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Trump (che vuole scuse dal vescovo che ha chiesto pietà) autorizza arresto migranti in chiese e scuole

| Redazione StudioNews |

Trump (che vuole scuse dal vescovo che ha chiesto pietà) autorizza arresto migranti in chiese e scuoleNew York, 22 gen. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha attaccato oggi il vescovo episcopaliano Mariann Edgar Budde, che martedì durante la preghiera alla National Cathedral di Washington lo aveva invitato ad avere pietà per le famiglie di immigrati, per i gay e i transgender. Il presidente americano, in un lungo post su Truth Social, ha definito il vescovo donna “una radicale di sinistra che odiava Trump” che “ha portato la sua chiesa nel mondo della politica in modo molto scortese. Era cattiva nei toni e non convincente o intelligente”. Il presidente nel post ha ribadito il suo pensiero sui migranti illegali e sulla loro pericolosità per il paese ed è tornato ad attaccare la Budde scrivendo: “Non è molto brava nel suo lavoro! Lei e la sua chiesa devono delle scuse al pubblico!”. Trump ha poi commentato anche la preghiera dicendo: “A parte le sue dichiarazioni fuori luogo, il servizio è stato molto noioso e poco stimolante”.



Intanto il neo presidente, continua ad andare dritto per la sua strada. L’amministrazione Trump ha, infatti, autorizzato l’Immigration and Customs Enforcement (ICE), l’agenzia Usa per l’immigrazione e le dogane, ad effettuare arresti di immigrati illegali nelle scuole e nelle chiese, revocando le linee guida che impedivano gli arresti in quelle che venivano definite aree “sensibili”.La direttiva, emessa lunedì dal segretario ad interim del Dipartimento della sicurezza interna (DHS) Benjamine Huffman, è stata annunciata solo martedì sera, dal portavoce del Dipartimento. Una seconda direttiva ha limitato i molteplici programmi di libertà vigilata, che consentono ai migranti, provenienti da paesi interessati da crisi umanitarie di vivere e lavorare negli Stati Uniti in maniera temporanea. “L’amministrazione Biden-Harris ha abusato del programma di libertà vigilata umanitaria per consentire indiscriminatamente a 1,5 milioni di migranti di entrare nel nostro paese”,si legge ancora nella dichiarazione che non precisa quali cittadini di paesi in crisi saranno sottoposti al provvedimento.


Cambia anche il lessico.  La dirigenza dell’Immigration and Customs Enforcement ha ordinato ai dipendenti di riferirsi ai cittadini stranieri come “aliens” in tutte le “comunicazioni interne ed
esterne”, secondo un promemoria interno letto dal sito di notizie Axios. Il direttore ad interim dell’ICE Caleb Vitello ha annullato il promemoria del 2021, che aveva cambiato la terminologia ufficiale da “alieno” a “non cittadino”. I sostenitori dell’immigrazione criticano il termine perché è
offensivo, mentre i sostenitori delle restrizioni all’immigrazione difendono l’uso di “alieno” perché è quello che viene usato nell’Immigration and Nationality Act.