliggere un colpo debilitante all’economia giapponese, fortemente dipendente dalle esportazioni. Ishiba ha definito la situazione una “crisi nazionale” e si è detto determinato a fare tutto il possibile per proteggere l’economia del paese, continuando a esortare Trump a riconsiderare tali misure.


“Gli ho detto che dovremmo esplorare come poter cooperare in modo ampio e vantaggioso per entrambe le nazioni, ad esempio aumentando gli investimenti anziché applicare tariffe unilaterali”, ha spiegato Ishiba. Ha aggiunto che “entrambe le parti nomineranno ministri incaricati” di proseguire i colloqui. Le conversazioni telefoniche si sono svolte pochi giorni dopo che Ishiba ha annunciato l’intenzione di richiedere un colloquio prima di valutare negoziazioni faccia a faccia con Trump, per sostenere il caso del Giappone – un alleato stretto degli Stati Uniti – che dovrebbe essere esentato dalle tariffe. I due leader hanno concordato di continuare a dialogare in maniera “sincera e costruttiva”, e Ishiba ha ribadito il suo desiderio di incontrare Trump “al momento opportuno” negli Stati uniti, senza specificare ulteriormente la data. Nel corso della giornata in parlamento, Ishiba ha escluso l’adozione di una tariffa di ritorsione. Al contrario, il Giappone dovrebbe far capire a Trump quanto abbia contribuito all’economia statunitense, creando posti di lavoro e investendo, sottolineando che il suo paese non ha mai fatto nulla di “scorretto”.


Ishiba ha anche aggiunto che, se avrà l’opportunità di visitare gli Stati uniti, non cercherà semplicemente l’esenzione dalle tariffe reciproche, ma presenterà un “pacchetto” all’amministrazione Trump per mostrare cosa il Giappone, alleato stretto degli Stati Uniti, può offrire. Nel primo mandato di Trump, Tokyo era riuscita a negoziare un accordo commerciale, entrato in vigore nel 2020, col quale aveva ridotto le tariffe sui prodotti agricoli e sulla carne bovina provenienti dagli Stati uniti, mentre non si era assistito a una riduzione dei dazi statunitensi sulle automobili giapponesi e le relative componenti.