Mantova, 5 giu. (askanews) – Si è concluso con un bagno di folla e passione il festival Trame Sonore di Mantova, che si conferma, con le sue 50.000 presenze di pubblico annuali, il luogo di incontro per eccellenza intergenerazionale dei più grandi cameristi internazionali – quest’anno ben 350 – ma anche degli amanti d’arte e musica da tutt’Europa, per una vera festa di 5 giorni, 4000 ore di musica e vita insieme.
L’edizione ha visto la straordinaria Martha Argerich in tre concerti cameristici che la grande pianista ha voluto regalare alla kermesse mantovana per celebrare il ritorno alla musica e perciò alla vita dell’amica di sempre Dora Schwarzberg, ferma dal suo ultimo concerto proprio a Trame Sonore nel 2016 a causa di un brutto incidente alla spalla. Sul palco del Teatro Bibiena e a Palazzo Ducale Martha Argerich, Dora Schwarzberg, ultima erede della scuola d’archi di Odessa, la figlia Nora Romanoff-Schwarzberg e l’allieva prediletta Lucy Hall, con il grande violoncello di Giovanni Gnocchi nell’ultimo appuntamento, hanno dato vita ad un excursus musicale di tre giorni nel cuore di Schumann, che si è rivelato sin da subito per il pubblico un’intensissima esperienza musicale, ma anche umana, un momento di condivisione collettivo di affetti e gioia di un vero cenacolo d’arte e vita al femminile. Finalmente tornata a pieno regime dopo gli anni della pandemia, quest’anno Trame Sonore ha decretato ancora una volta Mantova quale capitale mondiale della musica e dell’arte – pur senza corona ufficiale, ma per autentica e spontanea vox populi – con un flusso continuo di grandi star da tutto il mondo – Barnabás Kelemen, Nicolas Altstaedt, Sergey Malov, Alexandra Soumm, Danusha Waskiewicz, Suyeon Kang, Nurit Stark, Javier Comesana Barrera, Julio Garcia Vico, Michele Gamba, Ljuba Bergamelli, Laura Catrani, Gemma Bertagnolli, Marco Rizzi, Herbert Schuch, Maurizio Baglini, Jennifer Stumm, Andrea Lucchesini, Pablo Barragan, Alessandra Ammara, Roberto Prosseda, Silvia Chiesa, eccellenti ensemble di musica da camera e corale, i quartetti Hermes, Prometeo, Indaco, Pacific Vienna, Roland Greutter, i Solisti della NDR Elb Philharmonie, MDI Ensemble, Ensemble Zefiro, i giovani talenti del Mozarteum con il loro leader Giovanni Gnocchi – tra sale museali d’incanto e residenze private di pregio artistico per rivivere la vera matrice intima della musica da camera, il salotto.
E con grande soddisfazione il direttore artistico Carlo Fabiano ha annunciato le date per il 2024 (29 maggio-2 giugno): “La qualità dei concerti ha trovato conferma e, se possibile, si è rivelata anche superiore a quella delle passate edizioni. Ma l’elemento più forte e distintivo di quest’edizione, che ci ha riportato finalmente ai numeri e al clima festoso pre-Covid, è fuori di dubbio l’amicizia, che la musica da camera sa esprimere al massimo grado. Trame Sonore è un momento unico e inclusivo di incontro tra musicisti: l’amicizia vi trova il suo luogo naturale. Su tutti svetta l’esempio straordinario offerto dalla grande Martha Argerich che ha voluto donarci la sua arte proprio in un gesto d’affetto incondizionato nei confronti dell’amica di sempre Dora Schwarzberg. Ma amicizia ha saputo esprimere anche il nostro Alexander Lonquich, che dalla prima edizione ci omaggia della sua presenza sua e dei musicisti a lui più affini. Amicizia è quella di un’icona della musica di sempre come Alfred Brendel che alla veneranda età di 93 anni attende l’happening mantovano come appuntamento annuale da non mancare. Un gesto d’amicizia straordinario è quello che ci hanno rinnovato i musicisti dell’Orchestra da Camera di Mantova che si sono divisi tra 5 serate d’impegno corale sul palcoscenico principale e decine di concerti cameristici con cui hanno arricchito l’edizione. In sostanza da tutti un trionfo di vicinanza e di affetto, teso a dimostrare quanto l’energia che sa trasmettere la musica voglia e debba avere una funzione sociale: unire le persone e nutrire di bellezza le anime, migliorando le nostre vite”.