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Toscana, boom richieste bando diversificazione aziende agricole
Toscana, boom richieste bando diversificazione aziende agricoleRoma, 28 feb. (askanews) – Sono state 712 le domande presentate per il bando “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” che si è chiuso oggi con un grande successo. Dalle fattorie didattiche all’enoturismo o all’oleoturismo, sono solo alcune delle attività extra-agricole che si potranno svolgere nelle aziende agricole e che erano le protagoniste del bando inserito nell’ambito del Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) FEASR 2023-2027 per l’anno 2024.
“Ci auguravamo che molte fossero le adesioni al bando perchè dietro al concetto ‘diversificazione’ delle aziende agricole – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – si cela una miriade di iniziative, segnale di nuove strategie aziendali, soluzioni imprenditoriali che nascono per dare risposte al territorio e alle particolari esigenze di consumatori e utenti. Sono nuove forme a cui sentivamo – ha aggiunto Saccardi – di avere il dovere di dare attenzione e sostegno. Il successo riscontrato nella nostra proposta è un segnale di grande vitalità dell’ecosistema toscana e fiducia nella istituzione: sosteremo le strategie imprenditoriali che si evolvono, le complesse interrelazioni tra le diverse funzioni e quelle forme innovative che garantiscono lo sviluppo delle aziende agricole diversificate anche nelle aree più svantaggiate”. La concessione del sostegno agli investimenti prevede che l’azienda agricola realizzi attività agricole come: l’ospitalità, compresa quella in spazi aperti, somministrazione pasti, degustazione e organizzazione di eventi promozionali all’agricoltura sociale; attività educative/didattiche (fattorie didattiche); attività di trasformazione di prodotti agricoli e la loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali; attività turistico ricreative e attività legate alle tradizioni rurali e alla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche compreso enoturismo e oleoturismo.
L’entità del sostegno è pari al 50% per tutti gli investimenti ammissibili con una maggiorazione del 10% per gli investimenti in zona montana.