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Tutela dell’ambiente in Costituzione, “ora serve applicazione”

| Redazione StudioNews |

Tutela dell’ambiente in Costituzione, “ora serve applicazione”Roma, 10 feb. (askanews) – Era l’8 febbraio 2022 quando sono state approvate le modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione che introducono la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli animali tra i principi fondamentali della Carta costituzionale. A un anno di distanza, l’appello a Parlamento e Governo è quello di adeguare la legislazione a quanto previsto dal nuovo dettato costituzionale con il lancio della campagna #AttuareAmbienteInCostituzione, presentata al Senato e promossa su iniziativa del senatore Giuseppe De Cristofaro, in collaborazione con Fondazione UniVerde e TeleAmbiente.
“La riforma della Costituzione con l’inserimento della tutela dell’ambiente e degli animali tra i principi della Carta è un traguardo storico ma non basta”, ha sottolineato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, promotore della campagna e della petizione #AttuareAmbienteInCostituzione: “Ora serve applicazione: una bicamerale per attuare la riforma senza ritardi o subito altri strumenti efficaci. Occorre far sì che quegli stessi principi costituzionali non siano solo affermazioni teoriche ma tangibili valori fondanti della nostra società. Solo così si potrà davvero raggiungere il benessere complessivo della comunità e realizzare un progresso consapevole per le future generazioni contro crisi climatica, consumo di suolo e di risorse naturali. Per questi motivi ho lanciato su Change.org la petizione #AttuareAmbienteInCostituzione sostenuta anche da Loredana De Petris, Alessandra Maiorino, Gianfranco Amendola, Livio de Santoli e tanti altri per chiedere ogni iniziativa utile ad attuare il nuovo dettato costituzionale perché non resti sulla carta”.
“L’inserimento della difesa dell’ambiente in Costituzione è stato un passaggio di portata storica. Ora a un anno di distanza – ha detto Loredana De Petris, già Presidente del Gruppo Misto al Senato – si tratta di tradurlo in pratica. Bisogna adeguare la legislazione e le normative agli art. 9 e 41 della Carta. Avanzeremo proposte in Parlamento per garantire il tempestivo adeguamento delle norme al dettato Costituzionale in difesa dell’ambiente”.
Secondo Alessandra Maiorino, senatrice e relatrice della riforma Ambiente in Costituzione, “con il riconoscimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi quale principio costituzionale inserito nell’art. 9, abbiamo fatto fare un balzo in avanti all’Italia, tanto più necessario oggi che le questioni legate al clima e all’ambiente sono così centrali per la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini e per la nostra stessa sopravvivenza. Il braccio operativo di questo principio è l’art. 41, dove si stabilisce finalmente che l’impresa non può svolgersi a danno della salute e dell’ambiente, appunto. Ora occorre vigilare che questo principio venga osservato e rispettato nei fatti, per dare viva applicazione alla Costituzione e agire davvero nell’interesse della collettività e non solo per gli interessi economici di pochi soggetti”.
La petizione #AttuareAmbienteInCostituzione, lanciata su Change.org, è diretta ai Presidenti e ai Capigruppo di Camera e Senato e ai Ministri competenti. L’appello chiede: – di attivare subito gli strumenti operativi per l’adeguamento della legislazione vigente alle nuove norme costituzionali e promuovere ogni attività di monitoraggio delle leggi da adeguare e di divulgazione del nuovo testo; – l’istituzione di una Commissione parlamentare di vigilanza e proposta per l’attuazione dell’art. 9, terzo comma, e dell’art. 41 secondo comma della Costituzione; – di attivare anche indagini conoscitive e innovazioni regolamentari che accelerino gli adeguamenti legislativi necessari.
“Il miglior modo di festeggiare il compleanno costituzionale della difesa ambientale – ha detto Gianfranco Amendola, magistrato ambientalista – è applicare l’importantissima modifica approvata un anno fa. Esattamente il contrario di quanto sta facendo questo governo che ha appena approvato un decreto legge su ILVA e aziende strategiche in cui vuole ‘bilanciare’ salute ed ambiente con le esigenze economiche della grande industria. Con buona pace della tutela dell’ambiente e della salute anche nell’interesse delle future generazioni, nonché del principio secondo cui l’iniziativa economica privata non può svolgersi in modo da arrecare danno alla sicurezza, alla salute e all’ambiente”.
Per Livio de Santoli, Prorettore per la Sostenibilità presso la Sapienza Università di Roma, “la riforma della Costituzione è fondamentale per due aspetti che devono essere affrontati secondo un’evoluzione interpretativa e in base ai fini sociali. Il primo è che finalmente ambiente e paesaggio non sono più in contrapposizione. Il secondo riguarda invece la valutazione degli eventi dannosi per l’ambiente in riferimento all’attività economica privata. Occorre dunque che le nuove proposte vadano nella direzione di tutelare l’interesse e la salute pubblica, poiché i nuovi criteri potrebbero generare contenziosi che vanno regolamentati”.
Si può sottoscrivere la petizione #AttuareAmbienteInCostituzione su Change.org: https://www.change.org/p/attuareambienteincostituzione-bastaritardi