Tigotà abbatte le emissioni: risparmiate 1035 tonnellate di CO2
Tigotà abbatte le emissioni: risparmiate 1035 tonnellate di CO2Roma, 8 giu. (askanews) – Tigotà, brand che opera a livello nazionale, specializzato nella vendita di prodotti di cosmesi, cura della persona e della casa, ha reso noti i dati raccolti in oltre un anno di approccio innovativo rispetto al risparmio energetico nei 687 store di proprietà.
L’azienda, che a giugno 2022 aveva avviato una sperimentazione abbassando il 30% dell’illuminazione in favore della luce naturale nella metà degli store, ha oggi reso strutturale l’operazione, riducendo considerevolmente le emissioni di CO2 nell’ambiente. Oltre all’utilizzo attento della luce, attraverso il suo spegnimento in predeterminate fasce orarie per sfruttare l’illuminazione naturale, la società ha introdotto un più attento utilizzo degli impianti di climatizzazione attraverso la regolazione dei tempi di accensione e della temperatura.
L’operazione nel suo complesso ha portato a un abbattimento di 1035 tonnellate di CO2, un risultato importante considerando che l’Italia produce 355 milioni di tonnellate di anidride carbonica l’anno e che ogni singolo italiano ne emette 5,5 tonnellate l’anno. “Quella di ridurre l’illuminazione artificiale in favore dell’illuminazione naturale è una scelta che guarda con concretezza al consumo responsabile delle risorse – afferma Tiziano Gottardo, presidente di Tigotà -. La sperimentazione e il successivo passaggio alla fase di applicazione strutturale dell’iniziativa ci hanno consentito di sensibilizzare internamente i nostri collaboratori e collaboratrici sulla propria impronta ecologica”.
Oltre alle politiche relative al consumo responsabile delle risorse, la società ha anche efficientato il sistema di illuminazione dei negozi grazie al progetto di relamping, che ha visto l’azienda impegnata nella sostituzione di oltre 100mila lampadine di vecchia generazione con led meno impattanti dal punto di vista energetico nei punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale. Per ogni intervento di relamping è stato possibile abbattere di circa il 50% il consumo di elettricità, con un controvalore stimato in termini di emissioni pari a 500 tonnellate di CO2 risparmiate all’anno. “I 5000 collaboratori e collaboratrici che lavorano con noi hanno accolto con grande entusiasmo tutte le indicazioni relative all’abbassamento delle luci, segnale che ci fa capire che siamo in un momento di grandi cambiamenti sul fronte delle politiche ambientali, dove ognuno è oggi chiamato a intervenire con azioni semplici ma tangibili”.